La misteriosa morte di Jane Austen.

La morte di Jane Austen, avvenuta il 18 luglio 1817 a soli 41 anni, resta ancora oggi uno dei più grandi enigmi medici della storia della letteratura.
Nonostante i progressi della scienza, nessuna teoria è riuscita a spiegare con certezza le cause del decesso dell’autrice di capolavori come Orgoglio e Pregiudizio e Ragione e Sentimento.
I sintomi inquietanti degli ultimi anni
Negli ultimi mesi della sua vita, Jane Austen manifestò febbre, stanchezza cronica, reumatismi, dolori addominali e un cambiamento del colorito.
Scrisse lei stessa alla nipote di avere una “carnagione di tutti i colori sbagliati”, aggiungendo che la malattia rappresentava “una debolezza pericolosa” alla sua età.
Le testimonianze della sorella Cassandra raccontano di una donna debilitata, pallida, priva di forze.
A nulla valsero le cure ricevute a Winchester, dove si era trasferita in cerca di sollievo: Jane Austen morì tra le braccia della sorella.
Morbo di Addison o lupus: le ipotesi di una malattia autoimmune
Negli anni sono state avanzate molte ipotesi.
Tra le più accreditate vi è quella del morbo di Addison, una malattia rara che causa stanchezza cronica e scurimento della pelle.
Tuttavia, recenti studi mettono in dubbio questa diagnosi.
Alcuni studiosi suggeriscono piuttosto il lupus eritematoso sistemico, una patologia autoimmune che potrebbe spiegare sia i reumatismi sia il cambiamento della pelle e la febbre.
La teoria del cancro: una diagnosi plausibile?
Secondo la biografa Carol Shields, Jane Austen potrebbe essere morta di cancro, forse al seno.
Questa teoria viene considerata “più plausibile” anche dalla professoressa Devoney Looser, dato che il cancro al seno era diffuso già all’epoca e raramente diagnosticato.
I trattamenti chirurgici del tempo erano rudimentali e rischiosi, rendendo probabile un veloce peggioramento delle condizioni fino al decesso.
Il mistero dell’avvelenamento da arsenico
Un’altra ipotesi, più controversa, parla di avvelenamento accidentale da arsenico.
La British Library nel 2017 ha analizzato tre paia di occhiali appartenuti forse alla scrittrice, evidenziando un possibile problema di vista correlabile alla cataratta da arsenico.
Ma molti esperti ritengono questa teoria poco credibile e basata su indizi insufficienti.
Oggi, stabilire la causa della morte di Jane Austen è reso difficile dalla mancanza di dati clinici certi.
Molte sue lettere sono andate distrutte per volontà della sorella, probabilmente per tutelare la privacy dell’autrice.
Inoltre, la medicina dell’epoca non era in grado di distinguere con precisione malattie con sintomi simili.
Gli esperti ricordano che la diagnosi retrospettiva rimane un esercizio complesso e non privo di rischi etici.
Un mistero destinato a restare tale?
Oltre due secoli dopo, la morte di Jane Austen continua a rappresentare un mistero affascinante.
Forse non sapremo mai quale male abbia spento una delle più grandi scrittrici della letteratura inglese.
Ma rimane il fatto che Jane Austen, anche nei momenti di maggiore sofferenza, fu capace di guardare con ironia alla malattia.
Un gesto di forza e leggerezza, degno del suo genio narrativo.
LPP
Fonte: National Geographic Italia
La morte di Jane Austen, avvenuta il 18 luglio 1817 a soli 41 anni, resta ancora oggi uno dei più grandi enigmi medici della storia della letteratura.
Nonostante i progressi della scienza, nessuna teoria è riuscita a spiegare con certezza le cause del decesso dell’autrice di capolavori come Orgoglio e Pregiudizio e Ragione e Sentimento.
I sintomi inquietanti degli ultimi anni
Negli ultimi mesi della sua vita, Jane Austen manifestò febbre, stanchezza cronica, reumatismi, dolori addominali e un cambiamento del colorito.
Scrisse lei stessa alla nipote di avere una “carnagione di tutti i colori sbagliati”, aggiungendo che la malattia rappresentava “una debolezza pericolosa” alla sua età.
Le testimonianze della sorella Cassandra raccontano di una donna debilitata, pallida, priva di forze.
A nulla valsero le cure ricevute a Winchester, dove si era trasferita in cerca di sollievo: Jane Austen morì tra le braccia della sorella.
Morbo di Addison o lupus: le ipotesi di una malattia autoimmune
Negli anni sono state avanzate molte ipotesi.
Tra le più accreditate vi è quella del morbo di Addison, una malattia rara che causa stanchezza cronica e scurimento della pelle.
Tuttavia, recenti studi mettono in dubbio questa diagnosi.
Alcuni studiosi suggeriscono piuttosto il lupus eritematoso sistemico, una patologia autoimmune che potrebbe spiegare sia i reumatismi sia il cambiamento della pelle e la febbre.
La teoria del cancro: una diagnosi plausibile?
Secondo la biografa Carol Shields, Jane Austen potrebbe essere morta di cancro, forse al seno.
Questa teoria viene considerata “più plausibile” anche dalla professoressa Devoney Looser, dato che il cancro al seno era diffuso già all’epoca e raramente diagnosticato.
I trattamenti chirurgici del tempo erano rudimentali e rischiosi, rendendo probabile un veloce peggioramento delle condizioni fino al decesso.
Il mistero dell’avvelenamento da arsenico
Un’altra ipotesi, più controversa, parla di avvelenamento accidentale da arsenico.
La British Library nel 2017 ha analizzato tre paia di occhiali appartenuti forse alla scrittrice, evidenziando un possibile problema di vista correlabile alla cataratta da arsenico.
Ma molti esperti ritengono questa teoria poco credibile e basata su indizi insufficienti.
Oggi, stabilire la causa della morte di Jane Austen è reso difficile dalla mancanza di dati clinici certi.
Molte sue lettere sono andate distrutte per volontà della sorella, probabilmente per tutelare la privacy dell’autrice.
Inoltre, la medicina dell’epoca non era in grado di distinguere con precisione malattie con sintomi simili.
Gli esperti ricordano che la diagnosi retrospettiva rimane un esercizio complesso e non privo di rischi etici.
Un mistero destinato a restare tale?
Oltre due secoli dopo, la morte di Jane Austen continua a rappresentare un mistero affascinante.
Forse non sapremo mai quale male abbia spento una delle più grandi scrittrici della letteratura inglese.
Ma rimane il fatto che Jane Austen, anche nei momenti di maggiore sofferenza, fu capace di guardare con ironia alla malattia.
Un gesto di forza e leggerezza, degno del suo genio narrativo.
LPP



















































































