Alfred Nobel: da “mercante di morte” a fondatore di un premio di pace.

Alfred Nobel, chimico e imprenditore svedese, è noto in tutto per aver inventato la dinamite nel 1867.
Questa scoperta rivoluzionaria gli garantì una fortuna immensa e una fama planetaria.
La dinamite, infatti, rese possibili grandi opere civili come scavi, costruzioni e infrastrutture, ma venne anche utilizzata in ambito militare, suscitando pesanti critiche nei confronti del suo inventore.
Nobel si trovò così diviso tra l’orgoglio per la sua genialità e il rimorso per gli effetti devastanti che la sua invenzione poteva provocare.
Il necrologio che cambiò la sua vita
Nel 1888 accadde un episodio che segnò per sempre la vita di Alfred Nobel e la storia della cultura moderna.
Un giornale francese, per errore, pubblicò il suo necrologio anziché quello di suo fratello Ludvig, titolandolo con parole durissime: “Il mercante di morte è morto”.
L’articolo descriveva Nobel come un uomo che si era arricchito vendendo strumenti di distruzione.
Leggere il proprio epitaffio e scoprire come il mondo lo avrebbe ricordato fu per lui uno shock profondo.
Da quel momento, Alfred Nobel maturò una decisione destinata a cambiare il corso della storia: voleva lasciare un’eredità di pace, non di guerra.
La nascita di un premio per l’umanità

Il 27 novembre 1895, Nobel firmò il suo testamento, destinando la quasi totalità del suo patrimonio alla creazione di un fondo.
Gli interessi generati da questo fondo sarebbero serviti per istituire premi annuali da assegnare a chi avesse dato “i maggiori benefici all’umanità”.
Nascevano così i Premi Nobel, riconoscimenti internazionali destinati a celebrare l’eccellenza nei campi della fisica, chimica, medicina, letteratura e pace.
Nobel volle che la nazionalità non fosse mai un criterio di selezione: contava solo il valore delle scoperte e delle azioni compiute.
Dalla morte simbolica alla rinascita morale
I primi Premi Nobel furono assegnati nel 1901, pochi anni dopo la morte del loro fondatore.
Da allora, il suo nome è divenuto sinonimo di progresso, scienza e solidarietà.
È straordinario pensare che uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo nacque dal desiderio di un uomo di riscattare la propria memoria.
Alfred Nobel riuscì a trasformare l’immagine del “mercante di morte” in quella di un benefattore dell’umanità.
E tutto ebbe inizio da un errore giornalistico che cambiò per sempre il senso della sua vita.
Laura Persico Pezzino
Alfred Nobel, chimico e imprenditore svedese, è noto in tutto per aver inventato la dinamite nel 1867.
Questa scoperta rivoluzionaria gli garantì una fortuna immensa e una fama planetaria.
La dinamite, infatti, rese possibili grandi opere civili come scavi, costruzioni e infrastrutture, ma venne anche utilizzata in ambito militare, suscitando pesanti critiche nei confronti del suo inventore.
Nobel si trovò così diviso tra l’orgoglio per la sua genialità e il rimorso per gli effetti devastanti che la sua invenzione poteva provocare.
Il necrologio che cambiò la sua vita
Nel 1888 accadde un episodio che segnò per sempre la vita di Alfred Nobel e la storia della cultura moderna.
Un giornale francese, per errore, pubblicò il suo necrologio anziché quello di suo fratello Ludvig, titolandolo con parole durissime: “Il mercante di morte è morto”.
L’articolo descriveva Nobel come un uomo che si era arricchito vendendo strumenti di distruzione.
Leggere il proprio epitaffio e scoprire come il mondo lo avrebbe ricordato fu per lui uno shock profondo.
Da quel momento, Alfred Nobel maturò una decisione destinata a cambiare il corso della storia: voleva lasciare un’eredità di pace, non di guerra.
La nascita di un premio per l’umanità

Il 27 novembre 1895, Nobel firmò il suo testamento, destinando la quasi totalità del suo patrimonio alla creazione di un fondo.
Gli interessi generati da questo fondo sarebbero serviti per istituire premi annuali da assegnare a chi avesse dato “i maggiori benefici all’umanità”.
Nascevano così i Premi Nobel, riconoscimenti internazionali destinati a celebrare l’eccellenza nei campi della fisica, chimica, medicina, letteratura e pace.
Nobel volle che la nazionalità non fosse mai un criterio di selezione: contava solo il valore delle scoperte e delle azioni compiute.
Dalla morte simbolica alla rinascita morale
I primi Premi Nobel furono assegnati nel 1901, pochi anni dopo la morte del loro fondatore.
Da allora, il suo nome è divenuto sinonimo di progresso, scienza e solidarietà.
È straordinario pensare che uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo nacque dal desiderio di un uomo di riscattare la propria memoria.
Alfred Nobel riuscì a trasformare l’immagine del “mercante di morte” in quella di un benefattore dell’umanità.
E tutto ebbe inizio da un errore giornalistico che cambiò per sempre il senso della sua vita.
Laura Persico Pezzino


















































































