21 luglio 1979. Muore Boris Giuliano, vittima della mafia a Palermo.

Il 21 luglio 1979 Boris Giuliano viene assassinato a Palermo.
È uno degli investigatori più lucidi e determinati nella lotta alla mafia, in un’epoca in cui parlare di Cosa Nostra significa rischiare la vita.
Dirigente della Squadra Mobile di Palermo, Giuliano unisce rigore investigativo e intelligenza umana.
Sotto la sua guida, la polizia si apre a metodi d’indagine moderni, collaborazioni internazionali e attenzione alle dinamiche economiche della criminalità organizzata.
La formazione e la carriera
Nato a Piazza Armerina nel 1930, Boris Giuliano cresce in una famiglia di origini catanesi.
Dopo la laurea in giurisprudenza, entra in polizia e si distingue per integrità e intuizione.
Negli anni Sessanta frequenta corsi dell’FBI negli Stati Uniti, da cui apprende tecniche avanzate di investigazione, che introduce con determinazione nel contesto italiano.
Nel 1976 è chiamato a dirigere la Squadra Mobile di Palermo: un incarico che affronta con coraggio e visione.
Le indagini che sfidano la mafia
Giuliano intuisce che la mafia si trasforma: da organizzazione rurale diventa un potere economico.
Indaga sul traffico di droga, segue i flussi di denaro e collabora con magistrati come Rocco Chinnici.
È tra i primi a comprendere l’importanza dei pentiti e dei rapporti internazionali per smascherare la rete mafiosa.
La sua attenzione si concentra su personaggi chiave come Totò Riina e Rosario Spatola, ma anche sugli intrecci tra Palermo e New York.
I suoi dossier diventano scomodi, molto scomodi.
L’agguato e il dolore della città
La mattina del 21 luglio 1979, Boris Giuliano entra in un bar in via Di Blasi per un caffè, come ogni giorno.
Alle sue spalle si avvicina Leoluca Bagarella, killer dei Corleonesi, che gli spara sette colpi di pistola.
Giuliano cade a terra, ucciso da chi vuole zittire la sua sete di giustizia e la città reagisce con sgomento.
I suoi funerali diventano un grido muto della Palermo onesta.
Oggi riposa al Cimitero di Sant’Orsola.
Il 21 luglio 1979 Boris Giuliano viene assassinato a Palermo.
È uno degli investigatori più lucidi e determinati nella lotta alla mafia, in un’epoca in cui parlare di Cosa Nostra significa rischiare la vita.
Dirigente della Squadra Mobile di Palermo, Giuliano unisce rigore investigativo e intelligenza umana.
Sotto la sua guida, la polizia si apre a metodi d’indagine moderni, collaborazioni internazionali e attenzione alle dinamiche economiche della criminalità organizzata.
La formazione e la carriera
Nato a Piazza Armerina nel 1930, Boris Giuliano cresce in una famiglia di origini catanesi.
Dopo la laurea in giurisprudenza, entra in polizia e si distingue per integrità e intuizione.
Negli anni Sessanta frequenta corsi dell’FBI negli Stati Uniti, da cui apprende tecniche avanzate di investigazione, che introduce con determinazione nel contesto italiano.
Nel 1976 è chiamato a dirigere la Squadra Mobile di Palermo: un incarico che affronta con coraggio e visione.
Le indagini che sfidano la mafia
Giuliano intuisce che la mafia si trasforma: da organizzazione rurale diventa un potere economico.
Indaga sul traffico di droga, segue i flussi di denaro e collabora con magistrati come Rocco Chinnici.
È tra i primi a comprendere l’importanza dei pentiti e dei rapporti internazionali per smascherare la rete mafiosa.
La sua attenzione si concentra su personaggi chiave come Totò Riina e Rosario Spatola, ma anche sugli intrecci tra Palermo e New York.
I suoi dossier diventano scomodi, molto scomodi.
L’agguato e il dolore della città
La mattina del 21 luglio 1979, Boris Giuliano entra in un bar in via Di Blasi per un caffè, come ogni giorno.
Alle sue spalle si avvicina Leoluca Bagarella, killer dei Corleonesi, che gli spara sette colpi di pistola.
Giuliano cade a terra, ucciso da chi vuole zittire la sua sete di giustizia e la città reagisce con sgomento.
I suoi funerali diventano un grido muto della Palermo onesta.
Oggi riposa al Cimitero di Sant’Orsola.


















































































