8 ottobre 2017. Muore Aldo Biscardi, volto del giornalismo sportivo.

Un narratore del calcio in televisione
Aldo Biscardi nasce a Larino, in Molise, il 26 novembre 1930.
Dopo gli studi in giurisprudenza sceglie la strada del giornalismo, iniziando a collaborare con testate locali prima di approdare alla redazione romana de Il Mattino.
La sua carriera prende forma negli anni Sessanta, quando entra nel mondo televisivo, un mezzo che sta cambiando il modo di raccontare lo sport.
Biscardi porta nel piccolo schermo un linguaggio diretto e accessibile, capace di trasformare il calcio in un racconto collettivo.
Con lui, la partita non si esaurisce sul campo ma continua davanti alle telecamere, diventando occasione di confronto, di dibattito e di spettacolo.
Il successo del “Processo”
Nel 1980 debutta su Rai 2 “Il Processo del Lunedì”, programma che segna la storia del giornalismo sportivo.
L’idea è semplice ma rivoluzionaria: dare voce a opinionisti, calciatori ed esperti in un dibattito acceso e spesso sopra le righe.
Biscardi modera con il suo stile inconfondibile, fatto di battute pronte, improvvisazioni e quel tono popolare che lo rende familiare al pubblico.
Dopo il successo in Rai, il “Processo” continua sulle reti private, diventando “Il Processo di Biscardi”, un vero marchio di fabbrica.
Il conduttore resta protagonista per oltre trent’anni, dando vita a uno dei programmi sportivi più longevi e seguiti della televisione italiana.
Uno stile riconoscibile e discusso
Aldo Biscardi non si limita a raccontare il calcio: lo teatralizza.
Conia espressioni entrate nell’immaginario collettivo e costruisce un palcoscenico in cui lo sport diventa fenomeno sociale.
Criticato da alcuni per l’eccesso di spettacolarizzazione, apprezzato da molti per la capacità di rendere il calcio accessibile a tutti, Biscardi incarna una stagione della televisione italiana in cui informazione e intrattenimento si intrecciano senza barriere.
La morte e l’addio
L’8 ottobre 2017 Aldo Biscardi muore a Roma, all’età di 86 anni.
La notizia suscita un’ondata di ricordi e omaggi, non solo dal mondo del calcio ma anche da colleghi e spettatori che lo hanno seguito per decenni.
I funerali si celebrano nella capitale, dove amici, tifosi e personalità del giornalismo sportivo si riuniscono per salutarlo.
Un narratore del calcio in televisione
Aldo Biscardi nasce a Larino, in Molise, il 26 novembre 1930.
Dopo gli studi in giurisprudenza sceglie la strada del giornalismo, iniziando a collaborare con testate locali prima di approdare alla redazione romana de Il Mattino.
La sua carriera prende forma negli anni Sessanta, quando entra nel mondo televisivo, un mezzo che sta cambiando il modo di raccontare lo sport.
Biscardi porta nel piccolo schermo un linguaggio diretto e accessibile, capace di trasformare il calcio in un racconto collettivo.
Con lui, la partita non si esaurisce sul campo ma continua davanti alle telecamere, diventando occasione di confronto, di dibattito e di spettacolo.
Il successo del “Processo”
Nel 1980 debutta su Rai 2 “Il Processo del Lunedì”, programma che segna la storia del giornalismo sportivo.
L’idea è semplice ma rivoluzionaria: dare voce a opinionisti, calciatori ed esperti in un dibattito acceso e spesso sopra le righe.
Biscardi modera con il suo stile inconfondibile, fatto di battute pronte, improvvisazioni e quel tono popolare che lo rende familiare al pubblico.
Dopo il successo in Rai, il “Processo” continua sulle reti private, diventando “Il Processo di Biscardi”, un vero marchio di fabbrica.
Il conduttore resta protagonista per oltre trent’anni, dando vita a uno dei programmi sportivi più longevi e seguiti della televisione italiana.
Uno stile riconoscibile e discusso
Aldo Biscardi non si limita a raccontare il calcio: lo teatralizza.
Conia espressioni entrate nell’immaginario collettivo e costruisce un palcoscenico in cui lo sport diventa fenomeno sociale.
Criticato da alcuni per l’eccesso di spettacolarizzazione, apprezzato da molti per la capacità di rendere il calcio accessibile a tutti, Biscardi incarna una stagione della televisione italiana in cui informazione e intrattenimento si intrecciano senza barriere.
La morte e l’addio
L’8 ottobre 2017 Aldo Biscardi muore a Roma, all’età di 86 anni.
La notizia suscita un’ondata di ricordi e omaggi, non solo dal mondo del calcio ma anche da colleghi e spettatori che lo hanno seguito per decenni.
I funerali si celebrano nella capitale, dove amici, tifosi e personalità del giornalismo sportivo si riuniscono per salutarlo.


















































































