È morto Livio Macchia, fondatore del gruppo I Camaleonti.

È morto Livio Macchia, fondatore dei Camaleonti: addio a una leggenda del beat italiano.
Il mondo della musica italiana piange Livio Macchia, storico bassista, cantante e fondatore del gruppo I Camaleonti.
Si è spento all’età di 83 anni, lasciando un’eredità fatta di successi intramontabili e oltre sessant’anni di carriera.
Originario di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, Macchia ha lasciato giovanissimo la sua terra per trasferirsi a Milano.
Proprio nel capoluogo lombardo, nei mitici locali del Santa Tecla Club, nacquero I Camaleonti, grazie all’incontro tra Macchia, Paolo De Ceglie e Riki Maiocchi.
Era il principio di un’avventura musicale che avrebbe segnato un’epoca.
I Camaleonti: 60 anni di storia e 30 milioni di dischi
Il nome “Camaleonti” fu scelto per riflettere la capacità del gruppo di adattarsi ai gusti del pubblico, mutando repertorio e stile.
Una scelta che si rivelò vincente: la band conquistò ben quattro dischi d’oro, pubblicò 23 album e vendette circa 30 milioni di copie.
Il grande successo arrivò nel 1968 con L’ora dell’amore, versione italiana di Homburg dei Procol Harum, che rimase in cima alle classifiche per dieci settimane.
Da lì, una scia di successi entrati nella memoria collettiva: Applausi, Io per lei, Eternità, Portami tante rose, Sha la la la, Perché ti amo.
Quest’ultimo brano permise loro di vincere Un disco per l’estate nel 1973.
Il talento di Macchia fu notato da Miki Del Prete, storico collaboratore di Adriano Celentano, che contribuì al lancio del gruppo sotto l’etichetta Kansas.
Il legame con la Puglia e l’ultimo concerto
Livio Macchia ha sempre conservato un profondo legame con le sue origini pugliesi.
Il 30 giugno 2025, appena un mese prima della sua scomparsa, si era esibito a Roca Nuova, nel cuore del Salento, in occasione del BluFestival.
Un concerto carico di emozione per celebrare i 60 anni di carriera e ricordare i compagni scomparsi.
Il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, lo ha salutato così:
«Una stella della musica italiana e internazionale, ma soprattutto un grande amico, un figlio della nostra Melendugno che lo ha accolto e amato fino alla fine».
L’ultimo applauso a Livio Macchia
Livio Macchia è stato l’unico componente a rimanere nella formazione dei Camaleonti per l’intera durata della loro carriera.
Il loro ultimo album, 50 anni di applausi, è una celebrazione del mezzo secolo di successi che porta anche la firma di Macchia.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante della musica leggera italiana.
TGFuneral24 lo ricorda facendovi ascoltare la celebre Applausi.
Laura Persico Pezzino
È morto Livio Macchia, fondatore dei Camaleonti: addio a una leggenda del beat italiano.
Il mondo della musica italiana piange Livio Macchia, storico bassista, cantante e fondatore del gruppo I Camaleonti.
Si è spento all’età di 83 anni, lasciando un’eredità fatta di successi intramontabili e oltre sessant’anni di carriera.
Originario di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, Macchia ha lasciato giovanissimo la sua terra per trasferirsi a Milano.
Proprio nel capoluogo lombardo, nei mitici locali del Santa Tecla Club, nacquero I Camaleonti, grazie all’incontro tra Macchia, Paolo De Ceglie e Riki Maiocchi.
Era il principio di un’avventura musicale che avrebbe segnato un’epoca.
I Camaleonti: 60 anni di storia e 30 milioni di dischi
Il nome “Camaleonti” fu scelto per riflettere la capacità del gruppo di adattarsi ai gusti del pubblico, mutando repertorio e stile.
Una scelta che si rivelò vincente: la band conquistò ben quattro dischi d’oro, pubblicò 23 album e vendette circa 30 milioni di copie.
Il grande successo arrivò nel 1968 con L’ora dell’amore, versione italiana di Homburg dei Procol Harum, che rimase in cima alle classifiche per dieci settimane.
Da lì, una scia di successi entrati nella memoria collettiva: Applausi, Io per lei, Eternità, Portami tante rose, Sha la la la, Perché ti amo.
Quest’ultimo brano permise loro di vincere Un disco per l’estate nel 1973.
Il talento di Macchia fu notato da Miki Del Prete, storico collaboratore di Adriano Celentano, che contribuì al lancio del gruppo sotto l’etichetta Kansas.
Il legame con la Puglia e l’ultimo concerto
Livio Macchia ha sempre conservato un profondo legame con le sue origini pugliesi.
Il 30 giugno 2025, appena un mese prima della sua scomparsa, si era esibito a Roca Nuova, nel cuore del Salento, in occasione del BluFestival.
Un concerto carico di emozione per celebrare i 60 anni di carriera e ricordare i compagni scomparsi.
Il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, lo ha salutato così:
«Una stella della musica italiana e internazionale, ma soprattutto un grande amico, un figlio della nostra Melendugno che lo ha accolto e amato fino alla fine».
L’ultimo applauso a Livio Macchia
Livio Macchia è stato l’unico componente a rimanere nella formazione dei Camaleonti per l’intera durata della loro carriera.
Il loro ultimo album, 50 anni di applausi, è una celebrazione del mezzo secolo di successi che porta anche la firma di Macchia.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante della musica leggera italiana.
TGFuneral24 lo ricorda facendovi ascoltare la celebre Applausi.
Laura Persico Pezzino



















































































