Addio a Salvo Vitale, storico amico di Peppino Impastato.

Addio a Salvo Vitale, storico amico di Peppino Impastato e fondatore di Radio Aut.
La scomparsa di una voce libera contro la mafia
È morto a 82 anni Salvo Vitale, figura simbolo dell’impegno civile contro Cosa nostra e storico amico di Peppino Impastato.
Docente di filosofia e storia, Vitale fu tra i fondatori di Radio Aut, l’emittente libera che negli anni Settanta divenne il megafono della denuncia contro i boss mafiosi di Cinisi e dintorni.
L’Associazione Libera lo ha ricordato con parole di riconoscenza: “Ha incarnato con straordinaria coerenza il significato più pieno della testimonianza quotidiana. Nelle sue parole, nei suoi gesti, nel suo impegno costante ha mostrato cosa significhi contrastare le mafie sul piano civile e culturale”.
Chi era Salvo Vitale
Nato a Cinisi il 16 agosto 1943, Salvo Vitale si laureò in Filosofia presso l’Università di Palermo.
Negli anni Sessanta collaborò come corrispondente con il quotidiano L’Ora, storica testata siciliana impegnata nella cronaca antimafia.
Dopo un periodo di insegnamento in Sardegna, tornò in Sicilia alla fine degli anni Settanta e intraprese una battaglia civile e culturale contro la mafia.
L’impegno accanto a Peppino Impastato

La sua amicizia con Peppino Impastato segnò profondamente la sua vita.
Insieme fondarono Radio Aut, la radio libera che trasmetteva programmi satirici e di denuncia, come “Onda Pazza”, attraverso i quali venivano smascherati i legami tra politica e criminalità organizzata.
Dopo l’assassinio di Impastato, avvenuto il 9 maggio 1978 per mano di Cosa nostra, Vitale si impegnò instancabilmente nel mantenerne viva la memoria e nel portare avanti la stessa lotta civile.
La memoria e la testimonianza
Negli anni successivi Vitale continuò a diffondere il messaggio di Peppino Impastato collaborando con realtà come Telejato e Antimafia Duemila, oltre a dedicarsi all’educazione antimafia nelle scuole.
Attraverso libri, conferenze e incontri pubblici, divenne una voce di riferimento per le nuove generazioni, testimone diretto di una stagione difficile ma anche di speranza per un futuro libero dall’oppressione mafiosa.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde un intellettuale libero, un insegnante e un uomo che ha scelto di stare dalla parte della giustizia, pagando il prezzo della coerenza e del coraggio civile.
Il suo nome resterà legato a quello di Peppino Impastato e a una battaglia che ancora oggi rappresenta un pilastro della memoria collettiva e della cultura della legalità.
LPP
Addio a Salvo Vitale, storico amico di Peppino Impastato e fondatore di Radio Aut.
La scomparsa di una voce libera contro la mafia
È morto a 82 anni Salvo Vitale, figura simbolo dell’impegno civile contro Cosa nostra e storico amico di Peppino Impastato.
Docente di filosofia e storia, Vitale fu tra i fondatori di Radio Aut, l’emittente libera che negli anni Settanta divenne il megafono della denuncia contro i boss mafiosi di Cinisi e dintorni.
L’Associazione Libera lo ha ricordato con parole di riconoscenza: “Ha incarnato con straordinaria coerenza il significato più pieno della testimonianza quotidiana. Nelle sue parole, nei suoi gesti, nel suo impegno costante ha mostrato cosa significhi contrastare le mafie sul piano civile e culturale”.
Chi era Salvo Vitale
Nato a Cinisi il 16 agosto 1943, Salvo Vitale si laureò in Filosofia presso l’Università di Palermo.
Negli anni Sessanta collaborò come corrispondente con il quotidiano L’Ora, storica testata siciliana impegnata nella cronaca antimafia.
Dopo un periodo di insegnamento in Sardegna, tornò in Sicilia alla fine degli anni Settanta e intraprese una battaglia civile e culturale contro la mafia.
L’impegno accanto a Peppino Impastato

La sua amicizia con Peppino Impastato segnò profondamente la sua vita.
Insieme fondarono Radio Aut, la radio libera che trasmetteva programmi satirici e di denuncia, come “Onda Pazza”, attraverso i quali venivano smascherati i legami tra politica e criminalità organizzata.
Dopo l’assassinio di Impastato, avvenuto il 9 maggio 1978 per mano di Cosa nostra, Vitale si impegnò instancabilmente nel mantenerne viva la memoria e nel portare avanti la stessa lotta civile.
La memoria e la testimonianza
Negli anni successivi Vitale continuò a diffondere il messaggio di Peppino Impastato collaborando con realtà come Telejato e Antimafia Duemila, oltre a dedicarsi all’educazione antimafia nelle scuole.
Attraverso libri, conferenze e incontri pubblici, divenne una voce di riferimento per le nuove generazioni, testimone diretto di una stagione difficile ma anche di speranza per un futuro libero dall’oppressione mafiosa.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde un intellettuale libero, un insegnante e un uomo che ha scelto di stare dalla parte della giustizia, pagando il prezzo della coerenza e del coraggio civile.
Il suo nome resterà legato a quello di Peppino Impastato e a una battaglia che ancora oggi rappresenta un pilastro della memoria collettiva e della cultura della legalità.
LPP


















































































