Il “Giardin del Diav” di Torino: il mistero della Tesoriera.

Nel cuore del quartiere Parella di Torino sorge la Villa La Tesoriera, un’elegante dimora settecentesca immersa in un ampio parco.
In passato è stata teatro di racconti che intrecciano storia e soprannaturale.
Le sue mura, i suoi alberi e i suoi sentieri sembrano ancora custodire segreti antichi, alimentando leggende che affascinano torinesi e visitatori.
Il “Giardin del Diav” circonda la Tesoriera
Per secoli il parco della villa è stato conosciuto come il “Giardin del Diav”, un nome che rivela il lato oscuro di questo luogo.
La tradizione popolare narra che, nelle notti più buie, un cavaliere solitario avvolto in un mantello nero bordato di rosso uscisse dalla villa per vagare tra gli alberi e le campagne circostanti.
Secondo la leggenda, si tratterebbe dello spettro del tesoriere del re, primo proprietario della dimora, condannato a non trovare pace per un terribile peccato commesso in vita.
Il suo spirito errante avrebbe terrorizzato per secoli i contadini della zona, diventando un simbolo di inquietudine e mistero.
Ancora oggi, il racconto del “cavaliere nero” continua a suggestionare chi attraversa il parco dopo il tramonto, alimentando il mito della Tesoriera come uno dei luoghi più enigmatici di Torino.
Presenze nella villa
Un ex guardiano della villa, che vi ha abitato per oltre vent’anni con la sua famiglia, racconta di aver percepito una “presenza particolare”.
Secondo la sua testimonianza, più volte sarebbe apparsa la figura evanescente di una giovane ragazza che si aggira silenziosa tra le sale della dimora.
Una presenza discreta e gentile, più protettiva che spaventosa, che si manifesta talvolta con leggeri sfioramenti o con il rumore lieve di passi sul pavimento.
Il racconto del guardiano ha contribuito ad accrescere l’alone di mistero attorno alla Tesoriera, rendendola un punto d’incontro tra realtà e suggestione.
Realtà o suggestione?
Come accade per molti luoghi ricchi di storia, il confine tra leggenda e verità si dissolve facilmente.
La Tesoriera, con il suo passato nobile e il suo parco ombreggiato, è un terreno fertile per le storie di fantasmi e per le emozioni che esse evocano.
Tra il cavaliere condannato e la giovane presenza femminile, la villa si conferma uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del capoluogo piemontese.
Un luogo da riscoprire
Oggi la Tesoriera è un parco pubblico molto amato dai torinesi, che lo frequentano per rilassarsi e godere della sua quiete.
Eppure, dietro la sua bellezza serena, continua a vivere un’anima nascosta fatta di racconti, voci e apparizioni.
Chi ama la storia, il mistero e l’insolito trova qui un luogo perfetto dove la realtà si confonde con la leggenda.
Forse, nelle notti di luna piena, tra i viali silenziosi, si può ancora percepire l’eco del cavaliere dal mantello nero o il lieve passo della giovane custode invisibile della Tesoriera.
LPP
Nel cuore del quartiere Parella di Torino sorge la Villa La Tesoriera, un’elegante dimora settecentesca immersa in un ampio parco.
In passato è stata teatro di racconti che intrecciano storia e soprannaturale.
Le sue mura, i suoi alberi e i suoi sentieri sembrano ancora custodire segreti antichi, alimentando leggende che affascinano torinesi e visitatori.
Il “Giardin del Diav” circonda la Tesoriera
Per secoli il parco della villa è stato conosciuto come il “Giardin del Diav”, un nome che rivela il lato oscuro di questo luogo.
La tradizione popolare narra che, nelle notti più buie, un cavaliere solitario avvolto in un mantello nero bordato di rosso uscisse dalla villa per vagare tra gli alberi e le campagne circostanti.
Secondo la leggenda, si tratterebbe dello spettro del tesoriere del re, primo proprietario della dimora, condannato a non trovare pace per un terribile peccato commesso in vita.
Il suo spirito errante avrebbe terrorizzato per secoli i contadini della zona, diventando un simbolo di inquietudine e mistero.
Ancora oggi, il racconto del “cavaliere nero” continua a suggestionare chi attraversa il parco dopo il tramonto, alimentando il mito della Tesoriera come uno dei luoghi più enigmatici di Torino.
Presenze nella villa
Un ex guardiano della villa, che vi ha abitato per oltre vent’anni con la sua famiglia, racconta di aver percepito una “presenza particolare”.
Secondo la sua testimonianza, più volte sarebbe apparsa la figura evanescente di una giovane ragazza che si aggira silenziosa tra le sale della dimora.
Una presenza discreta e gentile, più protettiva che spaventosa, che si manifesta talvolta con leggeri sfioramenti o con il rumore lieve di passi sul pavimento.
Il racconto del guardiano ha contribuito ad accrescere l’alone di mistero attorno alla Tesoriera, rendendola un punto d’incontro tra realtà e suggestione.
Realtà o suggestione?
Come accade per molti luoghi ricchi di storia, il confine tra leggenda e verità si dissolve facilmente.
La Tesoriera, con il suo passato nobile e il suo parco ombreggiato, è un terreno fertile per le storie di fantasmi e per le emozioni che esse evocano.
Tra il cavaliere condannato e la giovane presenza femminile, la villa si conferma uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del capoluogo piemontese.
Un luogo da riscoprire
Oggi la Tesoriera è un parco pubblico molto amato dai torinesi, che lo frequentano per rilassarsi e godere della sua quiete.
Eppure, dietro la sua bellezza serena, continua a vivere un’anima nascosta fatta di racconti, voci e apparizioni.
Chi ama la storia, il mistero e l’insolito trova qui un luogo perfetto dove la realtà si confonde con la leggenda.
Forse, nelle notti di luna piena, tra i viali silenziosi, si può ancora percepire l’eco del cavaliere dal mantello nero o il lieve passo della giovane custode invisibile della Tesoriera.
LPP



















































































