27 settembre 1917. Muore Edgar Degas, arte tra luce e corpo.

Il 27 settembre 1917 muore Edgar Degas, uno dei protagonisti più originali e raffinati dell’arte impressionista.
La sua pittura, capace di catturare il movimento e la vita moderna con un tratto inconfondibile, lascia un’eredità che continua a influenzare generazioni di artisti.
Nato a Parigi il 19 luglio 1834, Degas cresce in un ambiente colto che alimenta la sua inclinazione verso l’arte e lo porta presto a studiare all’École des Beaux-Arts.
La formazione e la ricerca artistica
Negli anni giovanili Edgar Degas si concentra sulla pittura storica, ma presto abbandona i soggetti tradizionali per rivolgersi alla rappresentazione della vita quotidiana.
Frequentando artisti come Édouard Manet e Claude Monet, si avvicina al gruppo degli impressionisti, pur mantenendo sempre un’indipendenza stilistica.
Degas, infatti, non ama dipingere en plein air: predilige l’ambiente dello studio, dove può controllare la composizione e sperimentare nuove tecniche.
Le opere e i temi ricorrenti
I suoi quadri dedicati alle ballerine diventano un simbolo del suo stile.
Degas osserva con attenzione i gesti dietro le quinte, i movimenti imperfetti, gli sforzi fisici, creando un racconto realistico e al tempo stesso poetico.
Non meno importanti sono le scene di ippodromo, le stiratrici, i ritratti e le incisioni.
La sua abilità si esprime anche nella scultura: i celebri bronzi delle ballerine testimoniano la sua ricerca costante sulla forma e sul dinamismo.
Il significato del suo lavoro
Edgar Degas interpreta il suo tempo con uno sguardo innovativo, che mescola tradizione e modernità.
Pur rifiutando di definirsi impressionista, contribuisce in modo decisivo al movimento grazie all’uso della luce, del colore e a un taglio compositivo che ricorda la fotografia e l’arte giapponese.
La sua opera rivela un’attenzione quasi ossessiva per lo studio del corpo umano e per la spontaneità dei gesti.
La morte e i funerali
Degas trascorre gli ultimi anni segnati da problemi di vista che lo costringono ad abbandonare gradualmente la pittura.
Muore a Parigi il 27 settembre 1917, all’età di ottantatré anni.
Il suo funerale si svolge nella capitale francese, dove viene sepolto al cimitero di Montmartre, accanto ad altri grandi protagonisti della cultura.
Il 27 settembre 1917 muore Edgar Degas, uno dei protagonisti più originali e raffinati dell’arte impressionista.
La sua pittura, capace di catturare il movimento e la vita moderna con un tratto inconfondibile, lascia un’eredità che continua a influenzare generazioni di artisti.
Nato a Parigi il 19 luglio 1834, Degas cresce in un ambiente colto che alimenta la sua inclinazione verso l’arte e lo porta presto a studiare all’École des Beaux-Arts.
La formazione e la ricerca artistica
Negli anni giovanili Edgar Degas si concentra sulla pittura storica, ma presto abbandona i soggetti tradizionali per rivolgersi alla rappresentazione della vita quotidiana.
Frequentando artisti come Édouard Manet e Claude Monet, si avvicina al gruppo degli impressionisti, pur mantenendo sempre un’indipendenza stilistica.
Degas, infatti, non ama dipingere en plein air: predilige l’ambiente dello studio, dove può controllare la composizione e sperimentare nuove tecniche.
Le opere e i temi ricorrenti
I suoi quadri dedicati alle ballerine diventano un simbolo del suo stile.
Degas osserva con attenzione i gesti dietro le quinte, i movimenti imperfetti, gli sforzi fisici, creando un racconto realistico e al tempo stesso poetico.
Non meno importanti sono le scene di ippodromo, le stiratrici, i ritratti e le incisioni.
La sua abilità si esprime anche nella scultura: i celebri bronzi delle ballerine testimoniano la sua ricerca costante sulla forma e sul dinamismo.
Il significato del suo lavoro
Edgar Degas interpreta il suo tempo con uno sguardo innovativo, che mescola tradizione e modernità.
Pur rifiutando di definirsi impressionista, contribuisce in modo decisivo al movimento grazie all’uso della luce, del colore e a un taglio compositivo che ricorda la fotografia e l’arte giapponese.
La sua opera rivela un’attenzione quasi ossessiva per lo studio del corpo umano e per la spontaneità dei gesti.
La morte e i funerali
Degas trascorre gli ultimi anni segnati da problemi di vista che lo costringono ad abbandonare gradualmente la pittura.
Muore a Parigi il 27 settembre 1917, all’età di ottantatré anni.
Il suo funerale si svolge nella capitale francese, dove viene sepolto al cimitero di Montmartre, accanto ad altri grandi protagonisti della cultura.


















































































