Il Santo del giorno 13 luglio: Sant’Enrico II.

Nome: Sant’Enrico II
Titolo: Imperatore
Nascita: 6 maggio 972, Bad Abbach o Hildesheim, Germania
Morte: 13 luglio 1024, Grona, Germania
Ricorrenza: 13 luglio
Enrico II nasce il 6 maggio 972, in una nobile famiglia della Germania meridionale.
Fin da giovane si forma in un ambiente profondamente cristiano, grazie anche all’influenza dell’arcivescovo di Ratisbona.
Riceve un’educazione religiosa solida, che lascia un’impronta duratura nel suo modo di governare.
Nel 1002 diventa re di Germania e, due anni dopo, re d’Italia.
Viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1014 da papa Benedetto VIII.
Il suo regno si distingue per l’impegno a favore della Chiesa, della riforma ecclesiastica e della giustizia.
Unione spirituale e politica con la moglie Cunegonda
Enrico II condivide la sua vita e la sua missione con Cunegonda di Lussemburgo, che poi sarà anch’essa canonizzata.
Il loro matrimonio rimane casto per scelta comune e diventa simbolo di dedizione spirituale.
Insieme promuovono la costruzione di chiese, monasteri e ospedali, in particolare nella regione di Bamberga.
L’imperatore fonda la diocesi di Bamberga e la trasforma in un centro di cultura e spiritualità.
Favorisce la diffusione della regola benedettina e sostiene le riforme cluniacensi.
Senza mai rinunciare all’autorità imperiale, cerca un equilibrio tra potere temporale e missione cristiana.
La canonizzazione e il culto
Enrico II muore il 13 luglio 1024 a Grona, vicino a Gottinga, dopo una lunga malattia.
Nel 1146, papa Eugenio III lo proclama santo, riconoscendo la sua vita come esempio di sovrano giusto e devoto.
È l’unico imperatore del Sacro Romano Impero ad essere canonizzato dalla Chiesa cattolica.
Il suo culto si diffonde in Germania e in Italia, soprattutto nei luoghi che hanno beneficiato delle sue opere di carità e delle sue fondazioni religiose.
Oggi Sant’Enrico è patrono degli obiettori di coscienza e viene ricordato come un sovrano che ha messo il Vangelo al centro del potere.
La morte di Sant’Enrico II
Sant’Enrico II si spegne il 13 luglio 1024 a Grona, circondato da una fama di giustizia e santità.
Le sue spoglie riposano nella cattedrale di Bamberga, accanto alla moglie Cunegonda.
Nome: Sant’Enrico II
Titolo: Imperatore
Nascita: 6 maggio 972, Bad Abbach o Hildesheim, Germania
Morte: 13 luglio 1024, Grona, Germania
Ricorrenza: 13 luglio
Enrico II nasce il 6 maggio 972, in una nobile famiglia della Germania meridionale.
Fin da giovane si forma in un ambiente profondamente cristiano, grazie anche all’influenza dell’arcivescovo di Ratisbona.
Riceve un’educazione religiosa solida, che lascia un’impronta duratura nel suo modo di governare.
Nel 1002 diventa re di Germania e, due anni dopo, re d’Italia.
Viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1014 da papa Benedetto VIII.
Il suo regno si distingue per l’impegno a favore della Chiesa, della riforma ecclesiastica e della giustizia.
Unione spirituale e politica con la moglie Cunegonda
Enrico II condivide la sua vita e la sua missione con Cunegonda di Lussemburgo, che poi sarà anch’essa canonizzata.
Il loro matrimonio rimane casto per scelta comune e diventa simbolo di dedizione spirituale.
Insieme promuovono la costruzione di chiese, monasteri e ospedali, in particolare nella regione di Bamberga.
L’imperatore fonda la diocesi di Bamberga e la trasforma in un centro di cultura e spiritualità.
Favorisce la diffusione della regola benedettina e sostiene le riforme cluniacensi.
Senza mai rinunciare all’autorità imperiale, cerca un equilibrio tra potere temporale e missione cristiana.
La canonizzazione e il culto
Enrico II muore il 13 luglio 1024 a Grona, vicino a Gottinga, dopo una lunga malattia.
Nel 1146, papa Eugenio III lo proclama santo, riconoscendo la sua vita come esempio di sovrano giusto e devoto.
È l’unico imperatore del Sacro Romano Impero ad essere canonizzato dalla Chiesa cattolica.
Il suo culto si diffonde in Germania e in Italia, soprattutto nei luoghi che hanno beneficiato delle sue opere di carità e delle sue fondazioni religiose.
Oggi Sant’Enrico è patrono degli obiettori di coscienza e viene ricordato come un sovrano che ha messo il Vangelo al centro del potere.
La morte di Sant’Enrico II
Sant’Enrico II si spegne il 13 luglio 1024 a Grona, circondato da una fama di giustizia e santità.
Le sue spoglie riposano nella cattedrale di Bamberga, accanto alla moglie Cunegonda.


















































































