La morte di Goffredo Fofi: l’intellettuale che ha segnato la cultura italiana.

Chi era Goffredo Fofi
Il 25 giugno 2025, si è spento all’età di 88 anni Goffredo Fofi, una delle figure più influenti della cultura italiana. A causa di una frattura al femore, Fofi era stato ricoverato all’Ospedale Cavalieri di Malta a Roma, dove aveva subito un intervento chirurgico. La sua morte segna la fine di una vita dedicata al cinema, alla letteratura e alla società, una vita trascorsa nell’intento di sfidare e decostruire i luoghi comuni, rifiutando ogni tipo di compromesso.
Nato nel 1937 a Gubbio, Fofi ha avuto una carriera che ha attraversato oltre mezzo secolo di storia italiana. Un periodo tumultuoso e ricco di trasformazioni sociali e culturali, che Fofi ha raccontato con un linguaggio sempre lucido e in grado di spaziare oltre le convenzioni del suo tempo.
Fondatore di riviste e promotore di una cultura alternativa
Fofi è stato uno dei principali fondatori di riviste culturali che hanno segnato la scena intellettuale italiana. Tra queste, “Quaderni Piacentini”, “Linea d’ombra” e “Lo Straniero”, riviste che hanno avuto un ruolo fondamentale nel dare voce a generazioni di autori e registi indipendenti.
Con queste pubblicazioni, Fofi ha alimentato un movimento di resistenza intellettuale, proponendo una visione culturale alternativa rispetto alla cultura dominante del consumismo e dell’omologazione. La sua attenzione verso temi di emarginazione e delle periferie ha dato risalto a narrazioni spesso ignorate dai media mainstream.
Un impegno senza compromessi
L’intellettuale Goffredo Fofi ha sempre portato avanti una visione della cultura come strumento di resistenza e di riflessione critica. La sua idea di cultura era lontana dai luoghi comuni e dalle tendenze più commerciali: la sua attenzione era sempre rivolta a chi era ai margini, alle storie di chi viveva nelle periferie della società.
Il suo impegno non si limitava solo alla produzione culturale, ma anche alla creazione di spazi alternativi di discussione e di crescita intellettuale, dove il pensiero critico potesse prosperare senza essere ridotto a merce.
Il legato di Goffredo Fofi
La morte di Goffredo Fofi lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. Tuttavia, il suo lavoro, le sue riviste e la sua visione continueranno a influenzare le generazioni future, mantenendo viva una cultura di resistenza contro le logiche del consumismo e della superficialità.
Il suo contributo al cinema, alla letteratura e alla critica sociale è un patrimonio che resterà per sempre come testimone della sua incessante ricerca della verità, fuori dagli schemi imposti dalla società.
LPP
Chi era Goffredo Fofi
Il 25 giugno 2025, si è spento all’età di 88 anni Goffredo Fofi, una delle figure più influenti della cultura italiana. A causa di una frattura al femore, Fofi era stato ricoverato all’Ospedale Cavalieri di Malta a Roma, dove aveva subito un intervento chirurgico. La sua morte segna la fine di una vita dedicata al cinema, alla letteratura e alla società, una vita trascorsa nell’intento di sfidare e decostruire i luoghi comuni, rifiutando ogni tipo di compromesso.
Nato nel 1937 a Gubbio, Fofi ha avuto una carriera che ha attraversato oltre mezzo secolo di storia italiana. Un periodo tumultuoso e ricco di trasformazioni sociali e culturali, che Fofi ha raccontato con un linguaggio sempre lucido e in grado di spaziare oltre le convenzioni del suo tempo.
Fondatore di riviste e promotore di una cultura alternativa
Fofi è stato uno dei principali fondatori di riviste culturali che hanno segnato la scena intellettuale italiana. Tra queste, “Quaderni Piacentini”, “Linea d’ombra” e “Lo Straniero”, riviste che hanno avuto un ruolo fondamentale nel dare voce a generazioni di autori e registi indipendenti.
Con queste pubblicazioni, Fofi ha alimentato un movimento di resistenza intellettuale, proponendo una visione culturale alternativa rispetto alla cultura dominante del consumismo e dell’omologazione. La sua attenzione verso temi di emarginazione e delle periferie ha dato risalto a narrazioni spesso ignorate dai media mainstream.
Un impegno senza compromessi
L’intellettuale Goffredo Fofi ha sempre portato avanti una visione della cultura come strumento di resistenza e di riflessione critica. La sua idea di cultura era lontana dai luoghi comuni e dalle tendenze più commerciali: la sua attenzione era sempre rivolta a chi era ai margini, alle storie di chi viveva nelle periferie della società.
Il suo impegno non si limitava solo alla produzione culturale, ma anche alla creazione di spazi alternativi di discussione e di crescita intellettuale, dove il pensiero critico potesse prosperare senza essere ridotto a merce.
Il legato di Goffredo Fofi
La morte di Goffredo Fofi lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano. Tuttavia, il suo lavoro, le sue riviste e la sua visione continueranno a influenzare le generazioni future, mantenendo viva una cultura di resistenza contro le logiche del consumismo e della superficialità.
Il suo contributo al cinema, alla letteratura e alla critica sociale è un patrimonio che resterà per sempre come testimone della sua incessante ricerca della verità, fuori dagli schemi imposti dalla società.
LPP


















































































