Portofino e il cimitero con il pastore elettrico: quando la quiete eterna incontra l’ingegno.

Nel cuore del Parco di Portofino, con vista sulla celebre Piazzetta, si trova uno dei cimiteri più suggestivi d’Italia.
Ma nonostante il suo fascino unico e la sua importanza storica, il camposanto di Portofino ha dovuto fronteggiare un problema tanto insolito quanto fastidioso: l’invasione di animali selvatici.
Capre, caproni e cinghiali hanno a lungo scorrazzato tra le tombe, brucando i fiori lasciati dai familiari, lasciando escrementi e, in alcuni casi, danneggiando i monumenti funebri.
Una situazione difficile da gestire, soprattutto in un luogo tanto simbolico e frequentato anche da turisti.
Il Comune più ricco d’Italia sceglie il “pastore elettrico” per il cimitero
Per porre fine a questa emergenza, il Comune di Portofino — noto anche come uno dei più ricchi d’Italia per reddito pro capite — ha adottato una misura inedita: l’installazione di una recinzione elettrificata, conosciuta come “pastore elettrico”.
Una scelta più comune nelle campagne e nelle aziende agricole, ma che qui assume un valore completamente diverso.
Il tratto a monte del cimitero è ora protetto da una barriera che emette impulsi elettrici non pericolosi ma sufficienti a scoraggiare l’intrusione degli animali.
Il risultato?
Nessun ungulato all’orizzonte.
Le invasioni di capre e cinghiali sembrano ormai appartenere al passato.
Un cimitero panoramico e carico di memoria
Oltre alla sua posizione spettacolare, con affaccio diretto sulla Piazzetta e sul mare di Liguria, il cimitero di Portofino è anche un luogo della memoria che ospita le spoglie di personaggi illustri.
Qui riposano, tra gli altri:
La baronessa Jeannie Watt von Mumm, figura storica legata al borgo
Franca Sozzani, icona del giornalismo di moda
Nedo Nadi, leggenda della scherma italiana
Carla Porta Musa, poetessa e scrittrice vissuta fino a 110 anni
Leopoldo Pirelli, industriale erede di una delle più grandi famiglie italiane
Rosanna Schiaffino, attrice tra le più affascinanti del cinema italiano
Luigi Durand De La Penne, ammiraglio decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare
Ogni tomba racconta una storia, e ogni nome richiama un’epoca.
Tradizione, decoro e protezione: un equilibrio possibile
L’intervento del Comune ha dimostrato come si possa coniugare il rispetto per la memoria dei defunti con la necessità di tutelare il decoro e l’ambiente circostante.
La scelta di installare un “pastore elettrico”, pur inconsueta in un cimitero, ha garantito un risultato efficace, evitando l’utilizzo di metodi più invasivi o potenzialmente dannosi per gli animali.
E così, anche in un luogo di silenzio e raccoglimento, la tecnologia trova spazio per proteggere la bellezza e la sacralità della memoria.
LPP
Nel cuore del Parco di Portofino, con vista sulla celebre Piazzetta, si trova uno dei cimiteri più suggestivi d’Italia.
Ma nonostante il suo fascino unico e la sua importanza storica, il camposanto di Portofino ha dovuto fronteggiare un problema tanto insolito quanto fastidioso: l’invasione di animali selvatici.
Capre, caproni e cinghiali hanno a lungo scorrazzato tra le tombe, brucando i fiori lasciati dai familiari, lasciando escrementi e, in alcuni casi, danneggiando i monumenti funebri.
Una situazione difficile da gestire, soprattutto in un luogo tanto simbolico e frequentato anche da turisti.
Il Comune più ricco d’Italia sceglie il “pastore elettrico” per il cimitero
Per porre fine a questa emergenza, il Comune di Portofino — noto anche come uno dei più ricchi d’Italia per reddito pro capite — ha adottato una misura inedita: l’installazione di una recinzione elettrificata, conosciuta come “pastore elettrico”.
Una scelta più comune nelle campagne e nelle aziende agricole, ma che qui assume un valore completamente diverso.
Il tratto a monte del cimitero è ora protetto da una barriera che emette impulsi elettrici non pericolosi ma sufficienti a scoraggiare l’intrusione degli animali.
Il risultato?
Nessun ungulato all’orizzonte.
Le invasioni di capre e cinghiali sembrano ormai appartenere al passato.
Un cimitero panoramico e carico di memoria
Oltre alla sua posizione spettacolare, con affaccio diretto sulla Piazzetta e sul mare di Liguria, il cimitero di Portofino è anche un luogo della memoria che ospita le spoglie di personaggi illustri.
Qui riposano, tra gli altri:
La baronessa Jeannie Watt von Mumm, figura storica legata al borgo
Franca Sozzani, icona del giornalismo di moda
Nedo Nadi, leggenda della scherma italiana
Carla Porta Musa, poetessa e scrittrice vissuta fino a 110 anni
Leopoldo Pirelli, industriale erede di una delle più grandi famiglie italiane
Rosanna Schiaffino, attrice tra le più affascinanti del cinema italiano
Luigi Durand De La Penne, ammiraglio decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare
Ogni tomba racconta una storia, e ogni nome richiama un’epoca.
Tradizione, decoro e protezione: un equilibrio possibile
L’intervento del Comune ha dimostrato come si possa coniugare il rispetto per la memoria dei defunti con la necessità di tutelare il decoro e l’ambiente circostante.
La scelta di installare un “pastore elettrico”, pur inconsueta in un cimitero, ha garantito un risultato efficace, evitando l’utilizzo di metodi più invasivi o potenzialmente dannosi per gli animali.
E così, anche in un luogo di silenzio e raccoglimento, la tecnologia trova spazio per proteggere la bellezza e la sacralità della memoria.
LPP


















































































