Addio a Fiorenza de Bernardi, la prima pilota di linea italiana.

Addio a Fiorenza de Bernardi, la prima pilota di linea italiana: la donna che fece volare i sogni delle donne dell’aria ✈️
Fiorenza de Bernardi, prima pilota di linea d’Italia, si è spenta lasciando un’eredità straordinaria nel mondo dell’aviazione.
Nata a Firenze il 22 maggio 1928, figlia del celebre asso dell’aria Mario de Bernardi, Fiorenza ha saputo imporsi in un settore per decenni dominato dagli uomini, aprendo la strada a generazioni di donne che sognavano di toccare il cielo.

🚀 Dalle origini a una carriera in volo
Fiorenza ottenne il suo primo brevetto di volo nel 1951: una conquista che all’epoca appariva quasi rivoluzionaria per una donna.
Tuttavia, fu solo nel gennaio 1967 che la sua carriera decollò davvero, quando venne assunta da Aeralpi — compagnia veneziana specializzata in voli-taxi.
Nel corso della sua carriera, Fiorenza si trovò al comando di aeromobili come il Twin Otter, lo Yak-40 e persino il grande DC-8 accumulando oltre 6.500 ore di volo.
✨ Pioniera e apripista per le donne dell’aviazione
La vera grandezza di Fiorenza de Bernardi non si limitò alle ore di volo o ai velivoli sulla quale si sedette al comando. Fu soprattutto una pioniera — una donna che riuscì a farsi rispettare in un ambiente difficile, fatto di pregiudizi e diffidenza.
Per anni guidò in prima linea associazioni come ADA (Associazione Donne Aviazione), la Federazione Pilote Europee e ISA+99, impegnandosi affinché anche le donne — in Italia e nel resto d’Europa — potessero prendere il volo, letteralmente e metaforicamente.
Quanto fatto con queste associazioni ha dato la possibilità a molte donne di perseguire un obiettivo una volta ritenuto irrealistico.
La sua perseveranza, la sua fermezza e il suo talento misero fine a diffidenze e dubbi: pian piano, colleghi uomini e società di volo impararono non solo a considerarla alla pari, ma a rispettarla come un pilastro dell’aviazione civile.
🎯 L’eredità di un’icona dell’aviazione italiana
Con la scomparsa di Fiorenza de Bernardi, l’Italia perde un simbolo di emancipazione e progresso. La sua storia – fatta di passione, sacrificio e coraggio – diventa oggi patrimonio di tutti coloro che credono nel talento, nell’uguaglianza di genere e nella forza di realizzare i propri sogni.
Il suo nome rimarrà scolpito nella storia dell’aviazione come nella storia dell’emancipazione femminile.
LPP
Addio a Fiorenza de Bernardi, la prima pilota di linea italiana: la donna che fece volare i sogni delle donne dell’aria ✈️
Fiorenza de Bernardi, prima pilota di linea d’Italia, si è spenta lasciando un’eredità straordinaria nel mondo dell’aviazione.
Nata a Firenze il 22 maggio 1928, figlia del celebre asso dell’aria Mario de Bernardi, Fiorenza ha saputo imporsi in un settore per decenni dominato dagli uomini, aprendo la strada a generazioni di donne che sognavano di toccare il cielo.

🚀 Dalle origini a una carriera in volo
Fiorenza ottenne il suo primo brevetto di volo nel 1951: una conquista che all’epoca appariva quasi rivoluzionaria per una donna.
Tuttavia, fu solo nel gennaio 1967 che la sua carriera decollò davvero, quando venne assunta da Aeralpi — compagnia veneziana specializzata in voli-taxi.
Nel corso della sua carriera, Fiorenza si trovò al comando di aeromobili come il Twin Otter, lo Yak-40 e persino il grande DC-8 accumulando oltre 6.500 ore di volo.
✨ Pioniera e apripista per le donne dell’aviazione
La vera grandezza di Fiorenza de Bernardi non si limitò alle ore di volo o ai velivoli sulla quale si sedette al comando. Fu soprattutto una pioniera — una donna che riuscì a farsi rispettare in un ambiente difficile, fatto di pregiudizi e diffidenza.
Per anni guidò in prima linea associazioni come ADA (Associazione Donne Aviazione), la Federazione Pilote Europee e ISA+99, impegnandosi affinché anche le donne — in Italia e nel resto d’Europa — potessero prendere il volo, letteralmente e metaforicamente.
Quanto fatto con queste associazioni ha dato la possibilità a molte donne di perseguire un obiettivo una volta ritenuto irrealistico.
La sua perseveranza, la sua fermezza e il suo talento misero fine a diffidenze e dubbi: pian piano, colleghi uomini e società di volo impararono non solo a considerarla alla pari, ma a rispettarla come un pilastro dell’aviazione civile.
🎯 L’eredità di un’icona dell’aviazione italiana
Con la scomparsa di Fiorenza de Bernardi, l’Italia perde un simbolo di emancipazione e progresso. La sua storia – fatta di passione, sacrificio e coraggio – diventa oggi patrimonio di tutti coloro che credono nel talento, nell’uguaglianza di genere e nella forza di realizzare i propri sogni.
Il suo nome rimarrà scolpito nella storia dell’aviazione come nella storia dell’emancipazione femminile.
LPP



















































































