25 ottobre: Santi Crisante e Daria.

Nome: Santi Crisante e Daria
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 25 ottobre
La conversione e l’unione nella fede
Crisante e Daria vivono a Roma nel III secolo, durante il regno dell’imperatore Numeriano.
Crisante è figlio di un nobile romano e, dopo aver studiato filosofia e religioni, si converte al cristianesimo grazie alla lettura delle Sacre Scritture.
Il padre, preoccupato per questa scelta, tenta di riportarlo al paganesimo affidandolo a Daria, una colta sacerdotessa di Minerva.
Il loro incontro, però, prende una direzione inaspettata: Crisante convince Daria della verità del Vangelo, e lei stessa abbraccia la fede cristiana.
I due si uniscono in matrimonio, scegliendo di vivere in castità e dedicare la vita all’annuncio del messaggio di Cristo.
Il martirio per la fede
La testimonianza dei due sposi colpisce profondamente la comunità romana.
Molti si convertono al cristianesimo grazie alla loro predicazione, ma la loro opera non passa inosservata alle autorità imperiali.
Arrestati e processati, Crisante e Daria subiscono atroci torture senza mai rinnegare la fede.
Infine, vengono sepolti vivi in una fossa coperta di pietre, offrendo la loro vita come ultimo atto d’amore verso Dio.
Il culto e la memoria dei martiri
Dopo la loro morte, i cristiani di Roma venerano Crisante e Daria come esempi di coraggio e purezza.
Le loro reliquie vengono collocate lungo la via Salaria, in un cimitero che diventa presto meta di pellegrinaggi.
La devozione si diffonde rapidamente in tutto l’Impero e il loro nome viene inserito nel Martirologio Romano.
Oggi la Chiesa celebra la loro memoria il 25 ottobre, ricordando la forza della fede che unisce e salva.
Nome: Santi Crisante e Daria
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 25 ottobre
La conversione e l’unione nella fede
Crisante e Daria vivono a Roma nel III secolo, durante il regno dell’imperatore Numeriano.
Crisante è figlio di un nobile romano e, dopo aver studiato filosofia e religioni, si converte al cristianesimo grazie alla lettura delle Sacre Scritture.
Il padre, preoccupato per questa scelta, tenta di riportarlo al paganesimo affidandolo a Daria, una colta sacerdotessa di Minerva.
Il loro incontro, però, prende una direzione inaspettata: Crisante convince Daria della verità del Vangelo, e lei stessa abbraccia la fede cristiana.
I due si uniscono in matrimonio, scegliendo di vivere in castità e dedicare la vita all’annuncio del messaggio di Cristo.
Il martirio per la fede
La testimonianza dei due sposi colpisce profondamente la comunità romana.
Molti si convertono al cristianesimo grazie alla loro predicazione, ma la loro opera non passa inosservata alle autorità imperiali.
Arrestati e processati, Crisante e Daria subiscono atroci torture senza mai rinnegare la fede.
Infine, vengono sepolti vivi in una fossa coperta di pietre, offrendo la loro vita come ultimo atto d’amore verso Dio.
Il culto e la memoria dei martiri
Dopo la loro morte, i cristiani di Roma venerano Crisante e Daria come esempi di coraggio e purezza.
Le loro reliquie vengono collocate lungo la via Salaria, in un cimitero che diventa presto meta di pellegrinaggi.
La devozione si diffonde rapidamente in tutto l’Impero e il loro nome viene inserito nel Martirologio Romano.
Oggi la Chiesa celebra la loro memoria il 25 ottobre, ricordando la forza della fede che unisce e salva.


















































































