28 settembre 1895. Muore Louis Pasteur, padre della microbiologia.

Le origini di un ricercatore instancabile
Louis Pasteur nasce a Dole, in Francia, il 27 dicembre 1822.
Cresce in un contesto modesto ma trova presto la propria strada negli studi scientifici.
Dopo aver frequentato l’École Normale Supérieure di Parigi, si dedica alla chimica e alla fisica, mostrando un talento straordinario per la ricerca sperimentale.
I suoi primi lavori sulla cristallografia lo rendono noto negli ambienti accademici, aprendo la via a una carriera che segna per sempre la storia della medicina e della biologia.
Le scoperte che cambiano la scienza
Louis Pasteur affronta con rigore il tema della fermentazione e dimostra che i microrganismi sono responsabili di processi chimici vitali.
Da queste osservazioni nasce il metodo della pastorizzazione, che protegge gli alimenti dalla contaminazione e che porta ancora oggi il suo nome.
L’attenzione si sposta poi sulle malattie infettive. Pasteur confuta la teoria della generazione spontanea e mostra che i batteri sono causa di infezioni.
Questa intuizione apre la strada all’asepsi e alla moderna microbiologia.
Tra i suoi contributi più celebri vi sono i vaccini contro l’antrace e la rabbia.
Nel 1885 salva la vita di un bambino morso da un cane infetto, dimostrando l’efficacia della sua cura e conquistando la fiducia dell’opinione pubblica.
L’eredità di Louis Pasteur
Il lavoro di Pasteur segna una svolta epocale: la medicina abbandona credenze radicate e abbraccia un approccio scientifico basato sulla sperimentazione.
Il suo nome rimane legato non solo alla ricerca ma anche alla nascita di istituzioni fondamentali.
Nel 1887 viene fondato a Parigi l’Institut Pasteur, destinato a diventare un centro di riferimento mondiale per lo studio delle malattie infettive.
Oggi Louis Pasteur è considerato una delle figure più influenti della storia della scienza, capace di unire rigore metodologico e coraggio innovativo.
La morte e i funerali
Il 28 settembre 1895 Louis Pasteur muore a Marnes-la-Coquette, vicino Parigi, all’età di settantadue anni.
I funerali si svolgono nella capitale francese, con solenni celebrazioni che rendono omaggio alla sua opera.
In un primo momento viene sepolto nel cimitero di Notre-Dame de Paris, ma nel 1896 le sue spoglie vengono traslate nella cripta dell’Institut Pasteur, dove riposano ancora oggi.
Le origini di un ricercatore instancabile
Louis Pasteur nasce a Dole, in Francia, il 27 dicembre 1822.
Cresce in un contesto modesto ma trova presto la propria strada negli studi scientifici.
Dopo aver frequentato l’École Normale Supérieure di Parigi, si dedica alla chimica e alla fisica, mostrando un talento straordinario per la ricerca sperimentale.
I suoi primi lavori sulla cristallografia lo rendono noto negli ambienti accademici, aprendo la via a una carriera che segna per sempre la storia della medicina e della biologia.
Le scoperte che cambiano la scienza
Louis Pasteur affronta con rigore il tema della fermentazione e dimostra che i microrganismi sono responsabili di processi chimici vitali.
Da queste osservazioni nasce il metodo della pastorizzazione, che protegge gli alimenti dalla contaminazione e che porta ancora oggi il suo nome.
L’attenzione si sposta poi sulle malattie infettive. Pasteur confuta la teoria della generazione spontanea e mostra che i batteri sono causa di infezioni.
Questa intuizione apre la strada all’asepsi e alla moderna microbiologia.
Tra i suoi contributi più celebri vi sono i vaccini contro l’antrace e la rabbia.
Nel 1885 salva la vita di un bambino morso da un cane infetto, dimostrando l’efficacia della sua cura e conquistando la fiducia dell’opinione pubblica.
L’eredità di Louis Pasteur
Il lavoro di Pasteur segna una svolta epocale: la medicina abbandona credenze radicate e abbraccia un approccio scientifico basato sulla sperimentazione.
Il suo nome rimane legato non solo alla ricerca ma anche alla nascita di istituzioni fondamentali.
Nel 1887 viene fondato a Parigi l’Institut Pasteur, destinato a diventare un centro di riferimento mondiale per lo studio delle malattie infettive.
Oggi Louis Pasteur è considerato una delle figure più influenti della storia della scienza, capace di unire rigore metodologico e coraggio innovativo.
La morte e i funerali
Il 28 settembre 1895 Louis Pasteur muore a Marnes-la-Coquette, vicino Parigi, all’età di settantadue anni.
I funerali si svolgono nella capitale francese, con solenni celebrazioni che rendono omaggio alla sua opera.
In un primo momento viene sepolto nel cimitero di Notre-Dame de Paris, ma nel 1896 le sue spoglie vengono traslate nella cripta dell’Institut Pasteur, dove riposano ancora oggi.


















































































