12 agosto 30 a.C., muore Cleopatra, ultima regina d’Egitto.

Una giovane regina nel cuore di Alessandria
Cleopatra VII, figlia di Tolomeo XII, nasce nel 69 a.C. ad Alessandria, una città crocevia di culture, dove il Mediterraneo incontra l’Oriente.
La sua formazione è straordinaria: parla almeno sette lingue, studia filosofia, medicina, retorica, astronomia.
È la prima della sua dinastia a imparare l’egiziano, lingua del popolo che governa, segno di una visione politica moderna.
Quando, nel 51 a.C., eredita il trono insieme al fratello Tolomeo XIII, il regno è scosso da intrighi e pressioni romane.
La giovane sovrana non tarda a comprendere che per sopravvivere dovrà essere più di una regina: dovrà essere stratega, diplomatica e simbolo vivente della regalità tolemaica.
L’incontro che cambia la storia
Esiliata a causa delle lotte di potere, Cleopatra rientra in scena nel modo più teatrale e astuto possibile: secondo Plutarco, si fa introdurre di nascosto negli appartamenti di Giulio Cesare, arrotolata in un tappeto.
Il gesto, tanto audace quanto calcolato, conquista il condottiero romano.
Nasce un’alleanza che le restituisce il trono e le garantisce un figlio, Cesarione, destinato a ereditare sia il sangue dei Tolomei sia quello di Cesare.
Amore e politica con Marco Antonio
Dopo l’assassinio di Cesare, Cleopatra punta su Marco Antonio, uomo di potere e guerriero carismatico.
Il loro legame è un intreccio di passione e calcolo: insieme, sognano di creare un impero che unisca Oriente e Occidente sotto un’unica corona.
Le nozze in stile egizio, le feste grandiose e i doni preziosi che si scambiano alimentano la leggenda e irritano Roma, che vede in Cleopatra una minaccia alla sua supremazia.
Il tramonto del regno tolemaico
Il sogno si infrange nel 31 a.C., quando la flotta di Antonio e Cleopatra viene sconfitta a Azio da Ottaviano.
La coppia ripiega ad Alessandria, ma l’assedio romano è ormai inevitabile.
Cleopatra tenta negoziati disperati, persino l’ipotesi di regnare sotto tutela romana, ma comprende che il destino è segnato.
La scelta estrema
Il 12 agosto 30 a.C., chiusa nel suo mausoleo, Cleopatra decide di morire come una regina.
La leggenda parla di un aspide o di un cobra egiziano nascosto in un cesto di fichi, il morso come sigillo di sovranità.
Marco Antonio, ferito a morte poco prima, muore tra le sue braccia.
Le fonti raccontano che i due vengano sepolti insieme, anche se il luogo esatto della tomba resta avvolto nel mistero.
Con la sua morte, l’Egitto perde l’indipendenza e diventa provincia romana, ma il nome di Cleopatra continua a brillare nei secoli come simbolo di intelligenza, seduzione e potere femminile.
Una giovane regina nel cuore di Alessandria
Cleopatra VII, figlia di Tolomeo XII, nasce nel 69 a.C. ad Alessandria, una città crocevia di culture, dove il Mediterraneo incontra l’Oriente.
La sua formazione è straordinaria: parla almeno sette lingue, studia filosofia, medicina, retorica, astronomia.
È la prima della sua dinastia a imparare l’egiziano, lingua del popolo che governa, segno di una visione politica moderna.
Quando, nel 51 a.C., eredita il trono insieme al fratello Tolomeo XIII, il regno è scosso da intrighi e pressioni romane.
La giovane sovrana non tarda a comprendere che per sopravvivere dovrà essere più di una regina: dovrà essere stratega, diplomatica e simbolo vivente della regalità tolemaica.
L’incontro che cambia la storia
Esiliata a causa delle lotte di potere, Cleopatra rientra in scena nel modo più teatrale e astuto possibile: secondo Plutarco, si fa introdurre di nascosto negli appartamenti di Giulio Cesare, arrotolata in un tappeto.
Il gesto, tanto audace quanto calcolato, conquista il condottiero romano.
Nasce un’alleanza che le restituisce il trono e le garantisce un figlio, Cesarione, destinato a ereditare sia il sangue dei Tolomei sia quello di Cesare.
Amore e politica con Marco Antonio
Dopo l’assassinio di Cesare, Cleopatra punta su Marco Antonio, uomo di potere e guerriero carismatico.
Il loro legame è un intreccio di passione e calcolo: insieme, sognano di creare un impero che unisca Oriente e Occidente sotto un’unica corona.
Le nozze in stile egizio, le feste grandiose e i doni preziosi che si scambiano alimentano la leggenda e irritano Roma, che vede in Cleopatra una minaccia alla sua supremazia.
Il tramonto del regno tolemaico
Il sogno si infrange nel 31 a.C., quando la flotta di Antonio e Cleopatra viene sconfitta a Azio da Ottaviano.
La coppia ripiega ad Alessandria, ma l’assedio romano è ormai inevitabile.
Cleopatra tenta negoziati disperati, persino l’ipotesi di regnare sotto tutela romana, ma comprende che il destino è segnato.
La scelta estrema
Il 12 agosto 30 a.C., chiusa nel suo mausoleo, Cleopatra decide di morire come una regina.
La leggenda parla di un aspide o di un cobra egiziano nascosto in un cesto di fichi, il morso come sigillo di sovranità.
Marco Antonio, ferito a morte poco prima, muore tra le sue braccia.
Le fonti raccontano che i due vengano sepolti insieme, anche se il luogo esatto della tomba resta avvolto nel mistero.
Con la sua morte, l’Egitto perde l’indipendenza e diventa provincia romana, ma il nome di Cleopatra continua a brillare nei secoli come simbolo di intelligenza, seduzione e potere femminile.


















































































