Fantasmi a Moncalieri, tra storia, leggende.

Fantasmi a Moncalieri, tra storia, leggende. e i misteri più oscuri del Piemonte
Nel cuore del Piemonte, Moncalieri si distingue non solo per la sua bellezza architettonica e il suo passato regale, ma anche per le leggende oscure e i misteri che aleggiano tra le sue antiche mura.
In una regione già segnata dall’esoterismo, dove Torino è considerata uno dei vertici mondiali della magia bianca e nera, anche questa cittadina alle porte del capoluogo piemontese si ritaglia un ruolo da protagonista nell’immaginario collettivo dei luoghi infestati.
Due castelli, storie di apparizioni, amori impossibili e presenze inquietanti alimentano una tradizione folkloristica che attira ogni anno appassionati di misteri e fenomeni paranormali da tutta Italia.
Il Castello Reale e il fantasma della Bela Rosin
Simbolo di Moncalieri, il Castello Reale affonda le sue radici nel XIII secolo ed è stato teatro di eventi storici come il celebre Proclama di Moncalieri.
Frequentato da numerosi membri della Casa Savoia, il castello conserva tra le sue mura non solo memoria storica, ma anche presunti ospiti ultraterreni.
La leggenda più nota è quella della Bela Rosin, Rosa Vercellana, amante e poi moglie morganatica di Vittorio Emanuele II.
Il suo spettro, dicono, appare nelle notti più silenziose, mentre fluttua attorno alle mura del castello.
Alcuni testimoni, tra cui militari del I Reggimento Piemonte stanziati nell’edificio, affermano di aver udito rumori inspiegabili e di aver visto una carrozza fantasma attraversare le gallerie sotterranee, tra cigolii sinistri e presenze indefinibili.
Il Castello della Rotta: il più infestato d’Italia?
Se il Castello Reale incute rispetto, il Castello della Rotta, poco fuori Moncalieri, è ritenuto uno dei luoghi più infestati d’Italia.
La roccaforte sorge accanto al torrente Banna e risale, secondo alcuni studi, al IV secolo.
Fu punto strategico per commerci e guerre, passando sotto il controllo di Romani, Longobardi e Templari.
Ma ciò che lo rende celebre è la sua aura paranormale: decine di testimonianze parlano di apparizioni, rumori, pianti e lamenti.

Castello della Rotta: il maniero più infestato d’Italia alle porte di Torino
Un castello tra storia e mistero
Tra le colline di Moncalieri, alle porte di Torino, si erge un edificio che da secoli alimenta leggende e suggestioni: il Castello della Rotta.
Considerato da molti il luogo più infestato d’Italia, questo antico maniero rappresenta una delle mete più ambite dagli appassionati di misteri, fantasmi e fenomeni paranormali.
La sua fama oscura non è soltanto frutto del folklore locale: numerosi studiosi del paranormale e semplici curiosi hanno raccolto testimonianze, fotografie e registrazioni di suoni inquietanti, alimentando la leggenda di questo castello unico nel suo genere.
La storia del Castello della Rotta
Il Castello della Rotta nasce nel cuore del Quattrocento, come “casaforte”, ovvero una tenuta fortificata costruita a protezione del ponte sul torrente Banna.
Il nome stesso – secondo alcune ipotesi – deriverebbe da “Gancia Rupta”, con “gancia” che indicava una fattoria fortificata. L’origine del termine “rotta”, invece, rimane incerta, forse legata a eventi bellici o a un’antica sconfitta.
L’imponente struttura a pianta quadrata, dalle mura spesse e dai cortili interni, è appartenuta nel corso dei secoli a numerosi proprietari, tra cui spiccano i Cavalieri Templari, che utilizzarono il castello come presidio strategico per oltre tre secoli.
È proprio a questo ordine di monaci guerrieri che si lega una delle presenze più celebri del castello.
I fantasmi del Castello della Rotta
Secondo numerose testimonianze, il fantasma di un cavaliere templare a cavallo si aggirerebbe tra le sale e i cortili del castello.
Alcuni abitanti giurano di aver udito, nel silenzio della notte, il rimbombo degli zoccoli di cavallo sulle pietre del maniero.
