15 dicembre 2006. Muore Clay Regazzoni.

Vita
Clay Regazzoni nasce a Porza, nel Canton Ticino, il 5 settembre 1939.
Si forma tra le competizioni minori e nel giro di pochi anni diventa un volto riconoscibile nelle gare di Formula 3 e Formula 2.
La sua determinazione attira l’attenzione degli addetti ai lavori e gli apre le porte della Ferrari, con cui debutta in Formula 1 nel 1970.
Il suo stile di guida energico costruisce un rapporto immediato con il pubblico, mentre le sue prestazioni lo portano a sfiorare risultati di altissimo livello sin dalle prime stagioni.
Carriera
Regazzoni conquista la sua prima vittoria già nel 1970, confermando un talento che lo colloca tra i piloti più competitivi dell’epoca.
Nel 1974 lotta per il titolo mondiale e chiude il campionato al secondo posto, risultato che resta uno dei vertici della sua carriera.
Nel corso degli anni corre non solo con la Ferrari, ma anche con BRM, Ensign, Shadow e Williams, mostrando una versatilità che lo rende prezioso per ogni scuderia.
Il suo percorso subisce una svolta drammatica nel 1980 quando, durante il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest a Long Beach, un incidente lo lascia paralizzato dalla vita in giù.
Regazzoni non si ritira dalla vita sportiva: continua a correre nel mondo dei rally e delle competizioni per disabili, diventando un punto di riferimento nella promozione di veicoli adattati.
Si impegna anche in attività di solidarietà, sostenendo iniziative dedicate alle persone con disabilità e partecipando alla progettazione di comandi manuali per auto sportive.
Il suo nome resta legato a un’idea di motorsport più umana, fatta di coraggio, resilienza e passione.
La morte e i funerali
Il 15 dicembre 2006 Clay Regazzoni muore in un incidente stradale sull’autostrada A1, nei pressi di Parma.
La notizia attraversa il mondo delle corse e genera un’ondata di affetto verso un pilota che ha segnato un’intera generazione.
I funerali si svolgono a Lugano, dove amici, tifosi ed ex colleghi si riuniscono per rendergli omaggio.
Vita
Clay Regazzoni nasce a Porza, nel Canton Ticino, il 5 settembre 1939.
Si forma tra le competizioni minori e nel giro di pochi anni diventa un volto riconoscibile nelle gare di Formula 3 e Formula 2.
La sua determinazione attira l’attenzione degli addetti ai lavori e gli apre le porte della Ferrari, con cui debutta in Formula 1 nel 1970.
Il suo stile di guida energico costruisce un rapporto immediato con il pubblico, mentre le sue prestazioni lo portano a sfiorare risultati di altissimo livello sin dalle prime stagioni.
Carriera
Regazzoni conquista la sua prima vittoria già nel 1970, confermando un talento che lo colloca tra i piloti più competitivi dell’epoca.
Nel 1974 lotta per il titolo mondiale e chiude il campionato al secondo posto, risultato che resta uno dei vertici della sua carriera.
Nel corso degli anni corre non solo con la Ferrari, ma anche con BRM, Ensign, Shadow e Williams, mostrando una versatilità che lo rende prezioso per ogni scuderia.
Il suo percorso subisce una svolta drammatica nel 1980 quando, durante il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest a Long Beach, un incidente lo lascia paralizzato dalla vita in giù.
Regazzoni non si ritira dalla vita sportiva: continua a correre nel mondo dei rally e delle competizioni per disabili, diventando un punto di riferimento nella promozione di veicoli adattati.
Si impegna anche in attività di solidarietà, sostenendo iniziative dedicate alle persone con disabilità e partecipando alla progettazione di comandi manuali per auto sportive.
Il suo nome resta legato a un’idea di motorsport più umana, fatta di coraggio, resilienza e passione.
La morte e i funerali
Il 15 dicembre 2006 Clay Regazzoni muore in un incidente stradale sull’autostrada A1, nei pressi di Parma.
La notizia attraversa il mondo delle corse e genera un’ondata di affetto verso un pilota che ha segnato un’intera generazione.
I funerali si svolgono a Lugano, dove amici, tifosi ed ex colleghi si riuniscono per rendergli omaggio.


















































































