21 novembre: Beata Maria di Gesù Buon Pastore.

Nome: Beata Maria di Gesù Buon Pastore
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Franciszka Siedliska
Nascita: 12 novembre 1842, Roszkova Wola, Polonia
Morte: 21 novembre 1902, Roma
Ricorrenza: 21 novembre
Origini e vocazione
Franciszka Siedliska cresce in una famiglia benestante polacca e si avvicina progressivamente alla fede attraverso la preghiera personale e l’ascolto spirituale.
La sua ricerca interiore si intensifica nel tempo e la porta a riconoscere nel Vangelo il centro della propria vita.
È in questo clima di profonda maturazione spirituale che prende forma la sua vocazione.
La fondazione delle Suore della Santa Famiglia di Nazareth
In seguito a un lungo discernimento, Franciszka assume il nome di Maria di Gesù Buon Pastore e avvia un progetto che segna la sua missione nella Chiesa: la fondazione della Congregazione delle Suore della Santa Famiglia di Nazareth.
L’istituto nasce ufficialmente nel 1875 a Roma, grazie anche alla guida e al sostegno di papa Pio IX.
La spiritualità della nuova famiglia religiosa si concentra sull’imitazione della Santa Famiglia e sull’accoglienza delle necessità delle famiglie del tempo, con un’attenzione costante all’educazione, alla carità e alla presenza attiva nei contesti sociali più fragili.
La congregazione si sviluppa rapidamente.
Le prime comunità si formano in Italia e in Polonia, per poi raggiungere altre parti d’Europa e gli Stati Uniti.
Maria di Gesù Buon Pastore guida l’istituto con uno stile semplice ma deciso, orientato a rispondere concretamente ai bisogni delle persone e a costruire relazioni improntate a misericordia e dedizione.
Un servizio vissuto nella carità
Nel corso degli anni, la beata vive la missione con una fede costante, anche di fronte a difficoltà economiche, malattie e incomprensioni.
La sua determinazione si esprime nella capacità di sostenere le consorelle, incoraggiarle nella preghiera e ricordare loro che la missione si radica sempre nell’amore verso Cristo e l’umanità.
Le sue lettere e i suoi scritti testimoniano un pensiero limpido, centrato sulla fiducia nella Provvidenza e sulla cura delle relazioni familiari, alle quali dedica tutta la vita.
Morte e memoria
Maria di Gesù Buon Pastore muore a Roma il 21 novembre 1902.
La sua opera continua a vivere nelle comunità presenti in diversi paesi del mondo, impegnate nell’educazione, nell’assistenza e nella promozione dei valori familiari.
Giovanni Paolo II ne riconosce l’esempio e la beatifica nel 1989, confermando il valore della sua testimonianza nella Chiesa contemporanea.
Nome: Beata Maria di Gesù Buon Pastore
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Franciszka Siedliska
Nascita: 12 novembre 1842, Roszkova Wola, Polonia
Morte: 21 novembre 1902, Roma
Ricorrenza: 21 novembre
Origini e vocazione
Franciszka Siedliska cresce in una famiglia benestante polacca e si avvicina progressivamente alla fede attraverso la preghiera personale e l’ascolto spirituale.
La sua ricerca interiore si intensifica nel tempo e la porta a riconoscere nel Vangelo il centro della propria vita.
È in questo clima di profonda maturazione spirituale che prende forma la sua vocazione.
La fondazione delle Suore della Santa Famiglia di Nazareth
In seguito a un lungo discernimento, Franciszka assume il nome di Maria di Gesù Buon Pastore e avvia un progetto che segna la sua missione nella Chiesa: la fondazione della Congregazione delle Suore della Santa Famiglia di Nazareth.
L’istituto nasce ufficialmente nel 1875 a Roma, grazie anche alla guida e al sostegno di papa Pio IX.
La spiritualità della nuova famiglia religiosa si concentra sull’imitazione della Santa Famiglia e sull’accoglienza delle necessità delle famiglie del tempo, con un’attenzione costante all’educazione, alla carità e alla presenza attiva nei contesti sociali più fragili.
La congregazione si sviluppa rapidamente.
Le prime comunità si formano in Italia e in Polonia, per poi raggiungere altre parti d’Europa e gli Stati Uniti.
Maria di Gesù Buon Pastore guida l’istituto con uno stile semplice ma deciso, orientato a rispondere concretamente ai bisogni delle persone e a costruire relazioni improntate a misericordia e dedizione.
Un servizio vissuto nella carità
Nel corso degli anni, la beata vive la missione con una fede costante, anche di fronte a difficoltà economiche, malattie e incomprensioni.
La sua determinazione si esprime nella capacità di sostenere le consorelle, incoraggiarle nella preghiera e ricordare loro che la missione si radica sempre nell’amore verso Cristo e l’umanità.
Le sue lettere e i suoi scritti testimoniano un pensiero limpido, centrato sulla fiducia nella Provvidenza e sulla cura delle relazioni familiari, alle quali dedica tutta la vita.
Morte e memoria
Maria di Gesù Buon Pastore muore a Roma il 21 novembre 1902.
La sua opera continua a vivere nelle comunità presenti in diversi paesi del mondo, impegnate nell’educazione, nell’assistenza e nella promozione dei valori familiari.
Giovanni Paolo II ne riconosce l’esempio e la beatifica nel 1989, confermando il valore della sua testimonianza nella Chiesa contemporanea.


















































