A rendere questa leggenda ancora più inquietante fu il ritrovamento, avvenuto diversi anni fa, di uno scheletro umano accanto a quello di un cavallo proprio nei sotterranei della struttura.
Si dice che lo spirito di quel cavaliere non abbia mai trovato pace.
Ma il templare non è l’unico spettro a infestare il Castello della Rotta.
Altri fantasmi popolerebbero il maniero:
- Un frate, forse vittima di antiche ingiustizie.
- Un bambino e la sua nutrice, legati da un tragico evento che li condannò a vagare insieme per l’eternità.
- Un sacerdote, la cui figura è stata avvistata più volte nei corridoi.
- Una donna bionda, che appare e scompare nelle stanze più oscure.
La processione dei fantasmi del 13 giugno
La leggenda più celebre racconta che, ogni anno, nella notte tra il 12 e il 13 giugno, tutte le presenze del castello si riuniscano in una sorta di processione spettrale.
Questa sfilata di anime in pena si muoverebbe silenziosa tra i cortili e le sale, offrendo uno spettacolo che solo i più coraggiosi osano cercare di osservare.
Molti appassionati di fenomeni paranormali organizzano sopralluoghi in quelle date, sperando di catturare prove di queste manifestazioni.
In alcune notti, secondo i racconti, si udirebbero voci di bambini, sussurri femminili e lamenti, registrati anche da strumenti di rilevazione audio.
Alcuni parlano di fotografie che mostrano ombre inspiegabili e presenze non identificabili.
Realtà o leggenda?
Nel Castello della Rotta, la linea tra ciò che è reale e ciò che appartiene al mito si perde nella notte dei tempi.
Certo è che la sua fama oscura continua ad attrarre visitatori, curiosi e studiosi da tutta Italia e non solo.
Sia che siate scettici, sia che crediate nel paranormale, una visita al Castello della Rotta di Moncalieri rappresenta un viaggio nel cuore del mistero piemontese.
Una terra, il Piemonte, dove la magia nera e bianca si intrecciano in un dualismo affascinante e spaventoso al tempo stesso.

L’amore maledetto tra cavaliere e marchesa
Una delle storie più struggenti racconta di una giovane marchesa, promessa a un nobile del castello ma segretamente innamorata di un cavaliere.
Scoperta la tresca, la donna venne gettata da una torre, mentre l’amato partì per le Crociate, non facendo più ritorno.
Ancora oggi, dicono, due figure eteree si rincorrono nei pressi del castello: un cavaliere a cavallo e una dama in cerca di redenzione.
Rinvenimenti archeologici hanno riportato alla luce uno scheletro con una croce templare, alimentando ulteriormente la leggenda.
Il bambino travolto e la nutrice disperata
Altra presenza ricorrente sarebbe quella di un bambino fantasma, morto tragicamente investito da una carrozza nel cortile interno.
La sua nutrice, sopraffatta dal dolore, si tolse la vita poco dopo.
Oggi, i loro spiriti vagherebbero insieme, incapaci di separarsi, nelle notti più fredde e silenziose.
Il frate murato vivo e la processione degli spettri
Il racconto più macabro è forse quello di un frate del XV secolo, condannato a essere murato vivo per crimini non meglio specificati.
Pare che, ancora oggi, i suoi lamenti si odano nel buio dei corridoi.
Ogni anno, nella notte tra il 12 e il 13 giugno, si terrebbe una sorta di processione spettrale: tutti i fantasmi del castello comparirebbero per un solo momento, in una scena degna della miglior letteratura gotica.
Un turismo del mistero tra realtà e leggenda
Queste storie, siano esse frutto di folklore o di esperienze reali, hanno fatto di Moncalieri una destinazione di riferimento per gli amanti del paranormale.
Eventi, tour notturni, podcast e documentari hanno raccontato nel tempo queste vicende, contribuendo a mantenerle vive nell’immaginario comune.
Personaggi come Fra Fiusch, un presunto alchimista e studioso di magia, completano il quadro rendendo Moncalieri un luogo dove storia e leggenda si intrecciano in modo affascinante e misterioso.
