11 ottobre 1991. Addio all’attore Redd Foxx.

Vita e carriera di Redd Foxx: il pioniere della comicità afroamericana
John Elroy Sanford, conosciuto come Redd Foxx, nasce a St. Louis, Missouri, il 9 dicembre 1922.
Cresce in un contesto difficile, segnato dalla povertà e dalla separazione dei genitori, ma fin da giovane dimostra un talento naturale per l’intrattenimento.
Durante l’adolescenza si trasferisce a Chicago, dove inizia a esibirsi nei piccoli club del South Side, sviluppando uno stile diretto, provocatorio e pieno di ironia di strada.
Il suo nome d’arte, “Redd Foxx”, nasce proprio in questi anni.
“Redd” per via del colore dei capelli, e “Foxx” come omaggio al pugile Jimmie Foxx, ma anche per aggiungere un tocco accattivante al suo personaggio.
Negli anni Quaranta inizia a farsi conoscere nei circuiti della black comedy, portando sul palco un linguaggio realistico, con riferimenti alla vita quotidiana, alle difficoltà sociali e al mondo afroamericano.
Il successo nei club e la rivoluzione della stand-up comedy
Negli anni Cinquanta e Sessanta Redd Foxx diventa una vera e propria leggenda nei club notturni.
È uno dei primi comici a usare un linguaggio apertamente adulto e spregiudicato, tanto da essere soprannominato “the king of the party records”, per i suoi album comici registrati dal vivo con battute esplicite e senza censure.
Il suo stile influenza profondamente generazioni di comici, tra cui Richard Pryor ed Eddie Murphy, che lo considereranno sempre un maestro.
La sua comicità non è solo umorismo, ma anche una forma di denuncia sociale, capace di raccontare con intelligenza e sarcasmo la vita nei ghetti americani e le discriminazioni razziali.
Sanford and Son: la consacrazione televisiva
Il grande successo televisivo arriva nel 1972, quando Redd Foxx ottiene il ruolo da protagonista nella sitcom Sanford and Son, prodotta dalla NBC.
La serie, adattamento americana del format britannico Steptoe and Son, racconta le vicende di Fred G. Sanford, un anziano rigattiere scorbutico ma irresistibile, e del figlio Lamont, interpretato da Demond Wilson.
Sanford and Son diventa un fenomeno culturale immediato.
Grazie al suo sarcasmo, alla mimica espressiva e ai tempi comici perfetti, Redd Foxx trasforma il personaggio in un’icona della televisione americana.
Il suo celebre finto infarto, accompagnato dalla frase “This is the big one!”, entra nella storia della comicità televisiva.
La serie, andata in onda dal 1972 al 1977, contribuisce a portare per la prima volta la cultura afroamericana nel prime time televisivo, aprendo la strada a sitcom come The Jeffersons e Good Times.
Altri lavori e ultimi anni
Dopo il successo di Sanford and Son, Redd Foxx partecipa a diverse produzioni televisive e cinematografiche, tra cui Harlem Nights del 1989, diretto e interpretato da Eddie Murphy, che volle accanto a sé proprio due delle sue ispirazioni più grandi: Foxx e Richard Pryor.
Nonostante la fama, la vita privata dell’attore è segnata da difficoltà economiche e legali.
A causa di cattive gestioni finanziarie e di problemi fiscali con l’IRS, Foxx arriva più volte alla bancarotta.
Nel 1991 torna in televisione con la sitcom The Royal Family, ma la serie verrà interrotta dopo la sua morte.

Redd Foxx muore il 11 ottobre 1991, all’età di 68 anni, colpito da un infarto sul set di The Royal Family a Los Angeles.
Una tragica ironia, considerando che il finto infarto era una delle sue gag più celebri.
Foxx è considerato uno dei pionieri della comicità afroamericana moderna, colui che ha aperto le porte della televisione e dello spettacolo a una generazione di artisti neri.
Vita e carriera di Redd Foxx: il pioniere della comicità afroamericana
John Elroy Sanford, conosciuto come Redd Foxx, nasce a St. Louis, Missouri, il 9 dicembre 1922.
Cresce in un contesto difficile, segnato dalla povertà e dalla separazione dei genitori, ma fin da giovane dimostra un talento naturale per l’intrattenimento.
Durante l’adolescenza si trasferisce a Chicago, dove inizia a esibirsi nei piccoli club del South Side, sviluppando uno stile diretto, provocatorio e pieno di ironia di strada.
Il suo nome d’arte, “Redd Foxx”, nasce proprio in questi anni.
“Redd” per via del colore dei capelli, e “Foxx” come omaggio al pugile Jimmie Foxx, ma anche per aggiungere un tocco accattivante al suo personaggio.
Negli anni Quaranta inizia a farsi conoscere nei circuiti della black comedy, portando sul palco un linguaggio realistico, con riferimenti alla vita quotidiana, alle difficoltà sociali e al mondo afroamericano.
Il successo nei club e la rivoluzione della stand-up comedy
Negli anni Cinquanta e Sessanta Redd Foxx diventa una vera e propria leggenda nei club notturni.
È uno dei primi comici a usare un linguaggio apertamente adulto e spregiudicato, tanto da essere soprannominato “the king of the party records”, per i suoi album comici registrati dal vivo con battute esplicite e senza censure.
Il suo stile influenza profondamente generazioni di comici, tra cui Richard Pryor ed Eddie Murphy, che lo considereranno sempre un maestro.
La sua comicità non è solo umorismo, ma anche una forma di denuncia sociale, capace di raccontare con intelligenza e sarcasmo la vita nei ghetti americani e le discriminazioni razziali.
Sanford and Son: la consacrazione televisiva
Il grande successo televisivo arriva nel 1972, quando Redd Foxx ottiene il ruolo da protagonista nella sitcom Sanford and Son, prodotta dalla NBC.
La serie, adattamento americana del format britannico Steptoe and Son, racconta le vicende di Fred G. Sanford, un anziano rigattiere scorbutico ma irresistibile, e del figlio Lamont, interpretato da Demond Wilson.
Sanford and Son diventa un fenomeno culturale immediato.
Grazie al suo sarcasmo, alla mimica espressiva e ai tempi comici perfetti, Redd Foxx trasforma il personaggio in un’icona della televisione americana.
Il suo celebre finto infarto, accompagnato dalla frase “This is the big one!”, entra nella storia della comicità televisiva.
La serie, andata in onda dal 1972 al 1977, contribuisce a portare per la prima volta la cultura afroamericana nel prime time televisivo, aprendo la strada a sitcom come The Jeffersons e Good Times.
Altri lavori e ultimi anni
Dopo il successo di Sanford and Son, Redd Foxx partecipa a diverse produzioni televisive e cinematografiche, tra cui Harlem Nights del 1989, diretto e interpretato da Eddie Murphy, che volle accanto a sé proprio due delle sue ispirazioni più grandi: Foxx e Richard Pryor.
Nonostante la fama, la vita privata dell’attore è segnata da difficoltà economiche e legali.
A causa di cattive gestioni finanziarie e di problemi fiscali con l’IRS, Foxx arriva più volte alla bancarotta.
Nel 1991 torna in televisione con la sitcom The Royal Family, ma la serie verrà interrotta dopo la sua morte.

Redd Foxx muore il 11 ottobre 1991, all’età di 68 anni, colpito da un infarto sul set di The Royal Family a Los Angeles.
Una tragica ironia, considerando che il finto infarto era una delle sue gag più celebri.
Foxx è considerato uno dei pionieri della comicità afroamericana moderna, colui che ha aperto le porte della televisione e dello spettacolo a una generazione di artisti neri.


















































































