Morto Kongjian Yu, l’archistar cinese delle “città spugna”.

Il mondo dell’architettura piange Kongjian Yu, celebre architetto cinese e pioniere della pianificazione urbana sostenibile.
Il 62enne, conosciuto a livello internazionale come il padre delle “città spugna”, ha perso la vita in un incidente aereo in Brasile, nello stato del Mato Grosso do Sul, insieme ad altre tre persone.
L’incidente nel Pantanal
Secondo le autorità brasiliane, lo schianto è avvenuto nel pomeriggio di martedì 23 settembre, in una zona rurale remota del Pantanal, difficile da raggiungere.
Le cause dell’incidente restano al momento sconosciute.
A bordo del piccolo velivolo, oltre a Yu, c’erano i registi brasiliani Luiz Fernando Feres da Cunha Ferraz e Rubens Crispim Jr., insieme al pilota e proprietario dell’aereo, Marcelo Pereira de Barros: nessuno è sopravvissuto.
Chi era Kongjian Yu
Kongjian Yu era una vera e propria star dell’architettura internazionale, considerato un punto di riferimento nella lotta ai cambiamenti climatici.
Rese celebre il concetto di “città spugna”, progetti urbani in grado di assorbire grandi quantità di acqua per ridurre i rischi di alluvioni e migliorare la qualità della vita nelle metropoli.
Secondo il Consiglio di Architettura e Urbanistica del Brasile (CAU), Yu ha applicato la sua visione in oltre 1000 progetti in 250 città del mondo, promuovendo soluzioni basate sulla natura come risposta agli effetti della crisi climatica.
Il tributo del Brasile e della comunità internazionale
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha espresso “tristezza e sgomento” per la tragedia, sottolineando come Yu sia diventato un punto di riferimento mondiale.
“In tempi di cambiamento climatico – ha scritto Lula su X – Kongjian Yu ci ha insegnato che qualità della vita e tutela ambientale possono andare di pari passo. Le sue città spugna rappresentano il futuro di cui abbiamo bisogno”.
Il Ministero degli Esteri brasiliano ha inoltre inviato le condoglianze ufficiali al governo e al popolo cinese.
Una vita dedicata alla sostenibilità
Yu si trovava in Brasile per la Biennale di San Paolo e successivamente aveva raggiunto il Pantanal per collaborare a un progetto cinematografico sui suoi lavori con i registi brasiliani deceduti nell’incidente.
La sua visione, fondata sul recupero del rapporto tra uomo e natura, ha trasformato il modo di concepire l’urbanistica moderna, facendo delle sue opere un modello di resilienza urbana per il futuro.
Il mondo dell’architettura piange Kongjian Yu, celebre architetto cinese e pioniere della pianificazione urbana sostenibile.
Il 62enne, conosciuto a livello internazionale come il padre delle “città spugna”, ha perso la vita in un incidente aereo in Brasile, nello stato del Mato Grosso do Sul, insieme ad altre tre persone.
L’incidente nel Pantanal
Secondo le autorità brasiliane, lo schianto è avvenuto nel pomeriggio di martedì 23 settembre, in una zona rurale remota del Pantanal, difficile da raggiungere.
Le cause dell’incidente restano al momento sconosciute.
A bordo del piccolo velivolo, oltre a Yu, c’erano i registi brasiliani Luiz Fernando Feres da Cunha Ferraz e Rubens Crispim Jr., insieme al pilota e proprietario dell’aereo, Marcelo Pereira de Barros: nessuno è sopravvissuto.
Chi era Kongjian Yu
Kongjian Yu era una vera e propria star dell’architettura internazionale, considerato un punto di riferimento nella lotta ai cambiamenti climatici.
Rese celebre il concetto di “città spugna”, progetti urbani in grado di assorbire grandi quantità di acqua per ridurre i rischi di alluvioni e migliorare la qualità della vita nelle metropoli.
Secondo il Consiglio di Architettura e Urbanistica del Brasile (CAU), Yu ha applicato la sua visione in oltre 1000 progetti in 250 città del mondo, promuovendo soluzioni basate sulla natura come risposta agli effetti della crisi climatica.
Il tributo del Brasile e della comunità internazionale
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha espresso “tristezza e sgomento” per la tragedia, sottolineando come Yu sia diventato un punto di riferimento mondiale.
“In tempi di cambiamento climatico – ha scritto Lula su X – Kongjian Yu ci ha insegnato che qualità della vita e tutela ambientale possono andare di pari passo. Le sue città spugna rappresentano il futuro di cui abbiamo bisogno”.
Il Ministero degli Esteri brasiliano ha inoltre inviato le condoglianze ufficiali al governo e al popolo cinese.
Una vita dedicata alla sostenibilità
Yu si trovava in Brasile per la Biennale di San Paolo e successivamente aveva raggiunto il Pantanal per collaborare a un progetto cinematografico sui suoi lavori con i registi brasiliani deceduti nell’incidente.
La sua visione, fondata sul recupero del rapporto tra uomo e natura, ha trasformato il modo di concepire l’urbanistica moderna, facendo delle sue opere un modello di resilienza urbana per il futuro.


















































































