12 novembre: San Renato di Angers.

Nome: San Renato di Angers
Titolo: Vescovo
Nascita: V secolo, Angers, Francia
Morte: V secolo, Angers, Francia
Ricorrenza: 12 novembre
Il giovane risorto che diventa vescovo
San Renato di Angers vive nel V secolo, in una Francia ancora segnata dalla caduta dell’Impero Romano.
La sua storia, avvolta dal mistero e dalla fede, è tra le più straordinarie della tradizione cristiana.
Secondo la leggenda, Renato nasce in una famiglia pagana e muore poco dopo la nascita.
La madre, disperata, si rivolge al vescovo Maurilio di Angers, che si sente in colpa per non aver potuto battezzare il neonato.
Invocando la misericordia divina, Maurilio prega accanto al piccolo corpo e il bambino torna miracolosamente in vita.
Il dono della vita e della fede
Crescendo, Renato mostra un’intelligenza profonda e una fede luminosa.
Considera la sua stessa esistenza un segno della grazia di Dio e decide di consacrarsi completamente al servizio della Chiesa.
Maurilio, riconoscendo in lui un’anima prediletta, lo affida alla formazione religiosa e, prima di morire, lo designa come suo successore alla guida della diocesi di Angers.
Renato diventa così vescovo, noto per la sua umiltà e la carità verso i poveri. Le fonti lo descrivono come un pastore mite, capace di riconciliare i cuori e di riportare la pace dove regnavano discordia e diffidenza.
Il culto e la memoria
Dopo la morte, avvenuta anch’essa ad Angers, San Renato viene venerato come santo taumaturgo. La sua tomba diventa meta di pellegrinaggi e il suo nome si diffonde anche in Italia, dove diverse località lo scelgono come patrono.
La sua storia di resurrezione e di fede continua a essere simbolo di rinascita spirituale: un invito a credere nella forza del perdono e nella vita che rinasce dalla preghiera.
Nome: San Renato di Angers
Titolo: Vescovo
Nascita: V secolo, Angers, Francia
Morte: V secolo, Angers, Francia
Ricorrenza: 12 novembre
Il giovane risorto che diventa vescovo
San Renato di Angers vive nel V secolo, in una Francia ancora segnata dalla caduta dell’Impero Romano.
La sua storia, avvolta dal mistero e dalla fede, è tra le più straordinarie della tradizione cristiana.
Secondo la leggenda, Renato nasce in una famiglia pagana e muore poco dopo la nascita.
La madre, disperata, si rivolge al vescovo Maurilio di Angers, che si sente in colpa per non aver potuto battezzare il neonato.
Invocando la misericordia divina, Maurilio prega accanto al piccolo corpo e il bambino torna miracolosamente in vita.
Il dono della vita e della fede
Crescendo, Renato mostra un’intelligenza profonda e una fede luminosa.
Considera la sua stessa esistenza un segno della grazia di Dio e decide di consacrarsi completamente al servizio della Chiesa.
Maurilio, riconoscendo in lui un’anima prediletta, lo affida alla formazione religiosa e, prima di morire, lo designa come suo successore alla guida della diocesi di Angers.
Renato diventa così vescovo, noto per la sua umiltà e la carità verso i poveri. Le fonti lo descrivono come un pastore mite, capace di riconciliare i cuori e di riportare la pace dove regnavano discordia e diffidenza.
Il culto e la memoria
Dopo la morte, avvenuta anch’essa ad Angers, San Renato viene venerato come santo taumaturgo. La sua tomba diventa meta di pellegrinaggi e il suo nome si diffonde anche in Italia, dove diverse località lo scelgono come patrono.
La sua storia di resurrezione e di fede continua a essere simbolo di rinascita spirituale: un invito a credere nella forza del perdono e nella vita che rinasce dalla preghiera.


















































































