Dei Sepolcri di Ugo Foscolo.

Dei Sepolcri di Ugo Foscolo.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto. E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale “Citazioni per il Commiato” vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
Ugo Foscolo e il valore del ricordo
Ugo Foscolo (1778-1827) è uno dei grandi poeti italiani, figura centrale del Neoclassicismo e del Romanticismo.
Il suo carme “Dei Sepolcri”, pubblicato nel 1807, riflette sul senso della morte, sul ruolo della memoria e sull’importanza dei monumenti funebri.
Non si tratta solo di un discorso poetico, ma di un testo che nasce anche da un contesto storico: l’editto di Saint-Cloud del 1804, con cui Napoleone regolava i cimiteri e vietava le sepolture nelle chiese.
Foscolo trasforma questa norma in occasione di meditazione, aprendo un dialogo sulla funzione spirituale e civile delle tombe.
Dei Sepolcri
Ugo Foscolo (1807)
Ecco uno dei passaggi più intensi del carme, che racchiude il cuore della sua visione:
“Sol chi non lascia eredità d’affetti
poca gioia ha dell’urna; e se pur mira
dopo l’esequie, errar vede il suo spirto
fra le tempeste del secol, né dolce
lume gli viene dagli antri eterni.”
Una riflessione sul commiato
Questi versi ricordano che la vera eredità non è materiale, ma fatta di affetti e legami vissuti in vita.
Le tombe acquistano senso solo se chi resta custodisce la memoria con amore.
Per Foscolo, chi lascia dietro di sé relazioni sincere e profonde trova, anche oltre la morte, una luce che consola.
È un pensiero che si presta al momento del commiato: invita a ricordare non solo la perdita, ma anche ciò che continua a vivere attraverso i sentimenti condivisi.
In questo modo, la poesia di Foscolo diventa un messaggio universale di speranza: l’amore che doniamo resta inciso nei cuori, e illumina il buio della separazione.
Dei Sepolcri di Ugo Foscolo.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto. E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale “Citazioni per il Commiato” vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
Ugo Foscolo e il valore del ricordo
Ugo Foscolo (1778-1827) è uno dei grandi poeti italiani, figura centrale del Neoclassicismo e del Romanticismo.
Il suo carme “Dei Sepolcri”, pubblicato nel 1807, riflette sul senso della morte, sul ruolo della memoria e sull’importanza dei monumenti funebri.
Non si tratta solo di un discorso poetico, ma di un testo che nasce anche da un contesto storico: l’editto di Saint-Cloud del 1804, con cui Napoleone regolava i cimiteri e vietava le sepolture nelle chiese.
Foscolo trasforma questa norma in occasione di meditazione, aprendo un dialogo sulla funzione spirituale e civile delle tombe.
Dei Sepolcri
Ugo Foscolo (1807)
Ecco uno dei passaggi più intensi del carme, che racchiude il cuore della sua visione:
“Sol chi non lascia eredità d’affetti
poca gioia ha dell’urna; e se pur mira
dopo l’esequie, errar vede il suo spirto
fra le tempeste del secol, né dolce
lume gli viene dagli antri eterni.”
Una riflessione sul commiato
Questi versi ricordano che la vera eredità non è materiale, ma fatta di affetti e legami vissuti in vita.
Le tombe acquistano senso solo se chi resta custodisce la memoria con amore.
Per Foscolo, chi lascia dietro di sé relazioni sincere e profonde trova, anche oltre la morte, una luce che consola.
È un pensiero che si presta al momento del commiato: invita a ricordare non solo la perdita, ma anche ciò che continua a vivere attraverso i sentimenti condivisi.
In questo modo, la poesia di Foscolo diventa un messaggio universale di speranza: l’amore che doniamo resta inciso nei cuori, e illumina il buio della separazione.

















































































