11 agosto: Santa Chiara.

Nome: Santa Chiara
Titolo: Vergine
Nascita: 16 luglio 1194
Morte: 11 agosto 1253
Ricorrenza: 11 agosto
Giovinezza e incontro con san Francesco
Santa Chiara nasce ad Assisi in una famiglia nobile e agiata.
Fin da adolescente manifesta una profonda inclinazione alla preghiera e alla carità verso i poveri.
Nel 1211 o 1212 ascolta la predicazione di Francesco d’Assisi e ne rimane profondamente colpita.
Decide di seguirne l’esempio, lasciando la casa paterna per consacrarsi totalmente a Dio.
La fondazione dell’ordine delle Clarisse
Accolta da Francesco nella Porziuncola, Chiara riceve l’abito religioso e inizia una vita di preghiera e povertà.
Si stabilisce presso la chiesetta di San Damiano, dove fonda la comunità femminile delle “Povere Dame di San Damiano”, note in seguito come Clarisse.
L’ordine si caratterizza per una vita austera, la clausura e l’assoluta povertà, sostenuta da un’intensa fraternità spirituale.
La forza della fede
Chiara conduce la comunità per oltre quarant’anni, anche nei momenti di difficoltà.
Celebre è l’episodio in cui, durante un assedio, affronta i soldati portando il Santissimo Sacramento, mettendoli in fuga senza spargimento di sangue.
La sua fermezza e la sua fede ispirano generazioni di religiose e fedeli.
La regola e la morte
Poco prima della morte, Papa Innocenzo IV approva la regola scritta da Chiara, che sancisce il voto di povertà assoluta per il suo ordine.
Chiara si spegne l’11 agosto 1253, circondata dalle sue sorelle. Viene canonizzata due anni dopo, nel 1255, da Papa Alessandro IV.
Eredità spirituale
Santa Chiara è oggi patrona della televisione e delle telecomunicazioni, titolo attribuitole da Papa Pio XII nel 1958, per un episodio miracoloso in cui, gravemente malata, avrebbe assistito alla Messa a distanza.
La sua testimonianza di vita evangelica e la scelta radicale della povertà continuano a essere un esempio di fede e dedizione totale a Dio.
Nome: Santa Chiara
Titolo: Vergine
Nascita: 16 luglio 1194
Morte: 11 agosto 1253
Ricorrenza: 11 agosto
Giovinezza e incontro con san Francesco
Santa Chiara nasce ad Assisi in una famiglia nobile e agiata.
Fin da adolescente manifesta una profonda inclinazione alla preghiera e alla carità verso i poveri.
Nel 1211 o 1212 ascolta la predicazione di Francesco d’Assisi e ne rimane profondamente colpita.
Decide di seguirne l’esempio, lasciando la casa paterna per consacrarsi totalmente a Dio.
La fondazione dell’ordine delle Clarisse
Accolta da Francesco nella Porziuncola, Chiara riceve l’abito religioso e inizia una vita di preghiera e povertà.
Si stabilisce presso la chiesetta di San Damiano, dove fonda la comunità femminile delle “Povere Dame di San Damiano”, note in seguito come Clarisse.
L’ordine si caratterizza per una vita austera, la clausura e l’assoluta povertà, sostenuta da un’intensa fraternità spirituale.
La forza della fede
Chiara conduce la comunità per oltre quarant’anni, anche nei momenti di difficoltà.
Celebre è l’episodio in cui, durante un assedio, affronta i soldati portando il Santissimo Sacramento, mettendoli in fuga senza spargimento di sangue.
La sua fermezza e la sua fede ispirano generazioni di religiose e fedeli.
La regola e la morte
Poco prima della morte, Papa Innocenzo IV approva la regola scritta da Chiara, che sancisce il voto di povertà assoluta per il suo ordine.
Chiara si spegne l’11 agosto 1253, circondata dalle sue sorelle. Viene canonizzata due anni dopo, nel 1255, da Papa Alessandro IV.
Eredità spirituale
Santa Chiara è oggi patrona della televisione e delle telecomunicazioni, titolo attribuitole da Papa Pio XII nel 1958, per un episodio miracoloso in cui, gravemente malata, avrebbe assistito alla Messa a distanza.
La sua testimonianza di vita evangelica e la scelta radicale della povertà continuano a essere un esempio di fede e dedizione totale a Dio.


















































































