La presunta tomba di Archimede si trova in Sicilia.

Una grotta nella necropoli Grotticelle
La cosiddetta tomba di Archimede si trova nella necropoli Grotticelle, all’interno del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa.
Si tratta di una cavità artificiale scavata nella roccia calcarea, che da secoli alimenta la leggenda di essere il luogo di sepoltura del celebre matematico e inventore.
Archimede fu ucciso nel 212 a.C. da un soldato romano durante la conquista di Siracusa, nonostante gli ordini di risparmiargli la vita.
Il mito di questa grotta è cresciuto nel tempo, trasformandola in una tappa immancabile per chi visita il parco, ma le prove storiche non confermano l’attribuzione.
Il racconto di Cicerone
Una testimonianza fondamentale arriva da Marco Tullio Cicerone, che nel I secolo a.C. raccontò di aver visitato la vera sepoltura di Archimede.
Secondo le sue parole, il sepolcro era circondato da una siepe e decorato con una sfera inscritta in un cilindro, simboli che richiamano una delle più celebri scoperte matematiche del genio siracusano.
Questi dettagli sono assenti nella cavità della necropoli Grotticelle, che appare invece come una semplice grotta funeraria priva di ornamenti.
Inoltre, la descrizione di Cicerone colloca la sepoltura nei pressi delle porte Agrigentine, in una zona diversa rispetto a quella attuale.
Tra mito e archeologia
Gli studiosi concordano sul fatto che la grotta di Grotticelle non possa essere identificata con certezza come la vera tomba di Archimede.
Tuttavia, la suggestione legata al luogo continua ad attrarre turisti, appassionati di storia e studiosi.
Il sito, inserito nel cuore della Neapolis, rappresenta non solo un frammento di archeologia funeraria siracusana, ma anche un simbolo della memoria culturale dedicata al più illustre cittadino della città.
La Storia oltre la tomba
Che quella grotta sia o meno la vera sepoltura, Archimede rimane vivo attraverso le sue scoperte, le sue invenzioni e il suo contributo straordinario al sapere umano.
La sua presunta tomba è oggi un luogo della memoria, più legato al mito che alla realtà storica, ma capace di mantenere viva l’aura di un uomo che cambiò per sempre la storia della matematica e della scienza.
LPP
Una grotta nella necropoli Grotticelle
La cosiddetta tomba di Archimede si trova nella necropoli Grotticelle, all’interno del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa.
Si tratta di una cavità artificiale scavata nella roccia calcarea, che da secoli alimenta la leggenda di essere il luogo di sepoltura del celebre matematico e inventore.
Archimede fu ucciso nel 212 a.C. da un soldato romano durante la conquista di Siracusa, nonostante gli ordini di risparmiargli la vita.
Il mito di questa grotta è cresciuto nel tempo, trasformandola in una tappa immancabile per chi visita il parco, ma le prove storiche non confermano l’attribuzione.
Il racconto di Cicerone
Una testimonianza fondamentale arriva da Marco Tullio Cicerone, che nel I secolo a.C. raccontò di aver visitato la vera sepoltura di Archimede.
Secondo le sue parole, il sepolcro era circondato da una siepe e decorato con una sfera inscritta in un cilindro, simboli che richiamano una delle più celebri scoperte matematiche del genio siracusano.
Questi dettagli sono assenti nella cavità della necropoli Grotticelle, che appare invece come una semplice grotta funeraria priva di ornamenti.
Inoltre, la descrizione di Cicerone colloca la sepoltura nei pressi delle porte Agrigentine, in una zona diversa rispetto a quella attuale.
Tra mito e archeologia
Gli studiosi concordano sul fatto che la grotta di Grotticelle non possa essere identificata con certezza come la vera tomba di Archimede.
Tuttavia, la suggestione legata al luogo continua ad attrarre turisti, appassionati di storia e studiosi.
Il sito, inserito nel cuore della Neapolis, rappresenta non solo un frammento di archeologia funeraria siracusana, ma anche un simbolo della memoria culturale dedicata al più illustre cittadino della città.
La Storia oltre la tomba
Che quella grotta sia o meno la vera sepoltura, Archimede rimane vivo attraverso le sue scoperte, le sue invenzioni e il suo contributo straordinario al sapere umano.
La sua presunta tomba è oggi un luogo della memoria, più legato al mito che alla realtà storica, ma capace di mantenere viva l’aura di un uomo che cambiò per sempre la storia della matematica e della scienza.
LPP


















































































