31 luglio 1886. Muore il musicista Franz Liszt.

Una vita in musica, tra genio e inquietudine
Franz Liszt nasce nel 1811 a Raiding, in Ungheria, in un’Europa ancora sconvolta dall’eco napoleonica.
A sei anni suona già il pianoforte con sorprendente sensibilità, e a nove si esibisce in pubblico.
Il padre, musicista dilettante, intuisce la vocazione del figlio e lo conduce a Vienna, dove studia con Salieri e Czerny.
Da qui comincia un viaggio che non si ferma mai: Liszt attraversa le capitali d’Europa come un vero prodigio da salotto e da palcoscenico.
Negli anni ’30 dell’Ottocento, si stabilisce a Parigi, centro pulsante dell’arte e del romanticismo.
Qui conosce Berlioz, Chopin, George Sand e soprattutto Marie d’Agoult, con cui ha tre figli, tra cui Cosima, futura moglie di Richard Wagner.
Liszt sperimenta, insegna, compone, vive intensamente. E trasforma il concerto pianistico in un’esperienza teatrale, fatta di virtuosismo tecnico e impatto emotivo.
Franz Liszt e la rivoluzione del suono
Con Liszt, il pianoforte si reinventa.
La sua musica non si limita alla bellezza: esplora l’abisso, il sogno, la fede, l’angoscia. Le sue trascrizioni rendono accessibili sinfonie intere, mentre le sue composizioni originali, come Les préludes o le Rapsodie ungheresi, costruiscono un ponte tra il Romanticismo e il Novecento.
Parallelamente, si dedica con ardore all’insegnamento, diventando un punto di riferimento per generazioni di musicisti.
Sostiene l’opera di Wagner e contribuisce alla nascita del poema sinfonico.
Negli ultimi decenni si avvicina alla religione, prende gli ordini minori e compone brani di intensa spiritualità, segnati da un linguaggio armonico che anticipa Debussy e Messiaen.
Gli ultimi giorni
Negli ultimi anni Franz Liszt divide la sua vita tra Roma, Budapest e Bayreuth.
Il 31 luglio 1886 muore a Bayreuth, a 74 anni, durante il festival wagneriano diretto dalla figlia Cosima.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel mondo musicale, ma il suo impatto continua a risuonare.
Viene sepolto nel cimitero comunale di Bayreuth, accanto a figure che hanno segnato l’Ottocento europeo.
Franz Liszt non è solo un compositore: è un artista totale, che plasma la figura del musicista moderno, capace di coniugare tecnica, passione e pensiero filosofico.
Una vita in musica, tra genio e inquietudine
Franz Liszt nasce nel 1811 a Raiding, in Ungheria, in un’Europa ancora sconvolta dall’eco napoleonica.
A sei anni suona già il pianoforte con sorprendente sensibilità, e a nove si esibisce in pubblico.
Il padre, musicista dilettante, intuisce la vocazione del figlio e lo conduce a Vienna, dove studia con Salieri e Czerny.
Da qui comincia un viaggio che non si ferma mai: Liszt attraversa le capitali d’Europa come un vero prodigio da salotto e da palcoscenico.
Negli anni ’30 dell’Ottocento, si stabilisce a Parigi, centro pulsante dell’arte e del romanticismo.
Qui conosce Berlioz, Chopin, George Sand e soprattutto Marie d’Agoult, con cui ha tre figli, tra cui Cosima, futura moglie di Richard Wagner.
Liszt sperimenta, insegna, compone, vive intensamente. E trasforma il concerto pianistico in un’esperienza teatrale, fatta di virtuosismo tecnico e impatto emotivo.
Franz Liszt e la rivoluzione del suono
Con Liszt, il pianoforte si reinventa.
La sua musica non si limita alla bellezza: esplora l’abisso, il sogno, la fede, l’angoscia. Le sue trascrizioni rendono accessibili sinfonie intere, mentre le sue composizioni originali, come Les préludes o le Rapsodie ungheresi, costruiscono un ponte tra il Romanticismo e il Novecento.
Parallelamente, si dedica con ardore all’insegnamento, diventando un punto di riferimento per generazioni di musicisti.
Sostiene l’opera di Wagner e contribuisce alla nascita del poema sinfonico.
Negli ultimi decenni si avvicina alla religione, prende gli ordini minori e compone brani di intensa spiritualità, segnati da un linguaggio armonico che anticipa Debussy e Messiaen.
Gli ultimi giorni
Negli ultimi anni Franz Liszt divide la sua vita tra Roma, Budapest e Bayreuth.
Il 31 luglio 1886 muore a Bayreuth, a 74 anni, durante il festival wagneriano diretto dalla figlia Cosima.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel mondo musicale, ma il suo impatto continua a risuonare.
Viene sepolto nel cimitero comunale di Bayreuth, accanto a figure che hanno segnato l’Ottocento europeo.
Franz Liszt non è solo un compositore: è un artista totale, che plasma la figura del musicista moderno, capace di coniugare tecnica, passione e pensiero filosofico.


















































































