Addio all’imprenditrice Alessandra Balocco: guidava la nota azienda dolciaria di famiglia.

La morte di Alessandra Balocco: scompare la guida riservata e coraggiosa dell’azienda dolciaria di Fossano.
Si è spenta il 4 agosto, a 61 anni, dopo un anno di malattia, Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata della Balocco S.p.A., storica realtà dolciaria fondata nel 1927 a Fossano.
Lascia il marito Ruggero Costamagna, il figlio Marco e un’intera comunità, aziendale e cittadina, che ne piange la scomparsa.
La società ha parlato di “immenso dolore”, annunciando che i funerali si terranno in forma riservata, mentre il sindaco Dario Tallone ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie.
Una leadership nata nel dolore, cresciuta nella visione
Figura sobria e determinata, Alessandra aveva assunto le redini dell’azienda nell’estate del 2022, dopo aver perso, a poche settimane di distanza, il padre Aldo e il fratello Alberto, quest’ultimo colpito da un fulmine durante un’escursione in montagna.
Una doppia tragedia che avrebbe potuto segnare la fine di un’impresa familiare.
Invece, sotto la sua guida, la Balocco ha proseguito con forza il proprio cammino, confermandosi tra i leader dell’industria dolciaria italiana e internazionale.
Nel 2023, il gruppo ha chiuso con un fatturato di 257 milioni di euro, 97 milioni di patrimonio e oltre 400 collaboratori.
Il 13% della produzione è destinato all’export in oltre 70 Paesi, con l’Unione Europea come principale mercato.
Una visione fondata su solidità, comunità e responsabilità
Entrata in azienda nel 1990, Alessandra ha contribuito per oltre trent’anni allo sviluppo di un modello imprenditoriale orientato alla sostenibilità, alla continuità familiare e al radicamento territoriale.
Aveva raccontato il peso di dover gestire l’impresa nel pieno di un lutto familiare, ma anche la responsabilità sentita verso dipendenti e territorio: «L’impresa è una comunità, non solo un’azienda», affermava.
Ha affrontato con lucidità anche le sfide esterne, dalla pandemia all’inflazione, fino alla controversa vicenda del Pandoro-gate, difendendo con fermezza la reputazione aziendale: «Non abbiamo mai attuato pratiche scorrette».
L’eredità lasciata e la continuità garantita
Il Consiglio di Amministrazione della Balocco, formato da Ruggero e Marco Costamagna, Diletta Balocco, Assunta Pinto e Gianfranco Bessone, ha già annunciato che proseguirà lo sviluppo dell’azienda “seguendo fedelmente l’esempio e le linee guida tracciate da Alessandra”.
Con lei scompare una figura che ha saputo unire pragmatismo, responsabilità e discrezione, tipici della miglior tradizione imprenditoriale piemontese.
Il cordoglio delle istituzioni
«Fossano perde una donna che ha dato moltissimo alla sua città», ha scritto il sindaco Tallone, mentre il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha parlato di «una donna di valore, che ha saputo unire crescita e attenzione per la comunità».
Alessandra Balocco, una imprenditrice che lascia il ricordo di una donna di valore che ha portato in alto un’azienda che guarda al futuro con radici ben piantate nel passato.
LPP
La morte di Alessandra Balocco: scompare la guida riservata e coraggiosa dell’azienda dolciaria di Fossano.
Si è spenta il 4 agosto, a 61 anni, dopo un anno di malattia, Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata della Balocco S.p.A., storica realtà dolciaria fondata nel 1927 a Fossano.
Lascia il marito Ruggero Costamagna, il figlio Marco e un’intera comunità, aziendale e cittadina, che ne piange la scomparsa.
La società ha parlato di “immenso dolore”, annunciando che i funerali si terranno in forma riservata, mentre il sindaco Dario Tallone ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie.
Una leadership nata nel dolore, cresciuta nella visione
Figura sobria e determinata, Alessandra aveva assunto le redini dell’azienda nell’estate del 2022, dopo aver perso, a poche settimane di distanza, il padre Aldo e il fratello Alberto, quest’ultimo colpito da un fulmine durante un’escursione in montagna.
Una doppia tragedia che avrebbe potuto segnare la fine di un’impresa familiare.
Invece, sotto la sua guida, la Balocco ha proseguito con forza il proprio cammino, confermandosi tra i leader dell’industria dolciaria italiana e internazionale.
Nel 2023, il gruppo ha chiuso con un fatturato di 257 milioni di euro, 97 milioni di patrimonio e oltre 400 collaboratori.
Il 13% della produzione è destinato all’export in oltre 70 Paesi, con l’Unione Europea come principale mercato.
Una visione fondata su solidità, comunità e responsabilità
Entrata in azienda nel 1990, Alessandra ha contribuito per oltre trent’anni allo sviluppo di un modello imprenditoriale orientato alla sostenibilità, alla continuità familiare e al radicamento territoriale.
Aveva raccontato il peso di dover gestire l’impresa nel pieno di un lutto familiare, ma anche la responsabilità sentita verso dipendenti e territorio: «L’impresa è una comunità, non solo un’azienda», affermava.
Ha affrontato con lucidità anche le sfide esterne, dalla pandemia all’inflazione, fino alla controversa vicenda del Pandoro-gate, difendendo con fermezza la reputazione aziendale: «Non abbiamo mai attuato pratiche scorrette».
L’eredità lasciata e la continuità garantita
Il Consiglio di Amministrazione della Balocco, formato da Ruggero e Marco Costamagna, Diletta Balocco, Assunta Pinto e Gianfranco Bessone, ha già annunciato che proseguirà lo sviluppo dell’azienda “seguendo fedelmente l’esempio e le linee guida tracciate da Alessandra”.
Con lei scompare una figura che ha saputo unire pragmatismo, responsabilità e discrezione, tipici della miglior tradizione imprenditoriale piemontese.
Il cordoglio delle istituzioni
«Fossano perde una donna che ha dato moltissimo alla sua città», ha scritto il sindaco Tallone, mentre il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha parlato di «una donna di valore, che ha saputo unire crescita e attenzione per la comunità».
Alessandra Balocco, una imprenditrice che lascia il ricordo di una donna di valore che ha portato in alto un’azienda che guarda al futuro con radici ben piantate nel passato.
LPP


















































































