Addio allo scrittore Francesco Recami: giallista con ironia.

È morto a 69 anni Francesco Recami, scrittore fiorentino tra i più amati del panorama letterario italiano.
Autore di romanzi gialli pubblicati da Sellerio Editore, Recami si è distinto per una scrittura ironica e intelligente, capace di raccontare la normalità attraverso uno sguardo sempre originale e spiazzante.
Il suo ultimo libro, Il mostro del Casoretto, era uscito appena un mese fa, confermando una creatività instancabile nonostante la lunga malattia con cui combatteva da tempo.
Dalle guide di montagna al successo letterario
Nato a Firenze nel 1956, Recami aveva iniziato il suo percorso letterario con due guide dedicate alla montagna, per poi dedicarsi ai libri per ragazzi negli anni Novanta e Duemila.
Il vero esordio nella narrativa per adulti avvenne nel 2006 con L’errore di Platini, romanzo che segnò il suo ingresso ufficiale nel mondo letterario.
Ma fu con Il correttore di bozze del 2007 che ottenne un grande successo di pubblico e critica, rivelando uno stile unico fatto di ironia, introspezione e sottile critica sociale.
Un autore poliedrico e amatissimo
Recami era un giallista, ma non solo. Era uno scrittore a tutto tondo, capace di unire leggerezza e profondità dei caratteri umani.
Con Il superstizioso (2008) entrò nella cinquina finalista del Premio Campiello, mentre nel 2009 vinse il Premio Scrittore Toscano dell’Anno con Il ragazzo che leggeva Maigret.
L’anno successivo, Prenditi cura di me lo portò tra i finalisti del Premio Strega, consacrandolo definitivamente tra le voci più importanti della narrativa italiana contemporanea.
La casa di ringhiera e gli anni d’oro con Sellerio
Negli anni successivi, Recami pubblicò una serie di titoli che divennero veri e propri cult tra i lettori: La casa di ringhiera (2011), Gli scheletri nell’armadio (2012), Il segreto di Angela (2013) e Il caso Kakoiannis-Sforza (2014).
Nel 2015 uscì L’uomo con la valigia e la raccolta di racconti Piccola enciclopedia delle ossessioni, con cui vinse il Premio Chiara.
Tutti i suoi libri, caratterizzati da uno sguardo ironico e disincantato sulla società, hanno contribuito a costruire un universo narrativo riconoscibile e profondamente umano.
Il ricordo di Firenze e del mondo culturale
Profondamente legato alla sua città, Recami aveva dedicato a Firenze molte pagine intense e affettuose.
Dopo la notizia della sua scomparsa, la sindaca Sara Funaro e l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini hanno espresso il dolore della città. «Firenze perde uno scrittore unico e molto amato dal pubblico», hanno dichiarato.
«Ci lascia un autore che ha saputo intrecciare ironia, introspezione, satira e denuncia sociale in storie che hanno saputo catturare i lettori. Ricorderemo sempre il suo coraggio stilistico e la sua capacità di farci sorridere e riflettere».
Francesco Recami scrittore coriaceo, polemico e polemista, coltissimo e pieno di storie sull’umanità.
Laura Persico Pezzino
È morto a 69 anni Francesco Recami, scrittore fiorentino tra i più amati del panorama letterario italiano.
Autore di romanzi gialli pubblicati da Sellerio Editore, Recami si è distinto per una scrittura ironica e intelligente, capace di raccontare la normalità attraverso uno sguardo sempre originale e spiazzante.
Il suo ultimo libro, Il mostro del Casoretto, era uscito appena un mese fa, confermando una creatività instancabile nonostante la lunga malattia con cui combatteva da tempo.
Dalle guide di montagna al successo letterario
Nato a Firenze nel 1956, Recami aveva iniziato il suo percorso letterario con due guide dedicate alla montagna, per poi dedicarsi ai libri per ragazzi negli anni Novanta e Duemila.
Il vero esordio nella narrativa per adulti avvenne nel 2006 con L’errore di Platini, romanzo che segnò il suo ingresso ufficiale nel mondo letterario.
Ma fu con Il correttore di bozze del 2007 che ottenne un grande successo di pubblico e critica, rivelando uno stile unico fatto di ironia, introspezione e sottile critica sociale.
Un autore poliedrico e amatissimo
Recami era un giallista, ma non solo. Era uno scrittore a tutto tondo, capace di unire leggerezza e profondità dei caratteri umani.
Con Il superstizioso (2008) entrò nella cinquina finalista del Premio Campiello, mentre nel 2009 vinse il Premio Scrittore Toscano dell’Anno con Il ragazzo che leggeva Maigret.
L’anno successivo, Prenditi cura di me lo portò tra i finalisti del Premio Strega, consacrandolo definitivamente tra le voci più importanti della narrativa italiana contemporanea.
La casa di ringhiera e gli anni d’oro con Sellerio
Negli anni successivi, Recami pubblicò una serie di titoli che divennero veri e propri cult tra i lettori: La casa di ringhiera (2011), Gli scheletri nell’armadio (2012), Il segreto di Angela (2013) e Il caso Kakoiannis-Sforza (2014).
Nel 2015 uscì L’uomo con la valigia e la raccolta di racconti Piccola enciclopedia delle ossessioni, con cui vinse il Premio Chiara.
Tutti i suoi libri, caratterizzati da uno sguardo ironico e disincantato sulla società, hanno contribuito a costruire un universo narrativo riconoscibile e profondamente umano.
Il ricordo di Firenze e del mondo culturale
Profondamente legato alla sua città, Recami aveva dedicato a Firenze molte pagine intense e affettuose.
Dopo la notizia della sua scomparsa, la sindaca Sara Funaro e l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini hanno espresso il dolore della città. «Firenze perde uno scrittore unico e molto amato dal pubblico», hanno dichiarato.
«Ci lascia un autore che ha saputo intrecciare ironia, introspezione, satira e denuncia sociale in storie che hanno saputo catturare i lettori. Ricorderemo sempre il suo coraggio stilistico e la sua capacità di farci sorridere e riflettere».
Francesco Recami scrittore coriaceo, polemico e polemista, coltissimo e pieno di storie sull’umanità.
Laura Persico Pezzino


















































































