Suicidio. Il ruolo dei mass-media: pericoloso puntare allo scoop.
Allo stato attuale, il suicidio è un problema grave nell’ambito della salute pubblica. “Il suicidio è uno dei tabù più radicati nella nostra società. Parlare dell’argomento suscita riluttanza ed è in gran parte misconosciuto per ciò che concerne la prevenzione. Parlare di suicidio in modo corretto è l’elemento più importante per sensibilizzare, per informare e per formare sia esperti che l’opinione pubblica. Notizie riportate dai mass-media possono però non rispettare questi principi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha divulgato un testo dal titolo “Preventing Suicide A Resource for Media Professionals”. Mi ritrovo dunque in linea con queste linee-guida e con le indicazioni riportate dal sito della International Association for Suicide Prevention”. A dirlo è Maurizio Pompili, professore ordinario di Psichiatria dell’Università La Sapienza di Roma.
Allo stato attuale, il suicidio è un problema grave nell’ambito della salute pubblica. “Il suicidio è uno dei tabù più radicati nella nostra società. Parlare dell’argomento suscita riluttanza ed è in gran parte misconosciuto per ciò che concerne la prevenzione. Parlare di suicidio in modo corretto è l’elemento più importante per sensibilizzare, per informare e per formare sia esperti che l’opinione pubblica. Notizie riportate dai mass-media possono però non rispettare questi principi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha divulgato un testo dal titolo “Preventing Suicide A Resource for Media Professionals”. Mi ritrovo dunque in linea con queste linee-guida e con le indicazioni riportate dal sito della International Association for Suicide Prevention”. A dirlo è Maurizio Pompili, professore ordinario di Psichiatria dell’Università La Sapienza di Roma.
