9 novembre: Santa Elisabetta della Trinità.

Nome: Santa Elisabetta della Trinità
Titolo: Carmelitana
Nome di battesimo: Élisabeth Catez
Nascita: 18 luglio 1880, Bourges, Francia
Morte: 9 novembre 1906, Digione, Francia
Ricorrenza: 9 novembre
Una vita consacrata al silenzio e alla presenza di Dio
Santa Elisabetta della Trinità nasce a Bourges nel 1880. Fin da giovane mostra una forte inclinazione alla preghiera e una sensibilità spirituale intensa. Dopo la morte del padre, la madre si trasferisce con le figlie a Digione, dove Élisabeth riceve una formazione musicale di alto livello, divenendo un’apprezzata pianista.
Ma dietro il talento artistico, Elisabetta coltiva un profondo desiderio di appartenenza a Dio. A diciannove anni entra nel Carmelo di Digione, realizzando il sogno di una vita interamente dedicata alla contemplazione e alla preghiera.
L’unione mistica e la “dimora della Trinità”
Nel monastero, Elisabetta vive con intensità la sua vocazione. La sua spiritualità si fonda sulla consapevolezza della presenza di Dio nella propria anima, che definisce come “la mia Trinità”. Questa esperienza diventa il cuore della sua vita mistica e delle sue lettere, in cui invita a trovare la pace interiore nell’unione con Dio.
La sua esistenza, segnata da un amore totale e silenzioso, riflette l’essenza del carisma carmelitano. Nonostante la salute fragile, Elisabetta accoglie la sofferenza come un mezzo di unione con Cristo, rimanendo serena anche nei momenti più duri della malattia.
La morte e la canonizzazione
Elisabetta muore il 9 novembre 1906, a soli ventisei anni, consumata dal morbo di Addison.
Le sue ultime parole, “vado alla luce, all’amore, alla vita”, riassumono la sua fiducia incrollabile nella promessa divina.
Papa Giovanni Paolo II la beatifica nel 1984 e Papa Francesco la canonizza nel 2016, riconoscendo la sua testimonianza di fede profonda e la sua influenza sulla spiritualità contemporanea.
Oggi, Santa Elisabetta della Trinità è ricordata come “la santa del silenzio interiore”, esempio di contemplazione e di unione mistica con Dio.
Nome: Santa Elisabetta della Trinità
Titolo: Carmelitana
Nome di battesimo: Élisabeth Catez
Nascita: 18 luglio 1880, Bourges, Francia
Morte: 9 novembre 1906, Digione, Francia
Ricorrenza: 9 novembre
Una vita consacrata al silenzio e alla presenza di Dio
Santa Elisabetta della Trinità nasce a Bourges nel 1880. Fin da giovane mostra una forte inclinazione alla preghiera e una sensibilità spirituale intensa. Dopo la morte del padre, la madre si trasferisce con le figlie a Digione, dove Élisabeth riceve una formazione musicale di alto livello, divenendo un’apprezzata pianista.
Ma dietro il talento artistico, Elisabetta coltiva un profondo desiderio di appartenenza a Dio. A diciannove anni entra nel Carmelo di Digione, realizzando il sogno di una vita interamente dedicata alla contemplazione e alla preghiera.
L’unione mistica e la “dimora della Trinità”
Nel monastero, Elisabetta vive con intensità la sua vocazione. La sua spiritualità si fonda sulla consapevolezza della presenza di Dio nella propria anima, che definisce come “la mia Trinità”. Questa esperienza diventa il cuore della sua vita mistica e delle sue lettere, in cui invita a trovare la pace interiore nell’unione con Dio.
La sua esistenza, segnata da un amore totale e silenzioso, riflette l’essenza del carisma carmelitano. Nonostante la salute fragile, Elisabetta accoglie la sofferenza come un mezzo di unione con Cristo, rimanendo serena anche nei momenti più duri della malattia.
La morte e la canonizzazione
Elisabetta muore il 9 novembre 1906, a soli ventisei anni, consumata dal morbo di Addison.
Le sue ultime parole, “vado alla luce, all’amore, alla vita”, riassumono la sua fiducia incrollabile nella promessa divina.
Papa Giovanni Paolo II la beatifica nel 1984 e Papa Francesco la canonizza nel 2016, riconoscendo la sua testimonianza di fede profonda e la sua influenza sulla spiritualità contemporanea.
Oggi, Santa Elisabetta della Trinità è ricordata come “la santa del silenzio interiore”, esempio di contemplazione e di unione mistica con Dio.


















































































