Le lapidi della Grande guerra rivivono su Twitter.

“Vittima della menzogna che la guerra possa fermare la guerra”; “Quante speranze sono sepolte qua con il nostro unico figlio”; “Riposa nel Signore e attendi pazientemente la Sua venuta”; “I tuoi passi lontani risuonano nel corridoio del tempo”. Centinaia di epitaffi per i caduti della Grande Guerra, pubblicati uno al giorno per oltre quattro anni. Iscrizioni cariche di sofferenza e amore, di disperazione e orgoglio, alcune con riferimenti alla Bibbia e ai classici della letteratura, altre che raccontano un particolare della vita di un soldato o di un’infermiera morta negli anni del conflitto. È Twitter a far rivivere la memoria dei caduti britannici della Prima guerra mondiale con l’ambizioso progetto “Great War Inscriptions” ideato dalla storica inglese Sarah Wearne.
“Vittima della menzogna che la guerra possa fermare la guerra”; “Quante speranze sono sepolte qua con il nostro unico figlio”; “Riposa nel Signore e attendi pazientemente la Sua venuta”; “I tuoi passi lontani risuonano nel corridoio del tempo”. Centinaia di epitaffi per i caduti della Grande Guerra, pubblicati uno al giorno per oltre quattro anni. Iscrizioni cariche di sofferenza e amore, di disperazione e orgoglio, alcune con riferimenti alla Bibbia e ai classici della letteratura, altre che raccontano un particolare della vita di un soldato o di un’infermiera morta negli anni del conflitto. È Twitter a far rivivere la memoria dei caduti britannici della Prima guerra mondiale con l’ambizioso progetto “Great War Inscriptions” ideato dalla storica inglese Sarah Wearne.


















































































