26 settembre 1990. Muore lo scrittore Alberto Moravia.

Il 26 settembre 1990 muore Alberto Moravia, scrittore e intellettuale tra i più influenti del Novecento italiano.
La sua penna, capace di indagare i lati oscuri della società borghese, lascia un segno indelebile nella letteratura e nel dibattito culturale del secolo.
Alberto Moravia attraversa il fascismo, la guerra, la ricostruzione e i grandi cambiamenti politici e sociali dell’Italia contemporanea.
La vita e la formazione
Alberto Moravia nasce a Roma il 28 novembre 1907 con il nome di Alberto Pincherle.
Colpito da una grave forma di tubercolosi ossea durante l’adolescenza, trascorre lunghi periodi di immobilità che gli consentono di dedicarsi precocemente alla lettura e alla scrittura.
Il suo esordio letterario avviene nel 1929 con il romanzo Gli indifferenti, un’opera che scuote il panorama culturale con la sua analisi spietata dell’apatia e della decadenza borghese.
Le opere e l’impegno culturale
Negli anni successivi Moravia consolida la sua fama con romanzi come La romana, La ciociara e Il conformista, testi che esplorano i rapporti tra potere, eros e alienazione.
Le sue opere vengono tradotte in tutto il mondo e ispirano celebri trasposizioni cinematografiche, come quelle di Vittorio De Sica e Bernardo Bertolucci.
Parallelamente, Moravia svolge un’intensa attività di giornalista e critico.
Viaggia in Africa, in Asia e in America Latina, raccontando società lontane con uno sguardo insieme lucido e partecipe.
Le sue collaborazioni con quotidiani e riviste, così come il suo impegno politico da senatore indipendente eletto nelle file del Partito Comunista Italiano, mostrano la volontà di un intellettuale che non rimane chiuso nella letteratura, ma dialoga costantemente con il presente.
Il significato di Alberto Moravia
La scrittura di Moravia rappresenta una lente implacabile sulle contraddizioni dell’uomo moderno.
L’analisi dei rapporti sociali, la critica al conformismo e l’indagine del desiderio lo rendono un autore universale.
La sua figura diventa quella di un osservatore rigoroso che, pur restando fedele alla narrativa, si fa coscienza critica della società italiana e internazionale.
La morte e i funerali
Alberto Moravia muore a Roma il 26 settembre 1990, all’età di 82 anni.
I funerali si tengono nella capitale con una partecipazione vasta di personalità del mondo culturale e politico, segno dell’impatto profondo che la sua voce ha esercitato sul Paese.
Il 26 settembre 1990 muore Alberto Moravia, scrittore e intellettuale tra i più influenti del Novecento italiano.
La sua penna, capace di indagare i lati oscuri della società borghese, lascia un segno indelebile nella letteratura e nel dibattito culturale del secolo.
Alberto Moravia attraversa il fascismo, la guerra, la ricostruzione e i grandi cambiamenti politici e sociali dell’Italia contemporanea.
La vita e la formazione
Alberto Moravia nasce a Roma il 28 novembre 1907 con il nome di Alberto Pincherle.
Colpito da una grave forma di tubercolosi ossea durante l’adolescenza, trascorre lunghi periodi di immobilità che gli consentono di dedicarsi precocemente alla lettura e alla scrittura.
Il suo esordio letterario avviene nel 1929 con il romanzo Gli indifferenti, un’opera che scuote il panorama culturale con la sua analisi spietata dell’apatia e della decadenza borghese.
Le opere e l’impegno culturale
Negli anni successivi Moravia consolida la sua fama con romanzi come La romana, La ciociara e Il conformista, testi che esplorano i rapporti tra potere, eros e alienazione.
Le sue opere vengono tradotte in tutto il mondo e ispirano celebri trasposizioni cinematografiche, come quelle di Vittorio De Sica e Bernardo Bertolucci.
Parallelamente, Moravia svolge un’intensa attività di giornalista e critico.
Viaggia in Africa, in Asia e in America Latina, raccontando società lontane con uno sguardo insieme lucido e partecipe.
Le sue collaborazioni con quotidiani e riviste, così come il suo impegno politico da senatore indipendente eletto nelle file del Partito Comunista Italiano, mostrano la volontà di un intellettuale che non rimane chiuso nella letteratura, ma dialoga costantemente con il presente.
Il significato di Alberto Moravia
La scrittura di Moravia rappresenta una lente implacabile sulle contraddizioni dell’uomo moderno.
L’analisi dei rapporti sociali, la critica al conformismo e l’indagine del desiderio lo rendono un autore universale.
La sua figura diventa quella di un osservatore rigoroso che, pur restando fedele alla narrativa, si fa coscienza critica della società italiana e internazionale.
La morte e i funerali
Alberto Moravia muore a Roma il 26 settembre 1990, all’età di 82 anni.
I funerali si tengono nella capitale con una partecipazione vasta di personalità del mondo culturale e politico, segno dell’impatto profondo che la sua voce ha esercitato sul Paese.


















































































