10 ottobre 1985. Muore Orson Welles, regista di Quarto Potere.

Un talento poliedrico
Orson Welles nasce il 6 maggio 1915 a Kenosha, nel Wisconsin.
La sua infanzia è segnata da fragilità e genialità precoce: a teatro e nella radio trova presto il suo linguaggio espressivo.
A soli 23 anni conquista l’America con la trasmissione radiofonica La guerra dei mondi, capace di generare panico collettivo per la sua verosimiglianza.
Quel colpo di genio apre la strada alla carriera cinematografica e fa di Welles un nome che suscita curiosità e ammirazione.
Quarto Potere e la rivoluzione del linguaggio filmico
Nel 1941 Orson Welles scrive, dirige e interpreta Quarto Potere (Citizen Kane), film che segna una svolta epocale nella storia del cinema.
La struttura narrativa frammentata, l’uso innovativo della profondità di campo e la potenza simbolica delle immagini trasformano l’opera in un modello insuperato.
Nonostante le difficoltà produttive e i conflitti con l’editore William Randolph Hearst, a cui il film si ispira, l’opera diventa col tempo il manifesto del cinema moderno.
Un percorso tra successi e incompiute
La carriera di Orson Welles procede tra intuizioni geniali e ostacoli produttivi.
Gira film come L’orgoglio degli Amberson, Otello, Falstaff e L’infernale Quinlan, dove mette in scena Shakespeare e i temi del potere con la sua impronta visionaria.
Molti progetti restano incompiuti, ma la sua figura continua a incarnare l’idea di un artista libero, pronto a sfidare l’industria hollywoodiana.
Parallelamente lavora come attore, narratore e regista teatrale, alimentando la sua fama di uomo poliedrico e inafferrabile.
Morte e funerali di Orson Welles
Il 10 ottobre 1985 Orson Welles muore a Los Angeles, a 70 anni, stroncato da un infarto.
La notizia colpisce il mondo del cinema, che riconosce in lui non solo un regista innovatore, ma un autentico creatore di linguaggi.
Il suo funerale si svolge in forma privata, rispettando la volontà di discrezione.
Le ceneri vengono tumulate in Spagna, nella finca di un amico a Ronda, in Andalusia, un luogo che riflette l’animo cosmopolita dell’artista.
Il mito di Orson Welles continua a vivere nelle nuove generazioni di cineasti, che ancora oggi lo considerano un punto di riferimento imprescindibile.
Un talento poliedrico
Orson Welles nasce il 6 maggio 1915 a Kenosha, nel Wisconsin.
La sua infanzia è segnata da fragilità e genialità precoce: a teatro e nella radio trova presto il suo linguaggio espressivo.
A soli 23 anni conquista l’America con la trasmissione radiofonica La guerra dei mondi, capace di generare panico collettivo per la sua verosimiglianza.
Quel colpo di genio apre la strada alla carriera cinematografica e fa di Welles un nome che suscita curiosità e ammirazione.
Quarto Potere e la rivoluzione del linguaggio filmico
Nel 1941 Orson Welles scrive, dirige e interpreta Quarto Potere (Citizen Kane), film che segna una svolta epocale nella storia del cinema.
La struttura narrativa frammentata, l’uso innovativo della profondità di campo e la potenza simbolica delle immagini trasformano l’opera in un modello insuperato.
Nonostante le difficoltà produttive e i conflitti con l’editore William Randolph Hearst, a cui il film si ispira, l’opera diventa col tempo il manifesto del cinema moderno.
Un percorso tra successi e incompiute
La carriera di Orson Welles procede tra intuizioni geniali e ostacoli produttivi.
Gira film come L’orgoglio degli Amberson, Otello, Falstaff e L’infernale Quinlan, dove mette in scena Shakespeare e i temi del potere con la sua impronta visionaria.
Molti progetti restano incompiuti, ma la sua figura continua a incarnare l’idea di un artista libero, pronto a sfidare l’industria hollywoodiana.
Parallelamente lavora come attore, narratore e regista teatrale, alimentando la sua fama di uomo poliedrico e inafferrabile.
Morte e funerali di Orson Welles
Il 10 ottobre 1985 Orson Welles muore a Los Angeles, a 70 anni, stroncato da un infarto.
La notizia colpisce il mondo del cinema, che riconosce in lui non solo un regista innovatore, ma un autentico creatore di linguaggi.
Il suo funerale si svolge in forma privata, rispettando la volontà di discrezione.
Le ceneri vengono tumulate in Spagna, nella finca di un amico a Ronda, in Andalusia, un luogo che riflette l’animo cosmopolita dell’artista.
Il mito di Orson Welles continua a vivere nelle nuove generazioni di cineasti, che ancora oggi lo considerano un punto di riferimento imprescindibile.


















































































