Addio a Alberto Bolaffi, simbolo mondiale della filatelia.

Alberto Bolaffi si è spento all’età di 89 anni.
Figura di riferimento assoluto nel mondo del collezionismo, il suo nome è stato per decenni sinonimo di filatelia e numismatica di alto livello.
Presidente onorario della storica azienda Bolaffi e leader della holding Plurinvest, rappresentava la terza generazione di una famiglia che dal 1890 ha fatto di Torino il cuore della cultura collezionistica internazionale.
Una vita dedicata ai francobolli e al collezionismo
La passione per la filatelia era per Alberto Bolaffi molto più di un semplice interesse: era una ragione di vita.
Dal nonno Alberto senior, fondatore della ditta nel lontano 1890, fino al padre Giulio, la tradizione familiare è stata tramandata di generazione in generazione.
Alberto ha saputo coniugare tradizione e innovazione, espandendo l’attività dell’azienda verso nuovi settori: aste, memorabilia spaziali, editoria, manifesti pubblicitari, moda da collezione.
Grazie a lui, Bolaffi è diventato un marchio riconosciuto a livello mondiale nel commercio di oggetti da collezione.
Premi e riconoscimenti internazionali
La competenza di Alberto Bolaffi non è passata inosservata nel panorama internazionale.
Nel 1992 ha ricevuto il Roll of Distinguished Philatelists, il massimo riconoscimento in ambito filatelico.
Cinque anni dopo, nel 1997, è stato insignito della medaglia Tilleard dalla Royal Philatelic Society of London, diventando l’unico membro onorario non britannico della prestigiosa istituzione.
Era inoltre membro corrispondente dell’Academie de philatelie francese e membro onorario dell’Academie europeenne de philatelie.
La sua firma di garanzia ha certificato per decenni l’autenticità di documenti filatelici di rilevanza internazionale.
Editoria e cultura del collezionismo
Oltre all’attività commerciale, Alberto Bolaffi ha saputo distinguersi anche nell’editoria.
Per decenni ha diretto la rivista “Il collezionista”, fondata dal padre Giulio nel 1945.
Nel 1961 ha fondato la Giulio Bolaffi Editore, dando vita a opere di successo come il Catalogo d’arte moderna e il Catalogo Bolaffi dei vini, curato da Luigi Veronelli.
Le sue pubblicazioni hanno contribuito a diffondere la cultura del collezionismo anche nel settore artistico ed enologico.
Nel 1970 è nato il progetto Bolaffi Mondadori, una joint venture con Arnoldo Mondadori che ha portato alla creazione di riviste come Bolaffi Arte e Weekend.
Nel 2013, Alberto Bolaffi ha passato il testimone operativo al primogenito Giulio Filippo, rappresentante della quarta generazione della dinastia.
Sarà lui a proseguire l’opera di famiglia, innovando nel solco di una tradizione imprenditoriale e culturale di oltre 130 anni.
La scomparsa di Alberto Bolaffi rappresenta una perdita significativa per l’intero mondo del collezionismo internazionale.
I funerali si svolgeranno in forma privata a Torino, la città dove tutto è iniziato.
Alberto Bolaffi si è spento all’età di 89 anni.
Figura di riferimento assoluto nel mondo del collezionismo, il suo nome è stato per decenni sinonimo di filatelia e numismatica di alto livello.
Presidente onorario della storica azienda Bolaffi e leader della holding Plurinvest, rappresentava la terza generazione di una famiglia che dal 1890 ha fatto di Torino il cuore della cultura collezionistica internazionale.
Una vita dedicata ai francobolli e al collezionismo
La passione per la filatelia era per Alberto Bolaffi molto più di un semplice interesse: era una ragione di vita.
Dal nonno Alberto senior, fondatore della ditta nel lontano 1890, fino al padre Giulio, la tradizione familiare è stata tramandata di generazione in generazione.
Alberto ha saputo coniugare tradizione e innovazione, espandendo l’attività dell’azienda verso nuovi settori: aste, memorabilia spaziali, editoria, manifesti pubblicitari, moda da collezione.
Grazie a lui, Bolaffi è diventato un marchio riconosciuto a livello mondiale nel commercio di oggetti da collezione.
Premi e riconoscimenti internazionali
La competenza di Alberto Bolaffi non è passata inosservata nel panorama internazionale.
Nel 1992 ha ricevuto il Roll of Distinguished Philatelists, il massimo riconoscimento in ambito filatelico.
Cinque anni dopo, nel 1997, è stato insignito della medaglia Tilleard dalla Royal Philatelic Society of London, diventando l’unico membro onorario non britannico della prestigiosa istituzione.
Era inoltre membro corrispondente dell’Academie de philatelie francese e membro onorario dell’Academie europeenne de philatelie.
La sua firma di garanzia ha certificato per decenni l’autenticità di documenti filatelici di rilevanza internazionale.
Editoria e cultura del collezionismo
Oltre all’attività commerciale, Alberto Bolaffi ha saputo distinguersi anche nell’editoria.
Per decenni ha diretto la rivista “Il collezionista”, fondata dal padre Giulio nel 1945.
Nel 1961 ha fondato la Giulio Bolaffi Editore, dando vita a opere di successo come il Catalogo d’arte moderna e il Catalogo Bolaffi dei vini, curato da Luigi Veronelli.
Le sue pubblicazioni hanno contribuito a diffondere la cultura del collezionismo anche nel settore artistico ed enologico.
Nel 1970 è nato il progetto Bolaffi Mondadori, una joint venture con Arnoldo Mondadori che ha portato alla creazione di riviste come Bolaffi Arte e Weekend.
Nel 2013, Alberto Bolaffi ha passato il testimone operativo al primogenito Giulio Filippo, rappresentante della quarta generazione della dinastia.
Sarà lui a proseguire l’opera di famiglia, innovando nel solco di una tradizione imprenditoriale e culturale di oltre 130 anni.
La scomparsa di Alberto Bolaffi rappresenta una perdita significativa per l’intero mondo del collezionismo internazionale.
I funerali si svolgeranno in forma privata a Torino, la città dove tutto è iniziato.



















































































