13 novembre 2021. Muore Wilbur Smith.

13L’Africa come destino narrativo
Wilbur Addison Smith nasce il 9 gennaio 1933 nella Rhodesia del Nord, oggi Zambia.
Cresce tra piantagioni, fiumi e savane, in un’Africa che diventa subito la sua casa interiore.
Dopo gli studi in Sudafrica, lavora come contabile, ma la passione per la scrittura lo spinge a cambiare rotta. Il successo arriva nel 1964 con Quando vola il falco, primo capitolo della saga dei Courtney, che apre un universo narrativo di eroi, viaggi e conflitti familiari.
Smith costruisce trame dove l’avventura incontra la storia e la natura diventa protagonista.
L’Africa, con la sua forza primordiale, è il teatro di passioni e conquiste, ma anche di contraddizioni e ferite. La sua penna racconta la colonizzazione, le lotte di potere, le civiltà perdute, mantenendo sempre un ritmo cinematografico e visivo.
Le grandi saghe e il successo mondiale
Nel corso di oltre cinquant’anni di carriera, Wilbur Smith pubblica più di quaranta romanzi, tradotti in decine di lingue e venduti in milioni di copie.
Le sue principali saghe — i Courtney, i Ballantyne e i romanzi ambientati nell’antico Egitto — si intrecciano in un affresco che attraversa secoli di storia.
Con titoli come Il dio del fiume, Gli eredi dell’Eden e L’ultimo faraone, Smith fonde avventura e accuratezza storica, offrendo al lettore una fuga nel tempo e nello spazio.
Le sue storie, piene di tensione e vitalità, riflettono l’amore per la natura, la curiosità antropologica e il desiderio di libertà.
La morte e l’eredità di un narratore instancabile
Wilbur Smith muore il 13 novembre 2021 a Città del Capo, all’età di 88 anni, nella sua casa, accanto alla moglie Mokhiniso.
Fino all’ultimo giorno lavora a nuovi progetti, fedele alla sua idea di letteratura come vita vissuta fino in fondo.
13L’Africa come destino narrativo
Wilbur Addison Smith nasce il 9 gennaio 1933 nella Rhodesia del Nord, oggi Zambia.
Cresce tra piantagioni, fiumi e savane, in un’Africa che diventa subito la sua casa interiore.
Dopo gli studi in Sudafrica, lavora come contabile, ma la passione per la scrittura lo spinge a cambiare rotta. Il successo arriva nel 1964 con Quando vola il falco, primo capitolo della saga dei Courtney, che apre un universo narrativo di eroi, viaggi e conflitti familiari.
Smith costruisce trame dove l’avventura incontra la storia e la natura diventa protagonista.
L’Africa, con la sua forza primordiale, è il teatro di passioni e conquiste, ma anche di contraddizioni e ferite. La sua penna racconta la colonizzazione, le lotte di potere, le civiltà perdute, mantenendo sempre un ritmo cinematografico e visivo.
Le grandi saghe e il successo mondiale
Nel corso di oltre cinquant’anni di carriera, Wilbur Smith pubblica più di quaranta romanzi, tradotti in decine di lingue e venduti in milioni di copie.
Le sue principali saghe — i Courtney, i Ballantyne e i romanzi ambientati nell’antico Egitto — si intrecciano in un affresco che attraversa secoli di storia.
Con titoli come Il dio del fiume, Gli eredi dell’Eden e L’ultimo faraone, Smith fonde avventura e accuratezza storica, offrendo al lettore una fuga nel tempo e nello spazio.
Le sue storie, piene di tensione e vitalità, riflettono l’amore per la natura, la curiosità antropologica e il desiderio di libertà.
La morte e l’eredità di un narratore instancabile
Wilbur Smith muore il 13 novembre 2021 a Città del Capo, all’età di 88 anni, nella sua casa, accanto alla moglie Mokhiniso.
Fino all’ultimo giorno lavora a nuovi progetti, fedele alla sua idea di letteratura come vita vissuta fino in fondo.


















































































