Bara abbandonata accanto al cassonetto a Torino: il mistero (quasi) svelato.

Un “ritrovamento” singolare, e surreale, nella zona nord di Torino, in via Paisiello angolo via Sempione, davanti a un cassonetto dei rifiuti: è il coperchio di una bara.
Ed è pure completo del codice di ritiro di Amiat per rifiuti ingombranti. Come previsto dalle norme.
La foto è rapidamente diventata virale sui social, alimentando una valanga di commenti tra ironia e sconcerto.
Non un oggetto scenico, né un mobilio stravagante: è davvero il pezzo di una bara.
Barriera di Milano: tra degrado e sarcasmo
Il quartiere Barriera di Milano non è nuovo a episodi di abbandono selvaggio dei rifiuti, ma questa volta il confine tra incuria e provocazione è quantomeno sconcertante.
La presidente di Amiat ha rilanciato la foto con un pungente “BuongiorNO!”, scatenando ulteriormente la reazione del web.
C’è chi ha scherzato: “Il contenuto sarà nell’umido”, e chi ha ipotizzato un cambio di programma funebre.
Intanto, la bara – o meglio, il suo coperchio – è misteriosamente scomparsa.
L’Amiat smentisce, ma il codice è autentico
L’azienda Amiat ha subito chiarito di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale per il ritiro di una bara o parti essa.
Più verosimilmente, spiegano, l’oggetto è stato registrato genericamente come “legno”, evitando di specificarne la vera natura.
Il codice, però, era valido: qualcuno ha davvero richiesto il ritiro, forse sottovalutando l’effetto che avrebbe avuto l’abbandono di un simile oggetto in strada.
La testimonianza: “Era sotto il letto di un anziano”
Il mistero ha trovato parziale risposta grazie a Lorenzo Mogliotti, titolare di un’agenzia funebre.
«L’ho trovata sotto il letto di un vecchietto», ha raccontato.
«Era fuori norma, quindi inutilizzabile. Non esiste una voce specifica per lo smaltimento di un feretro, così l’ho fatta ritirare come mobiletto».
Una spiegazione che getta luce sull’accaduto, ma non cancella l’effetto scenico – e tragicamente comico – dell’intero episodio.
Un caso che riaccende i riflettori sul decoro urbano
Al di là della curiosità e del sarcasmo social, il caso solleva un problema serio: l’abbandono indiscriminato di rifiuti ingombranti nei quartieri periferici di Torino, così come di altre grandi città.
Che si tratti di materassi, mobili o persino bare, il gesto resta un segno di degrado e mancanza di rispetto per lo spazio pubblico.
FP
Un “ritrovamento” singolare, e surreale, nella zona nord di Torino, in via Paisiello angolo via Sempione, davanti a un cassonetto dei rifiuti: è il coperchio di una bara.
Ed è pure completo del codice di ritiro di Amiat per rifiuti ingombranti. Come previsto dalle norme.
La foto è rapidamente diventata virale sui social, alimentando una valanga di commenti tra ironia e sconcerto.
Non un oggetto scenico, né un mobilio stravagante: è davvero il pezzo di una bara.
Barriera di Milano: tra degrado e sarcasmo
Il quartiere Barriera di Milano non è nuovo a episodi di abbandono selvaggio dei rifiuti, ma questa volta il confine tra incuria e provocazione è quantomeno sconcertante.
La presidente di Amiat ha rilanciato la foto con un pungente “BuongiorNO!”, scatenando ulteriormente la reazione del web.
C’è chi ha scherzato: “Il contenuto sarà nell’umido”, e chi ha ipotizzato un cambio di programma funebre.
Intanto, la bara – o meglio, il suo coperchio – è misteriosamente scomparsa.
L’Amiat smentisce, ma il codice è autentico
L’azienda Amiat ha subito chiarito di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale per il ritiro di una bara o parti essa.
Più verosimilmente, spiegano, l’oggetto è stato registrato genericamente come “legno”, evitando di specificarne la vera natura.
Il codice, però, era valido: qualcuno ha davvero richiesto il ritiro, forse sottovalutando l’effetto che avrebbe avuto l’abbandono di un simile oggetto in strada.
La testimonianza: “Era sotto il letto di un anziano”
Il mistero ha trovato parziale risposta grazie a Lorenzo Mogliotti, titolare di un’agenzia funebre.
«L’ho trovata sotto il letto di un vecchietto», ha raccontato.
«Era fuori norma, quindi inutilizzabile. Non esiste una voce specifica per lo smaltimento di un feretro, così l’ho fatta ritirare come mobiletto».
Una spiegazione che getta luce sull’accaduto, ma non cancella l’effetto scenico – e tragicamente comico – dell’intero episodio.
Un caso che riaccende i riflettori sul decoro urbano
Al di là della curiosità e del sarcasmo social, il caso solleva un problema serio: l’abbandono indiscriminato di rifiuti ingombranti nei quartieri periferici di Torino, così come di altre grandi città.
Che si tratti di materassi, mobili o persino bare, il gesto resta un segno di degrado e mancanza di rispetto per lo spazio pubblico.
FP


















































