Fantasmi a Moncalieri, tra storia, leggende. e i misteri più oscuri del Piemonte
Nel cuore del Piemonte, Moncalieri si distingue non solo per la sua bellezza architettonica e il suo passato regale, ma anche per le leggende oscure e i misteri che aleggiano tra le sue antiche mura.
In una regione già segnata dall’esoterismo, dove Torino è considerata uno dei vertici mondiali della magia bianca e nera, anche questa cittadina alle porte del capoluogo piemontese si ritaglia un ruolo da protagonista nell’immaginario collettivo dei luoghi infestati.
Due castelli, storie di apparizioni, amori impossibili e presenze inquietanti alimentano una tradizione folkloristica che attira ogni anno appassionati di misteri e fenomeni paranormali da tutta Italia.
Il Castello Reale e il fantasma della Bela Rosin
Simbolo di Moncalieri, il Castello Reale affonda le sue radici nel XIII secolo ed è stato teatro di eventi storici come il celebre Proclama di Moncalieri.
Frequentato da numerosi membri della Casa Savoia, il castello conserva tra le sue mura non solo memoria storica, ma anche presunti ospiti ultraterreni.
La leggenda più nota è quella della Bela Rosin, Rosa Vercellana, amante e poi moglie morganatica di Vittorio Emanuele II.
Il suo spettro, dicono, appare nelle notti più silenziose, mentre fluttua attorno alle mura del castello.
Alcuni testimoni, tra cui militari del I Reggimento Piemonte stanziati nell’edificio, affermano di aver udito rumori inspiegabili e di aver visto una carrozza fantasma attraversare le gallerie sotterranee, tra cigolii sinistri e presenze indefinibili.
Il Castello della Rotta: il più infestato d’Italia?
Se il Castello Reale incute rispetto, il Castello della Rotta, poco fuori Moncalieri, è ritenuto uno dei luoghi più infestati d’Italia.
La roccaforte sorge accanto al torrente Banna e risale, secondo alcuni studi, al IV secolo.
Fu punto strategico per commerci e guerre, passando sotto il controllo di Romani, Longobardi e Templari.
Ma ciò che lo rende celebre è la sua aura paranormale: decine di testimonianze parlano di apparizioni, rumori, pianti e lamenti.

Castello della Rotta: il maniero più infestato d’Italia alle porte di Torino
Un castello tra storia e mistero
Tra le colline di Moncalieri, alle porte di Torino, si erge un edificio che da secoli alimenta leggende e suggestioni: il Castello della Rotta.
Considerato da molti il luogo più infestato d’Italia, questo antico maniero rappresenta una delle mete più ambite dagli appassionati di misteri, fantasmi e fenomeni paranormali.
La sua fama oscura non è soltanto frutto del folklore locale: numerosi studiosi del paranormale e semplici curiosi hanno raccolto testimonianze, fotografie e registrazioni di suoni inquietanti, alimentando la leggenda di questo castello unico nel suo genere.
La storia del Castello della Rotta
Il Castello della Rotta nasce nel cuore del Quattrocento, come “casaforte”, ovvero una tenuta fortificata costruita a protezione del ponte sul torrente Banna.
Il nome stesso – secondo alcune ipotesi – deriverebbe da “Gancia Rupta”, con “gancia” che indicava una fattoria fortificata. L’origine del termine “rotta”, invece, rimane incerta, forse legata a eventi bellici o a un’antica sconfitta.
L’imponente struttura a pianta quadrata, dalle mura spesse e dai cortili interni, è appartenuta nel corso dei secoli a numerosi proprietari, tra cui spiccano i Cavalieri Templari, che utilizzarono il castello come presidio strategico per oltre tre secoli.
È proprio a questo ordine di monaci guerrieri che si lega una delle presenze più celebri del castello.
I fantasmi del Castello della Rotta
Secondo numerose testimonianze, il fantasma di un cavaliere templare a cavallo si aggirerebbe tra le sale e i cortili del castello.
Alcuni abitanti giurano di aver udito, nel silenzio della notte, il rimbombo degli zoccoli di cavallo sulle pietre del maniero.
A rendere questa leggenda ancora più inquietante fu il ritrovamento, avvenuto diversi anni fa, di uno scheletro umano accanto a quello di un cavallo proprio nei sotterranei della struttura.
