6 novembre 1893. Muore il compositore Pyotr Ilyich Tchaikovsky.

Dalle steppe russe al palcoscenico del mondo
Pyotr Ilyich Tchaikovsky nasce il 7 maggio 1840 a Votkinsk, in Russia, in una famiglia di cultura colta e curiosa.
Studia musica fin da giovanissimo, ma solo dopo un periodo nel Dipartimento di Giustizia di San Pietroburgo decide di seguire la sua vera vocazione.
Si forma al Conservatorio di San Pietroburgo sotto la guida di Anton Rubinstein, trovando presto la propria voce in una scrittura musicale intensa, appassionata e capace di fondere tradizione occidentale e sensibilità russa.
Il linguaggio dell’emozione
La musica di Tchaikovsky nasce da un conflitto interiore: il desiderio di ordine e il richiamo del sentimento.
Nei suoi capolavori, dalle sinfonie al Concerto per pianoforte n.1, fino ai balletti tra cui Il lago dei cigni, La bella addormentata e Lo schiaccianoci la melodia parla una lingua universale fatta di fragilità, dolore e speranza.
La sua arte attraversa teatri e confini, trasformandolo nel primo compositore russo ad affermarsi pienamente anche in Europa e in America.
Dietro la fama, però, si nasconde un uomo tormentato, sensibile e spesso in bilico tra l’amore per la vita e la consapevolezza della propria solitudine.
Ultimi giorni e addio a San Pietroburgo
Nel 1893, dopo il trionfo della Sesta Sinfonia “Patetica”, Tchaikovsky si ammala improvvisamente a San Pietroburgo.
Muore il 6 novembre, a soli cinquantatré anni.
La causa ufficiale è il colera, ma ancora oggi la sua morte resta avvolta nel mistero, alimentando ipotesi e leggende.
Il funerale, celebrato nella Cattedrale di San Pietroburgo, richiama una folla immensa: colleghi, allievi e ammiratori rendono omaggio al compositore che ha dato voce al sentimento umano come pochi altri.
Dalle steppe russe al palcoscenico del mondo
Pyotr Ilyich Tchaikovsky nasce il 7 maggio 1840 a Votkinsk, in Russia, in una famiglia di cultura colta e curiosa.
Studia musica fin da giovanissimo, ma solo dopo un periodo nel Dipartimento di Giustizia di San Pietroburgo decide di seguire la sua vera vocazione.
Si forma al Conservatorio di San Pietroburgo sotto la guida di Anton Rubinstein, trovando presto la propria voce in una scrittura musicale intensa, appassionata e capace di fondere tradizione occidentale e sensibilità russa.
Il linguaggio dell’emozione
La musica di Tchaikovsky nasce da un conflitto interiore: il desiderio di ordine e il richiamo del sentimento.
Nei suoi capolavori, dalle sinfonie al Concerto per pianoforte n.1, fino ai balletti tra cui Il lago dei cigni, La bella addormentata e Lo schiaccianoci la melodia parla una lingua universale fatta di fragilità, dolore e speranza.
La sua arte attraversa teatri e confini, trasformandolo nel primo compositore russo ad affermarsi pienamente anche in Europa e in America.
Dietro la fama, però, si nasconde un uomo tormentato, sensibile e spesso in bilico tra l’amore per la vita e la consapevolezza della propria solitudine.
Ultimi giorni e addio a San Pietroburgo
Nel 1893, dopo il trionfo della Sesta Sinfonia “Patetica”, Tchaikovsky si ammala improvvisamente a San Pietroburgo.
Muore il 6 novembre, a soli cinquantatré anni.
La causa ufficiale è il colera, ma ancora oggi la sua morte resta avvolta nel mistero, alimentando ipotesi e leggende.
Il funerale, celebrato nella Cattedrale di San Pietroburgo, richiama una folla immensa: colleghi, allievi e ammiratori rendono omaggio al compositore che ha dato voce al sentimento umano come pochi altri.


















































































