29 novembre 2001. Muore George Harrison, musica e meditazione.

Gli inizi e la formazione dei Beatles
George Harrison nasce a Liverpool nel 1943 e cresce in un contesto vivace, attraversato da musica, quartieri operai e ritmi che arrivano dall’America.
L’incontro con John Lennon e Paul McCartney apre per lui un capitolo decisivo: il trio prende forma, si completa con Ringo Starr e diventa il nucleo dei Beatles.
George porta nel gruppo un talento silenzioso ma incisivo, unito a una curiosità musicale che non smette di crescere.
Il contributo artistico e la ricerca interiore
All’interno dei Beatles, George Harrison sviluppa una voce autonoma.
Compone brani che si distaccano dalla frenesia del successo e cercano profondità. “Something” e “Here Comes the Sun” diventano simboli della sua sensibilità melodica, mentre l’interesse per la cultura indiana trasforma il suo modo di intendere la musica.
L’incontro con Ravi Shankar lo guida verso il sitar e verso una dimensione spirituale che segna tutta la sua produzione successiva.
Dopo lo scioglimento dei Beatles, Harrison non si ferma.
Pubblica “All Things Must Pass”, un album che rivela pienamente la sua maturità artistica.
Partecipa a progetti collettivi, dà vita al “Concert for Bangladesh”, una delle prime iniziative benefiche di grande portata nella storia della musica rock, e continua a intrecciare vita privata e creatività in un equilibrio sempre più importante per lui.
Gli ultimi anni e la malattia
Negli anni Novanta, Harrison affronta una serie di problemi di salute, mentre continua a lavorare in ambito musicale e cinematografico.
Vive lontano dai riflettori, scegliendo la tranquillità come dimensione privilegiata.
Nel 1999 sopravvive a un grave episodio: un intruso entra nella sua casa e lo accoltella più volte.
George riesce a salvarsi, ma l’accaduto lo segna profondamente.
La morte e i funerali
George Harrison muore il 29 novembre 2001 a Los Angeles, a causa di un tumore ai polmoni.
Si spegne circondato dai suoi affetti, mantenendo fino all’ultimo la serenità che ha sempre cercato.
Le sue ceneri vengono disperse secondo tradizione induista, in linea con il percorso spirituale che ha caratterizzato tutta la sua vita.
Il ricordo di George Harrison continua oggi attraverso la sua musica, la sua visione interiore e quel modo unico di stare nel mondo, discreto ma luminoso.
Gli inizi e la formazione dei Beatles
George Harrison nasce a Liverpool nel 1943 e cresce in un contesto vivace, attraversato da musica, quartieri operai e ritmi che arrivano dall’America.
L’incontro con John Lennon e Paul McCartney apre per lui un capitolo decisivo: il trio prende forma, si completa con Ringo Starr e diventa il nucleo dei Beatles.
George porta nel gruppo un talento silenzioso ma incisivo, unito a una curiosità musicale che non smette di crescere.
Il contributo artistico e la ricerca interiore
All’interno dei Beatles, George Harrison sviluppa una voce autonoma.
Compone brani che si distaccano dalla frenesia del successo e cercano profondità. “Something” e “Here Comes the Sun” diventano simboli della sua sensibilità melodica, mentre l’interesse per la cultura indiana trasforma il suo modo di intendere la musica.
L’incontro con Ravi Shankar lo guida verso il sitar e verso una dimensione spirituale che segna tutta la sua produzione successiva.
Dopo lo scioglimento dei Beatles, Harrison non si ferma.
Pubblica “All Things Must Pass”, un album che rivela pienamente la sua maturità artistica.
Partecipa a progetti collettivi, dà vita al “Concert for Bangladesh”, una delle prime iniziative benefiche di grande portata nella storia della musica rock, e continua a intrecciare vita privata e creatività in un equilibrio sempre più importante per lui.
Gli ultimi anni e la malattia
Negli anni Novanta, Harrison affronta una serie di problemi di salute, mentre continua a lavorare in ambito musicale e cinematografico.
Vive lontano dai riflettori, scegliendo la tranquillità come dimensione privilegiata.
Nel 1999 sopravvive a un grave episodio: un intruso entra nella sua casa e lo accoltella più volte.
George riesce a salvarsi, ma l’accaduto lo segna profondamente.
La morte e i funerali
George Harrison muore il 29 novembre 2001 a Los Angeles, a causa di un tumore ai polmoni.
Si spegne circondato dai suoi affetti, mantenendo fino all’ultimo la serenità che ha sempre cercato.
Le sue ceneri vengono disperse secondo tradizione induista, in linea con il percorso spirituale che ha caratterizzato tutta la sua vita.
Il ricordo di George Harrison continua oggi attraverso la sua musica, la sua visione interiore e quel modo unico di stare nel mondo, discreto ma luminoso.


















































