Si dice che lo spirito di quel cavaliere non abbia mai trovato pace.
Ma il templare non è l’unico spettro a infestare il Castello della Rotta.
Altri fantasmi popolerebbero il maniero:
- Un frate, forse vittima di antiche ingiustizie.
- Un bambino e la sua nutrice, legati da un tragico evento che li condannò a vagare insieme per l’eternità.
- Un sacerdote, la cui figura è stata avvistata più volte nei corridoi.
- Una donna bionda, che appare e scompare nelle stanze più oscure.
La processione dei fantasmi del 13 giugno
La leggenda più celebre racconta che, ogni anno, nella notte tra il 12 e il 13 giugno, tutte le presenze del castello si riuniscano in una sorta di processione spettrale.
Questa sfilata di anime in pena si muoverebbe silenziosa tra i cortili e le sale, offrendo uno spettacolo che solo i più coraggiosi osano cercare di osservare.
Molti appassionati di fenomeni paranormali organizzano sopralluoghi in quelle date, sperando di catturare prove di queste manifestazioni.
In alcune notti, secondo i racconti, si udirebbero voci di bambini, sussurri femminili e lamenti, registrati anche da strumenti di rilevazione audio.
Alcuni parlano di fotografie che mostrano ombre inspiegabili e presenze non identificabili.
Realtà o leggenda?
Nel Castello della Rotta, la linea tra ciò che è reale e ciò che appartiene al mito si perde nella notte dei tempi.
Certo è che la sua fama oscura continua ad attrarre visitatori, curiosi e studiosi da tutta Italia e non solo.
Sia che siate scettici, sia che crediate nel paranormale, una visita al Castello della Rotta di Moncalieri rappresenta un viaggio nel cuore del mistero piemontese.
Una terra, il Piemonte, dove la magia nera e bianca si intrecciano in un dualismo affascinante e spaventoso al tempo stesso.

L’amore maledetto tra cavaliere e marchesa
Una delle storie più struggenti racconta di una giovane marchesa, promessa a un nobile del castello ma segretamente innamorata di un cavaliere.
Scoperta la tresca, la donna venne gettata da una torre, mentre l’amato partì per le Crociate, non facendo più ritorno.
Ancora oggi, dicono, due figure eteree si rincorrono nei pressi del castello: un cavaliere a cavallo e una dama in cerca di redenzione.
Rinvenimenti archeologici hanno riportato alla luce uno scheletro con una croce templare, alimentando ulteriormente la leggenda.
Il bambino travolto e la nutrice disperata
Altra presenza ricorrente sarebbe quella di un bambino fantasma, morto tragicamente investito da una carrozza nel cortile interno.
La sua nutrice, sopraffatta dal dolore, si tolse la vita poco dopo.
Oggi, i loro spiriti vagherebbero insieme, incapaci di separarsi, nelle notti più fredde e silenziose.
Il frate murato vivo e la processione degli spettri
Il racconto più macabro è forse quello di un frate del XV secolo, condannato a essere murato vivo per crimini non meglio specificati.
Pare che, ancora oggi, i suoi lamenti si odano nel buio dei corridoi.
Ogni anno, nella notte tra il 12 e il 13 giugno, si terrebbe una sorta di processione spettrale: tutti i fantasmi del castello comparirebbero per un solo momento, in una scena degna della miglior letteratura gotica.
Un turismo del mistero tra realtà e leggenda
Queste storie, siano esse frutto di folklore o di esperienze reali, hanno fatto di Moncalieri una destinazione di riferimento per gli amanti del paranormale.
Eventi, tour notturni, podcast e documentari hanno raccontato nel tempo queste vicende, contribuendo a mantenerle vive nell’immaginario comune.
Personaggi come Fra Fiusch, un presunto alchimista e studioso di magia, completano il quadro rendendo Moncalieri un luogo dove storia e leggenda si intrecciano in modo affascinante e misterioso.


















































































