10 dicembre 1936. Muore Luigi Pirandello.

Luigi Pirandello nasce ad Agrigento nel 1867, in una Sicilia attraversata da cambiamenti politici e culturali che plasmano la sua sensibilità narrativa.
Prosegue gli studi tra Palermo, Roma e Bonn, dove approfondisce filologia e letteratura comparata, acquisendo strumenti che orientano il suo sguardo sulla complessità dell’identità umana.
Rientra in Italia e inizia un percorso di scrittura che si muove con agilità tra romanzi, novelle e teatro, aprendo un varco nuovo nella scena letteraria del Novecento.
La vita e la formazione di Luigi Pirandello
Pirandello osserva il mondo con la curiosità di chi cerca sempre un punto di vista alternativo.
L’esperienza familiare, la precarietà economica e un forte interesse per la psicologia lo portano a interrogare il confine fra verità e apparenza.
Insegna, scrive, sperimenta, esplora le fragilità delle relazioni umane e le molteplici maschere che ciascuno indossa.
La sua produzione narrativa cresce rapidamente e si intreccia con il rapporto complesso con Roma, città che diventa il suo laboratorio creativo.
Opere che cambiano la scena letteraria e teatrale
Con “Il fu Mattia Pascal” Pirandello introduce il motivo dell’identità fluida, un tema che ritorna nelle “Novelle per un anno”, corpus monumentale che riflette la sua capacità di cogliere l’ironia e la tragicità del quotidiano.
Il teatro diventa il luogo in cui questa visione prende forma definitiva.
“Sei personaggi in cerca d’autore” rivoluziona la struttura drammaturgica e apre la stagione del metateatro, mentre “Enrico IV” e “Così è (se vi pare)” confermano la sua forza innovativa.
Nel 1934 riceve il Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che sancisce la portata internazionale del suo contributo artistico.
Morte e funerali di Luigi Pirandello
Il 10 dicembre 1936 Luigi Pirandello muore a Roma.
Le sue volontà sono chiare e anticonvenzionali: desidera un funerale semplice, senza cerimonie ufficiali.
Le spoglie vengono inizialmente collocate al Verano, in attesa di un trasferimento che avverrà soltanto anni dopo.
Nel 1947, la salma raggiunge Agrigento, dove oggi riposa nella sua terra natale, all’interno di un monumento che riprende una grande pietra bianca, simbolo della sua identità siciliana e del legame con le sue origini.
Luigi Pirandello nasce ad Agrigento nel 1867, in una Sicilia attraversata da cambiamenti politici e culturali che plasmano la sua sensibilità narrativa.
Prosegue gli studi tra Palermo, Roma e Bonn, dove approfondisce filologia e letteratura comparata, acquisendo strumenti che orientano il suo sguardo sulla complessità dell’identità umana.
Rientra in Italia e inizia un percorso di scrittura che si muove con agilità tra romanzi, novelle e teatro, aprendo un varco nuovo nella scena letteraria del Novecento.
La vita e la formazione di Luigi Pirandello
Pirandello osserva il mondo con la curiosità di chi cerca sempre un punto di vista alternativo.
L’esperienza familiare, la precarietà economica e un forte interesse per la psicologia lo portano a interrogare il confine fra verità e apparenza.
Insegna, scrive, sperimenta, esplora le fragilità delle relazioni umane e le molteplici maschere che ciascuno indossa.
La sua produzione narrativa cresce rapidamente e si intreccia con il rapporto complesso con Roma, città che diventa il suo laboratorio creativo.
Opere che cambiano la scena letteraria e teatrale
Con “Il fu Mattia Pascal” Pirandello introduce il motivo dell’identità fluida, un tema che ritorna nelle “Novelle per un anno”, corpus monumentale che riflette la sua capacità di cogliere l’ironia e la tragicità del quotidiano.
Il teatro diventa il luogo in cui questa visione prende forma definitiva.
“Sei personaggi in cerca d’autore” rivoluziona la struttura drammaturgica e apre la stagione del metateatro, mentre “Enrico IV” e “Così è (se vi pare)” confermano la sua forza innovativa.
Nel 1934 riceve il Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che sancisce la portata internazionale del suo contributo artistico.
Morte e funerali di Luigi Pirandello
Il 10 dicembre 1936 Luigi Pirandello muore a Roma.
Le sue volontà sono chiare e anticonvenzionali: desidera un funerale semplice, senza cerimonie ufficiali.
Le spoglie vengono inizialmente collocate al Verano, in attesa di un trasferimento che avverrà soltanto anni dopo.
Nel 1947, la salma raggiunge Agrigento, dove oggi riposa nella sua terra natale, all’interno di un monumento che riprende una grande pietra bianca, simbolo della sua identità siciliana e del legame con le sue origini.


















































































