Cosa c’è dopo la morte.

Cosa c’è davvero oltre quel confine che chiamiamo fine?
Dopo la morte: e se non fosse solo buio?
Forse ti risvegli altrove, in un altro corpo, in un’altra epoca, con un’altra vita che non ricorda nulla della precedente.
O forse resti sospeso, in una sorta di sala d’attesa dell’universo, dove il tempo si ferma e tutto si riavvolge come un film visto al contrario.
C’è chi crede che si torni bambini.
Chi ritiene di diventare luce.
Chi pensa che si sogni per sempre la vita appena vissuta.
Ma forse non esiste una sola verità.
Forse ognuno incontra ciò in cui ha creduto.
O forse la morte è solo un passaggio.
Come togliersi un vecchio abito e ritrovarsi nudi davanti all’infinito.
E in quell’istante capisci che non è importante sapere cosa c’è dopo.
Perché la vera domanda è: cosa stiamo facendo ora, mentre siamo ancora qui?
Perché viviamo come se fossimo eterni, eppure sprechiamo il tempo in ciò che non lascerà traccia?
Forse la risposta non è nel dopo, ma nell’adesso.
Forse il senso è fare qualcosa di così vivo, di così autentico, che continui a esistere anche quando noi non ci saremo più.
Come una scintilla che non muore mai, solo cambia forma, e continua a brillare nel silenzio dell’eternità.
Fabio Piccinini
Cosa c’è davvero oltre quel confine che chiamiamo fine?
Dopo la morte: e se non fosse solo buio?
Forse ti risvegli altrove, in un altro corpo, in un’altra epoca, con un’altra vita che non ricorda nulla della precedente.
O forse resti sospeso, in una sorta di sala d’attesa dell’universo, dove il tempo si ferma e tutto si riavvolge come un film visto al contrario.
C’è chi crede che si torni bambini.
Chi ritiene di diventare luce.
Chi pensa che si sogni per sempre la vita appena vissuta.
Ma forse non esiste una sola verità.
Forse ognuno incontra ciò in cui ha creduto.
O forse la morte è solo un passaggio.
Come togliersi un vecchio abito e ritrovarsi nudi davanti all’infinito.
E in quell’istante capisci che non è importante sapere cosa c’è dopo.
Perché la vera domanda è: cosa stiamo facendo ora, mentre siamo ancora qui?
Perché viviamo come se fossimo eterni, eppure sprechiamo il tempo in ciò che non lascerà traccia?
Forse la risposta non è nel dopo, ma nell’adesso.
Forse il senso è fare qualcosa di così vivo, di così autentico, che continui a esistere anche quando noi non ci saremo più.
Come una scintilla che non muore mai, solo cambia forma, e continua a brillare nel silenzio dell’eternità.
Fabio Piccinini


















































































