30 luglio 2016. La morte della poliedrica Anna Marchesini.

Una voce femminile potente nella comicità italiana
Il 30 luglio 2016 si spegne a Roma Anna Marchesin una delle artiste più versatili e amate del panorama italiano.
Attrice, autrice, scrittrice, doppiatrice, regista teatrale e docente, attraversa con grazia e ironia il teatro, la televisione e la letteratura.
Nata a Orvieto il 18 novembre 1953, Anna Marchesini coltiva fin da giovanissima il desiderio di recitare, che la porta a diplomarsi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Il Trio e la svolta nella comicità televisiva

La notorietà nazionale arriva negli anni ’80 grazie al Trio comico formato con Tullio Solenghi e Massimo Lopez.
I loro sketch diventano cult: memorabili le parodie dei Promessi Sposi (1989), trasmessa in Rai, che rinnova il modo di fare satira letteraria.
Anna interpreta Lucia, la signorina Carlo e una miriade di altri personaggi, sempre con una mimica esilarante e una vocalità sorprendente.
Il successo del Trio si fonda anche sul suo carisma: è l’unica donna, ma domina la scena con intelligenza, sensibilità e una comicità mai volgare.
Dopo lo scioglimento del Trio nel 1994, prosegue la sua carriera da solista, firmando spettacoli teatrali di grande raffinatezza e testi che portano la sua cifra umoristica e umana.
Scrittura, insegnamento e una risata che fa pensare
Negli anni Duemila, Anna Marchesini si dedica anche alla scrittura.
Pubblica romanzi e racconti che rivelano un mondo interiore profondo, segnato da osservazioni acute e una vena malinconica.
Tra i suoi titoli più noti Il terrazzino dei gerani timidi (2011) e Moscerine (2013).
Nonostante la malattia autoimmune che la colpisce, continua a recitare e insegnare, senza mai rinunciare al suo sguardo ironico.
L’Arte Drammatica resta per lei un punto fermo, e la sua attività come docente all’Accademia di Roma diventa un nuovo spazio creativo e generoso.

La morte e l’eredità di Anna Marchesini
Anna Marchesini muore il 30 luglio 2016, a 62 anni.
I funerali si tengono a Orvieto, sua città natale, dove viene salutata con affetto e commozione da amici, colleghi e un vastissimo pubblico.
La sua voce — acuta, stridula, teatrale — resta nella memoria collettiva, come il suo sorriso intelligente e il coraggio di chi ha saputo fare della fragilità una forma d’arte.
Una voce femminile potente nella comicità italiana
Il 30 luglio 2016 si spegne a Roma Anna Marchesin una delle artiste più versatili e amate del panorama italiano.
Attrice, autrice, scrittrice, doppiatrice, regista teatrale e docente, attraversa con grazia e ironia il teatro, la televisione e la letteratura.
Nata a Orvieto il 18 novembre 1953, Anna Marchesini coltiva fin da giovanissima il desiderio di recitare, che la porta a diplomarsi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Il Trio e la svolta nella comicità televisiva

La notorietà nazionale arriva negli anni ’80 grazie al Trio comico formato con Tullio Solenghi e Massimo Lopez.
I loro sketch diventano cult: memorabili le parodie dei Promessi Sposi (1989), trasmessa in Rai, che rinnova il modo di fare satira letteraria.
Anna interpreta Lucia, la signorina Carlo e una miriade di altri personaggi, sempre con una mimica esilarante e una vocalità sorprendente.
Il successo del Trio si fonda anche sul suo carisma: è l’unica donna, ma domina la scena con intelligenza, sensibilità e una comicità mai volgare.
Dopo lo scioglimento del Trio nel 1994, prosegue la sua carriera da solista, firmando spettacoli teatrali di grande raffinatezza e testi che portano la sua cifra umoristica e umana.
Scrittura, insegnamento e una risata che fa pensare
Negli anni Duemila, Anna Marchesini si dedica anche alla scrittura.
Pubblica romanzi e racconti che rivelano un mondo interiore profondo, segnato da osservazioni acute e una vena malinconica.
Tra i suoi titoli più noti Il terrazzino dei gerani timidi (2011) e Moscerine (2013).
Nonostante la malattia autoimmune che la colpisce, continua a recitare e insegnare, senza mai rinunciare al suo sguardo ironico.
L’Arte Drammatica resta per lei un punto fermo, e la sua attività come docente all’Accademia di Roma diventa un nuovo spazio creativo e generoso.

La morte e l’eredità di Anna Marchesini
Anna Marchesini muore il 30 luglio 2016, a 62 anni.
I funerali si tengono a Orvieto, sua città natale, dove viene salutata con affetto e commozione da amici, colleghi e un vastissimo pubblico.
La sua voce — acuta, stridula, teatrale — resta nella memoria collettiva, come il suo sorriso intelligente e il coraggio di chi ha saputo fare della fragilità una forma d’arte.


















































































