16 maggio 1990. Muore Jim Henson, il “papà” dei Muppet e di Sesame Street.

Jim Henson nasce il 24 settembre 1936 a Greenville, nel Mississippi.
Negli anni Cinquanta dà vita ai suoi primi pupazzi animati, aprendo la strada a un linguaggio completamente nuovo nell’intrattenimento.
Con la creazione dei Muppet, Henson riesce a unire fantasia, umorismo e riflessione, conquistando adulti e bambini di tutto il mondo.
Personaggi come Kermit la Rana, Miss Piggy e il burbero Sam l’Aquila diventano ben presto icone popolari, capaci di parlare in modo semplice ma profondo a generazioni diverse.
Jim Henson e la rivoluzione del piccolo schermo
Nel 1969 Jim Henson firma una delle collaborazioni più importanti della sua carriera, contribuendo al successo di Sesame Street, il programma educativo che rivoluziona la televisione per l’infanzia.
Nel 1976 lancia The Muppet Show, una serie che mescola gag, musica e ospiti celebri, raggiungendo una fama planetaria.
Il suo genio creativo si esprime anche al cinema, con film come Dark Crystal e Labyrinth, opere che fondono animazione, effetti speciali e racconto fiabesco, anticipando tendenze che influenzeranno il fantasy moderno.
Henson non si limita a inventare pupazzi, ma costruisce un universo poetico e visionario, dove l’immaginazione è la forza più potente.
La morte improvvisa e l’eredità culturale
Il 16 maggio 1990 Jim Henson muore improvvisamente a New York, a soli 53 anni, a causa di un’infezione batterica fulminante.
Le sue esequie si tengono alla Cathedral of St. John the Divine di Manhattan, con una cerimonia che, su sua precisa richiesta, evita ogni tono cupo: nessuno si veste di nero, e i suoi personaggi vengono celebrati in un’atmosfera di gioia.
Jim Henson riposa al crematorio Ferncliff di Hartsdale, nello stato di New York.
Non esiste un epitaffio ufficiale, ma basta ascoltare le parole di Rainbow Connection, la canzone di Kermit, per ricordare il suo spirito:
“Someday we’ll find it, the rainbow connection, the lovers, the dreamers, and me.”
“Un giorno lo troveremo, il legame con l’arcobaleno, gli amanti, i sognatori e io.”
Jim Henson nasce il 24 settembre 1936 a Greenville, nel Mississippi.
Negli anni Cinquanta dà vita ai suoi primi pupazzi animati, aprendo la strada a un linguaggio completamente nuovo nell’intrattenimento.
Con la creazione dei Muppet, Henson riesce a unire fantasia, umorismo e riflessione, conquistando adulti e bambini di tutto il mondo.
Personaggi come Kermit la Rana, Miss Piggy e il burbero Sam l’Aquila diventano ben presto icone popolari, capaci di parlare in modo semplice ma profondo a generazioni diverse.
Jim Henson e la rivoluzione del piccolo schermo
Nel 1969 Jim Henson firma una delle collaborazioni più importanti della sua carriera, contribuendo al successo di Sesame Street, il programma educativo che rivoluziona la televisione per l’infanzia.
Nel 1976 lancia The Muppet Show, una serie che mescola gag, musica e ospiti celebri, raggiungendo una fama planetaria.
Il suo genio creativo si esprime anche al cinema, con film come Dark Crystal e Labyrinth, opere che fondono animazione, effetti speciali e racconto fiabesco, anticipando tendenze che influenzeranno il fantasy moderno.
Henson non si limita a inventare pupazzi, ma costruisce un universo poetico e visionario, dove l’immaginazione è la forza più potente.
La morte improvvisa e l’eredità culturale
Il 16 maggio 1990 Jim Henson muore improvvisamente a New York, a soli 53 anni, a causa di un’infezione batterica fulminante.
Le sue esequie si tengono alla Cathedral of St. John the Divine di Manhattan, con una cerimonia che, su sua precisa richiesta, evita ogni tono cupo: nessuno si veste di nero, e i suoi personaggi vengono celebrati in un’atmosfera di gioia.
Jim Henson riposa al crematorio Ferncliff di Hartsdale, nello stato di New York.
Non esiste un epitaffio ufficiale, ma basta ascoltare le parole di Rainbow Connection, la canzone di Kermit, per ricordare il suo spirito:
“Someday we’ll find it, the rainbow connection, the lovers, the dreamers, and me.”
“Un giorno lo troveremo, il legame con l’arcobaleno, gli amanti, i sognatori e io.”


















































































