Luisa Spagnoli: la donna che rivoluzionò il cioccolato e la moda italiana.

21 Settembre 2025 - 08:30--Anniversari, Storie di Storia-

Storie di Storia è una rubrica del TGFuneral24 ideata per raccontare le “storie” di grandi donne e uomini che con la loro vita e oltre la loro morte hanno lasciato il segno nella “storia”.

Storie ordinarie e straordinarie di impegno, coraggio, imprenditoria, arte, creatività e resilienza. 

Luisa Spagnoli nasce a Perugia il 30 ottobre 1877, con il nome di Luisa Sargentini.
Figlia di un pescivendolo, cresce in una famiglia umile ma con una determinazione fuori dal comune.
Nel 1901 sposa Annibale Spagnoli e con lui rileva una drogheria all’interno della quale si inizia una produzione artigianale di confetti.

Nel 1907 gli Spagnoli aprono, insieme con Francesco Buitoni (padre del futuro senatore e industriale Giovanni), una azienda di piccole dimensioni, con una quindicina di dipendenti, nel centro storico della città umbra: è la nascita della Perugina.

È l’inizio di un percorso imprenditoriale dai risvolti straordinari. La Perugina è una azienda che diventerà un colosso nel settore del cioccolato.

Luisa Spagnoli: la creazione del mitico Bacio Perugina

Durante la Prima Guerra Mondiale, con gli uomini al fronte, è Luisa a guidare da sola l’azienda.

A causa di attriti interni, Annibale abbandona l’azienda nel 1923: è in questo periodo che Luisa inizia una storia d’amore con Giovanni, figlio del socio Francesco Buitoni, più giovane di lei di quattordici anni. Il legame tra i due si sviluppa in maniera profonda ma estremamente discreta, pochissime sono le tracce del loro legame.

Luisa, entrata nel frattempo nel consiglio d’amministrazione dell’azienda, si dedica all’ideazione e alla realizzazione di strutture sociali finalizzate a migliorare la qualità della vita dei dipendenti. Fonda l’asilo nido dello stabilimento di Fontivegge ritenuto, nel settore dolciario, il più avanzato nell’intero continente europeo.

Nel 1922, grazie al suo spirito creativo e alla necessità di non sprecare nulla date le ristrettezze di materie prime, inventa il celebre Bacio Perugina, il cioccolatino destinato a entrare nella storia.

Il cioccolatino nasce dall’idea di riutilizzare granella di nocciole e cioccolato avanzati, aggiungendo una nocciola intera e un rivestimento fondente. Il nome iniziale è “Cazzotto”, perché il cioccolatino richiama alla mente l’immagine di un pugno chiuso, ma Luisa viene convinta da un’amica a cambiare quella denominazione, troppo aggressiva: molto meglio tentare di conquistare i clienti con un “Bacio”.
Luisa affida il packaging al giovane Federico Seneca, che crea l’iconico incarto con il messaggio d’amore, inizialmente un bigliettino segreto destinato ad amanti clandestini .
L’idea è rivoluzionaria: per la prima volta un dolce veicola emozioni, sentimenti e stile.

Una nuova idea: il filato d’angora

Luisa Spagnoli non si ferma al cioccolato. Si dedica anche all’allevamento dei conigli d’angora, attività iniziata al termine del primo conflitto mondiale. I conigli vengono pettinati, non tosati e tantomeno uccisi, al fine di ottenere la lana d’angora per filati di pregio ma anche accessibili economicamente.

E così nel giro di breve tempo vede la luce l’impresa Angora Spagnoli, situata nel sobborgo di Santa Lucia, dove si creano indumenti alla moda, boleri e scialli con il finissimo filato.

Nasce così una linea di abbigliamento in angora, elegante e innovativa, destinata a conquistare il mercato italiano e internazionale.

Il successo non tarda ad arrivare  e così gli sforzi si intensificano. Convince ben ottomila allevatori a spedire il pelo ottenuto da circa 250mila conigli a Perugia via posta, in modo che possa essere trattato e utilizzato.
Con il marchio “Angora Spagnoli”, partecipa con successo alla Fiera di Milano. Prepara la strada per l’affermazione del Made in Italy nel settore tessile.

Una pioniera del welfare aziendale

Luisa Spagnoli è una donna lungimirante, capace di anteporre la dignità dei lavoratori all’interesse economico.
All’interno delle sue aziende crea mense, asili nido e spazi dedicati al benessere delle madri lavoratrici.
Un approccio in anticipo sui tempi, che ancora oggi rappresenta un modello di responsabilità sociale d’impresa.

Il suo esempio dimostra come si possa fare impresa con etica, umanità e attenzione alla comunità.

La morte prematura e l’eredità

Luisa Spagnoli muore il 21 settembre 1935 a Parigi, all’età di 57 anni, a causa di un tumore alla gola.
Nonostante la sua scomparsa prematura, la sua visione all’avanguardia le sopravvive.

Il figlio Mario Spagnoli eredita e sviluppa l’attività della madre:

  • Potenzia la produzione di filati angora
  • Industrializza i processi
  • Fonda la “Città dell’Angora” a Perugia, un complesso residenziale e produttivo per le lavoratrici dell’azienda

Negli anni ‘40 nasce anche il marchio “Luisa Spagnoli”, oggi conosciuto in tutto il mondo.
L’azienda diventa simbolo di eleganza italiana, con centinaia di boutique presenti in oltre 50 paesi.

Luisa Spagnoli oggi: un’eredità viva

Il nome di Luisa Spagnoli è oggi sinonimo di stile, raffinatezza, innovazione e imprenditoria femminile.
Nel 2016, la sua vita è stata raccontata dalla fiction Rai “Luisa Spagnoli”, interpretata da Luisa Ranieri, riscuotendo grande successo e riportando al centro dell’attenzione pubblica una figura femminile ancora troppo poco conosciuta.

La sua “Storia” è un esempio di come si possa partire da poco e raggiungere l’eccellenza, unendo creatività e spirito solidale.

LPP

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Nel 1922, grazie al suo spirito creativo e alla necessità di non sprecare nulla date le ristrettezze di materie prime, inventa il celebre Bacio Perugina, il cioccolatino destinato a entrare nella storia.

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