20 ottobre: Santa Maria Bertilla Boscardin.

Nome: Santa Maria Bertilla Boscardin
Titolo: Vergine
Nascita: 6 ottobre 1888, Brendola
Morte: 20 ottobre 1922, Treviso
Ricorrenza: 20 ottobre
Una vita semplice e luminosa
Maria Bertilla Boscardin nasce in una famiglia contadina a Brendola, in provincia di Vicenza.
Cresce in un ambiente umile, segnato da sacrifici e lavoro, ma animato da una fede profonda.
Nonostante le difficoltà scolastiche e la timidezza, sviluppa un carattere dolce e determinato, alimentato dal desiderio di servire gli altri.
Nel 1905 entra tra le Suore Maestre di Santa Dorotea, assumendo il nome di suor Maria Bertilla.
L’amore per i malati
Dopo la professione religiosa, viene destinata all’ospedale di Treviso come infermiera.
Si dedica ai malati con una dedizione assoluta, affrontando ogni turno con serenità e coraggio.
Durante la Prima guerra mondiale, l’ospedale accoglie numerosi feriti e suor Bertilla si distingue per la sua instancabile opera di assistenza.
Il suo servizio non conosce stanchezza: consola, cura, incoraggia e prega accanto a chi soffre, diventando un punto di riferimento per pazienti e medici.
Umiltà e forza nella prova
Anche di fronte alle incomprensioni e alle ingiustizie, suor Maria Bertilla mantiene un atteggiamento umile e obbediente.
Colpita da un tumore, affronta la malattia con lo stesso spirito di fede che guida tutta la sua vita.
Muore a soli 34 anni, il 20 ottobre 1922, lasciando il ricordo di una santità fatta di gesti semplici e quotidiani.
Il riconoscimento della Chiesa
La fama di santità si diffonde subito dopo la sua morte.
Viene beatificata da Pio XII nel 1952 e canonizzata da Giovanni XXIII nel 1961.
Oggi Santa Maria Bertilla Boscardin è venerata come esempio di umiltà, dedizione e amore verso i più fragili.
Il suo corpo riposa a Vicenza, nella chiesa dedicata al suo nome, meta di pellegrinaggi e preghiere.
Nome: Santa Maria Bertilla Boscardin
Titolo: Vergine
Nascita: 6 ottobre 1888, Brendola
Morte: 20 ottobre 1922, Treviso
Ricorrenza: 20 ottobre
Una vita semplice e luminosa
Maria Bertilla Boscardin nasce in una famiglia contadina a Brendola, in provincia di Vicenza.
Cresce in un ambiente umile, segnato da sacrifici e lavoro, ma animato da una fede profonda.
Nonostante le difficoltà scolastiche e la timidezza, sviluppa un carattere dolce e determinato, alimentato dal desiderio di servire gli altri.
Nel 1905 entra tra le Suore Maestre di Santa Dorotea, assumendo il nome di suor Maria Bertilla.
L’amore per i malati
Dopo la professione religiosa, viene destinata all’ospedale di Treviso come infermiera.
Si dedica ai malati con una dedizione assoluta, affrontando ogni turno con serenità e coraggio.
Durante la Prima guerra mondiale, l’ospedale accoglie numerosi feriti e suor Bertilla si distingue per la sua instancabile opera di assistenza.
Il suo servizio non conosce stanchezza: consola, cura, incoraggia e prega accanto a chi soffre, diventando un punto di riferimento per pazienti e medici.
Umiltà e forza nella prova
Anche di fronte alle incomprensioni e alle ingiustizie, suor Maria Bertilla mantiene un atteggiamento umile e obbediente.
Colpita da un tumore, affronta la malattia con lo stesso spirito di fede che guida tutta la sua vita.
Muore a soli 34 anni, il 20 ottobre 1922, lasciando il ricordo di una santità fatta di gesti semplici e quotidiani.
Il riconoscimento della Chiesa
La fama di santità si diffonde subito dopo la sua morte.
Viene beatificata da Pio XII nel 1952 e canonizzata da Giovanni XXIII nel 1961.
Oggi Santa Maria Bertilla Boscardin è venerata come esempio di umiltà, dedizione e amore verso i più fragili.
Il suo corpo riposa a Vicenza, nella chiesa dedicata al suo nome, meta di pellegrinaggi e preghiere.


















































































