4 settembre 1989. Muore Georges Simenon, padre di Maigret.

L’inizio di una carriera instancabile
Georges Simenon nasce a Liegi il 13 febbraio 1903.
La città belga lo accompagna nei primi anni e diventa la culla della sua curiosità per le persone comuni e i loro segreti nascosti.
Giovanissimo entra nel mondo del giornalismo, imparando l’arte dell’osservazione che diventa la base della sua scrittura.
In breve tempo comincia a firmare romanzi popolari sotto vari pseudonimi, affinando uno stile rapido, incisivo e capace di restituire atmosfere dense con poche pennellate.
Il commissario Maigret e il successo mondiale
Negli anni Trenta Simenon dà vita al personaggio che lo rende immortale: il commissario Jules Maigret.
Ufficiale di polizia pacato, intuitivo e profondamente umano, Maigret diventa protagonista di oltre settanta romanzi e numerosi racconti.
Attraverso di lui, Georges Simenon racconta un’Europa quotidiana, fatta di bistrot fumosi, strade piovose e personaggi colti nel loro lato più fragile.
Il successo è immediato e planetario.
Le sue opere vengono tradotte in più di cinquanta lingue e raggiungono tirature milionarie.
La forza della sua narrativa non risiede soltanto nelle trame investigative, ma nella capacità di scandagliare l’animo umano, restituendo un ritratto realistico e universale della società del Novecento.
Un autore prolifico e osservatore dell’animo umano
Simenon non è solo l’inventore di Maigret.
Nel corso della sua vita scrive oltre 400 romanzi e racconti, molti dei quali privi di elementi polizieschi ma centrati sulla psicologia dei protagonisti.
Il suo stile asciutto, privo di fronzoli, diventa un marchio riconoscibile e gli vale l’apprezzamento della critica oltre che del pubblico.
Con un ritmo di scrittura impressionante, spesso completando un romanzo in pochi giorni, Simenon si afferma come uno degli autori più prolifici del XX secolo.
La morte e l’eredità letteraria
Il 4 settembre 1989 Georges Simenon muore a Losanna, in Svizzera, all’età di 86 anni.
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca nella storia del romanzo poliziesco e lascia un’eredità imponente che ancora oggi influenza scrittori e sceneggiatori.
Il corpo dello scrittore riposa nel cimitero di Cimetière des Plainpalais a Ginevra, città che lo accoglie negli ultimi anni.
I funerali si svolgono in forma privata, secondo il desiderio dell’autore che, pur avendo conosciuto la fama mondiale, sceglie la discrezione come ultimo gesto.
La figura di Georges Simenon continua a vivere nelle pagine dei suoi libri, in ogni inchiesta del commissario Maigret e nella sua instancabile indagine sull’uomo.
L’inizio di una carriera instancabile
Georges Simenon nasce a Liegi il 13 febbraio 1903.
La città belga lo accompagna nei primi anni e diventa la culla della sua curiosità per le persone comuni e i loro segreti nascosti.
Giovanissimo entra nel mondo del giornalismo, imparando l’arte dell’osservazione che diventa la base della sua scrittura.
In breve tempo comincia a firmare romanzi popolari sotto vari pseudonimi, affinando uno stile rapido, incisivo e capace di restituire atmosfere dense con poche pennellate.
Il commissario Maigret e il successo mondiale
Negli anni Trenta Simenon dà vita al personaggio che lo rende immortale: il commissario Jules Maigret.
Ufficiale di polizia pacato, intuitivo e profondamente umano, Maigret diventa protagonista di oltre settanta romanzi e numerosi racconti.
Attraverso di lui, Georges Simenon racconta un’Europa quotidiana, fatta di bistrot fumosi, strade piovose e personaggi colti nel loro lato più fragile.
Il successo è immediato e planetario.
Le sue opere vengono tradotte in più di cinquanta lingue e raggiungono tirature milionarie.
La forza della sua narrativa non risiede soltanto nelle trame investigative, ma nella capacità di scandagliare l’animo umano, restituendo un ritratto realistico e universale della società del Novecento.
Un autore prolifico e osservatore dell’animo umano
Simenon non è solo l’inventore di Maigret.
Nel corso della sua vita scrive oltre 400 romanzi e racconti, molti dei quali privi di elementi polizieschi ma centrati sulla psicologia dei protagonisti.
Il suo stile asciutto, privo di fronzoli, diventa un marchio riconoscibile e gli vale l’apprezzamento della critica oltre che del pubblico.
Con un ritmo di scrittura impressionante, spesso completando un romanzo in pochi giorni, Simenon si afferma come uno degli autori più prolifici del XX secolo.
La morte e l’eredità letteraria
Il 4 settembre 1989 Georges Simenon muore a Losanna, in Svizzera, all’età di 86 anni.
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca nella storia del romanzo poliziesco e lascia un’eredità imponente che ancora oggi influenza scrittori e sceneggiatori.
Il corpo dello scrittore riposa nel cimitero di Cimetière des Plainpalais a Ginevra, città che lo accoglie negli ultimi anni.
I funerali si svolgono in forma privata, secondo il desiderio dell’autore che, pur avendo conosciuto la fama mondiale, sceglie la discrezione come ultimo gesto.
La figura di Georges Simenon continua a vivere nelle pagine dei suoi libri, in ogni inchiesta del commissario Maigret e nella sua instancabile indagine sull’uomo.


















































































