8 dicembre 1980. L’ultimo giorno di vita di John Lennon.

L’8 dicembre 1980 John Lennon ha 40 anni, festeggiati da poco, e passa la giornata insieme a Yoko Ono progettando musica nuova. L’ex Beatles è in piena rinascita artistica, esce da una lunga pausa e prepara nuove produzioni.
Sono passati quarantacinque anni da quel giorno che ha cambiato per sempre la storia della musica.
Quella mattina New York è brillante come solo The Big Apple può esserlo. Yoko Ono, l’amore della sua vita, gli ricorda un cielo terso. Dopo la colazione al Café La Fortuna, John va dal parrucchiere Viz-à-Viz: il nuovo look richiama i primi anni dei Beatles. Poi incontra la fotografa Annie Leibovitz per uno shooting destinato alla copertina di Rolling Stone.
Lo shooting con Annie Leibovitz e l’intimità con Yoko Ono
La fotografa rimane colpita dalla loro naturale intimità. In un clima leggero John posa completamente nudo, abbracciando Yoko vestita, in una foto che diventerà iconica. “È esattamente la nostra relazione” esclama Lennon osservando la Polaroid.
Terminato il servizio fotografico, John scende al piano di sotto dove, nell’ufficio di Yoko Ono, lo attende il team di RKO Radio per un’intervista con Dave Sholin. Racconta la sua quotidianità con il figlio Sean, la passione per Sesame Street e l’attenzione all’educazione di suo figlio.
Le parole come un presagio
Durante l’intervista John affida un pensiero intimo al giornalista: “Spero di morire prima di Yoko– disse –perché se lei morisse io non saprei come sopravvivere. Non riuscirei ad andare avanti”. Parla poi della sua musica, del suo modo di vedere il percorso artistico fatto fino a quel momento.
L’incontro con il suo assassino
Dopo l’intervista, John e Yoko escono. La strada sotto la loro casa è stranamente deserta, senza i soliti fan. Nel frattempo, erano stati raggiunti dal fotografo e grande amico Paul Goresh. A quel punto si avvicina un fan e gli chiede un autografo sulla copertina di una copia di Double Fantasy: questo momento è immortalato da Goresh.
Nessuno immagina che, poche ore dopo, quell’uomo, Mark David Chapman, gli sparerà a bruciapelo.
Si dirigono quindi ai Record Plant Studios per registrare Walking On Thin Ice. John suona un assolo di chitarra sorprendente e commenta entusiasta: “Questa è la direzione che dobbiamo seguire!”.

La sera che ha cambiato la storia della musica
Dopo la registrazione John e Yoko decidono di tornare subito a casa per augurare la buonanotte al piccolo Sean. Scendono dalla limousine davanti alla loro residenza, il Dakota.
Ed è qui che alle 22:45 Chapman apre il fuoco contro John Lennon che morirà prima di arrivare in ospedale.
Pochi giorni dopo, il 14 dicembre, Yoko organizzerà una veglia globale e invita tutti a partecipare. In tutto il mondo le radio osservarono dieci minuti di silenzio. A Liverpool si radunarono circa 30mila fan, in 50mila si riunirono a Central Park
Ancora oggi, quarantacinque anni dopo, molti si domandano quale musica e quanta poesia John Lennon avrebbe ancora regalato al mondo. Non c’è risposta.
Tutto ciò che stiamo dicendo è dare una possibilità alla paceAll we are saying is give peace a chance. John Lennon
Laura Persico Pezzino
L’8 dicembre 1980 John Lennon ha 40 anni, festeggiati da poco, e passa la giornata insieme a Yoko Ono progettando musica nuova. L’ex Beatles è in piena rinascita artistica, esce da una lunga pausa e prepara nuove produzioni.
Sono passati quarantacinque anni da quel giorno che ha cambiato per sempre la storia della musica.
Quella mattina New York è brillante come solo The Big Apple può esserlo. Yoko Ono, l’amore della sua vita, gli ricorda un cielo terso. Dopo la colazione al Café La Fortuna, John va dal parrucchiere Viz-à-Viz: il nuovo look richiama i primi anni dei Beatles. Poi incontra la fotografa Annie Leibovitz per uno shooting destinato alla copertina di Rolling Stone.
Lo shooting con Annie Leibovitz e l’intimità con Yoko Ono
La fotografa rimane colpita dalla loro naturale intimità. In un clima leggero John posa completamente nudo, abbracciando Yoko vestita, in una foto che diventerà iconica. “È esattamente la nostra relazione” esclama Lennon osservando la Polaroid.
Terminato il servizio fotografico, John scende al piano di sotto dove, nell’ufficio di Yoko Ono, lo attende il team di RKO Radio per un’intervista con Dave Sholin. Racconta la sua quotidianità con il figlio Sean, la passione per Sesame Street e l’attenzione all’educazione di suo figlio.
Le parole come un presagio
Durante l’intervista John affida un pensiero intimo al giornalista: “Spero di morire prima di Yoko– disse –perché se lei morisse io non saprei come sopravvivere. Non riuscirei ad andare avanti”. Parla poi della sua musica, del suo modo di vedere il percorso artistico fatto fino a quel momento.
L’incontro con il suo assassino
Dopo l’intervista, John e Yoko escono. La strada sotto la loro casa è stranamente deserta, senza i soliti fan. Nel frattempo, erano stati raggiunti dal fotografo e grande amico Paul Goresh. A quel punto si avvicina un fan e gli chiede un autografo sulla copertina di una copia di Double Fantasy: questo momento è immortalato da Goresh.
Nessuno immagina che, poche ore dopo, quell’uomo, Mark David Chapman, gli sparerà a bruciapelo.
Si dirigono quindi ai Record Plant Studios per registrare Walking On Thin Ice. John suona un assolo di chitarra sorprendente e commenta entusiasta: “Questa è la direzione che dobbiamo seguire!”.

La sera che ha cambiato la storia della musica
Dopo la registrazione John e Yoko decidono di tornare subito a casa per augurare la buonanotte al piccolo Sean. Scendono dalla limousine davanti alla loro residenza, il Dakota.
Ed è qui che alle 22:45 Chapman apre il fuoco contro John Lennon che morirà prima di arrivare in ospedale.
Pochi giorni dopo, il 14 dicembre, Yoko organizzerà una veglia globale e invita tutti a partecipare. In tutto il mondo le radio osservarono dieci minuti di silenzio. A Liverpool si radunarono circa 30mila fan, in 50mila si riunirono a Central Park
Ancora oggi, quarantacinque anni dopo, molti si domandano quale musica e quanta poesia John Lennon avrebbe ancora regalato al mondo. Non c’è risposta.
Tutto ciò che stiamo dicendo è dare una possibilità alla paceAll we are saying is give peace a chance. John Lennon
Laura Persico Pezzino



















































































