Funerali Claudia Cardinale: sobrietà parigina e valzer italiano.

L’ultimo saluto a una leggenda del cinema
Si sono svolti a Parigi, nella chiesa di Saint-Roch in rue Saint-Honoré, equivalente della Chiesa degli Artisti a Roma, i funerali di Claudia Cardinale, icona assoluta del cinema italiano e internazionale, scomparsa il 23 settembre scorso.
L’uscita del feretro, tra gli applausi, sulle note del valzer brillante di Giuseppe Verdi. Una musica a ricordare la scena del ballo de Il Gattopardo, in cui la Cardinale, nel ruolo di Angelica, danzava insieme a Tancredi, Alain Delon.
Il feretro era giunto all’Eglise Saint-Roch, sul ‘tema di Jill’ di Ennio Morricone, tratto dalla colonna sonora di C’era una volta il West di Sergio Leone, tra i ruoli più emblematici dell’attrice simbolo del cinema anni Sessanta.
Nell’omelia, padre Laurent Chauvin, ha salutato un’attrice che ”non ha mai tratto arroganza dal suo successo”, al contrario, lo ha messo al servizio del prossimo, impegnandosi per i diritti umani e i diritti delle donne, incluso come madrina Unesco.

Pochi vip, una cerimonia intima
Un saluto semplice e raccolto, lontano dallo sfarzo a cui spesso siamo abituati in Italia quando si tratta di personalità così amate. Alla cerimonia erano presenti i familiari più stretti, tra cui la figlia Claudia Squitieri, e alcuni nomi del mondo dello spettacolo e della politica francese.
Tra i presenti spiccavano Paul Belmondo, l’attore e regista Krassimir Ivanov, i politici Jack Lang, Valérie Pécresse e Rachida Dati, oltre a volti televisivi come Nikos Aliagas e Bernard Montiel.
Accanto all’altare, una corona di fiori bianchi e rosa inviata dal presidente Emmanuel Macron e dalla moglie Brigitte, tra i primi ad omaggiarla all’annuncio della morte.
Un funerale essenziale, senza la folla di colleghi e ammiratori che avrebbe certamente caratterizzato una cerimonia in Italia.
Il 1° ottobre a Nemours, si è tenuto un ulteriore momento di preghiera dedicato alla protagonista de Il Gattopardo e di tanti capolavori del cinema.

Italia e Francia: due modi diversi di celebrare il lutto
L’addio a Claudia Cardinale ha messo in evidenza le differenze tra le tradizioni funebri francesi e quelle italiane.
In Francia, infatti, i funerali si svolgono in modo molto più sobrio: i carri funebri sono spesso semplici furgoni adattati, le casse di qualità modesta e il rito si riduce all’essenziale.
In Italia, invece, la cura del dettaglio è centrale. Le agenzie funebri offrono carri funebri di ultima generazione, cerimonie curate in ogni aspetto e cofani realizzati con materiali di pregio.
Il funerale, nel nostro Paese, non è soltanto un momento di commiato ma anche un rito collettivo di grande valore culturale e sociale, in cui estetica e organizzazione hanno un ruolo fondamentale.


Claudia Cardinale: un doppio legame e la vita tra Italia e Francia
Una messa in omaggio all’attrice si è svolta, nella stessa giornata dei funerali parigini, a La Goulette, il quartiere di Tunisi che le diede i natali, il 15 aprile 1938.
Negli ultimi anni Claudia Cardinale aveva scelto di vivere stabilmente a Nemours, a sud di Parigi, accanto ai figli e ai nipoti.
La comunità locale le ha reso omaggio deponendo fiori e ricordi davanti alla sua abitazione, testimoniando l’affetto sincero di chi l’aveva accolta come concittadina.
La famiglia ha annunciato che chi vorrà ricordarla potrà sostenere la Fondazione Claudia Cardinale, nata per proseguire il suo impegno artistico e sociale.
LPP/FP
L’ultimo saluto a una leggenda del cinema
Si sono svolti a Parigi, nella chiesa di Saint-Roch in rue Saint-Honoré, equivalente della Chiesa degli Artisti a Roma, i funerali di Claudia Cardinale, icona assoluta del cinema italiano e internazionale, scomparsa il 23 settembre scorso.
L’uscita del feretro, tra gli applausi, sulle note del valzer brillante di Giuseppe Verdi. Una musica a ricordare la scena del ballo de Il Gattopardo, in cui la Cardinale, nel ruolo di Angelica, danzava insieme a Tancredi, Alain Delon.
Il feretro era giunto all’Eglise Saint-Roch, sul ‘tema di Jill’ di Ennio Morricone, tratto dalla colonna sonora di C’era una volta il West di Sergio Leone, tra i ruoli più emblematici dell’attrice simbolo del cinema anni Sessanta.
Nell’omelia, padre Laurent Chauvin, ha salutato un’attrice che ”non ha mai tratto arroganza dal suo successo”, al contrario, lo ha messo al servizio del prossimo, impegnandosi per i diritti umani e i diritti delle donne, incluso come madrina Unesco.

Pochi vip, una cerimonia intima
Un saluto semplice e raccolto, lontano dallo sfarzo a cui spesso siamo abituati in Italia quando si tratta di personalità così amate. Alla cerimonia erano presenti i familiari più stretti, tra cui la figlia Claudia Squitieri, e alcuni nomi del mondo dello spettacolo e della politica francese.
Tra i presenti spiccavano Paul Belmondo, l’attore e regista Krassimir Ivanov, i politici Jack Lang, Valérie Pécresse e Rachida Dati, oltre a volti televisivi come Nikos Aliagas e Bernard Montiel.
Accanto all’altare, una corona di fiori bianchi e rosa inviata dal presidente Emmanuel Macron e dalla moglie Brigitte, tra i primi ad omaggiarla all’annuncio della morte.
Un funerale essenziale, senza la folla di colleghi e ammiratori che avrebbe certamente caratterizzato una cerimonia in Italia.
Il 1° ottobre a Nemours, si è tenuto un ulteriore momento di preghiera dedicato alla protagonista de Il Gattopardo e di tanti capolavori del cinema.

Italia e Francia: due modi diversi di celebrare il lutto
L’addio a Claudia Cardinale ha messo in evidenza le differenze tra le tradizioni funebri francesi e quelle italiane.
In Francia, infatti, i funerali si svolgono in modo molto più sobrio: i carri funebri sono spesso semplici furgoni adattati, le casse di qualità modesta e il rito si riduce all’essenziale.
In Italia, invece, la cura del dettaglio è centrale. Le agenzie funebri offrono carri funebri di ultima generazione, cerimonie curate in ogni aspetto e cofani realizzati con materiali di pregio.
Il funerale, nel nostro Paese, non è soltanto un momento di commiato ma anche un rito collettivo di grande valore culturale e sociale, in cui estetica e organizzazione hanno un ruolo fondamentale.


Claudia Cardinale: un doppio legame e la vita tra Italia e Francia
Una messa in omaggio all’attrice si è svolta, nella stessa giornata dei funerali parigini, a La Goulette, il quartiere di Tunisi che le diede i natali, il 15 aprile 1938.
Negli ultimi anni Claudia Cardinale aveva scelto di vivere stabilmente a Nemours, a sud di Parigi, accanto ai figli e ai nipoti.
La comunità locale le ha reso omaggio deponendo fiori e ricordi davanti alla sua abitazione, testimoniando l’affetto sincero di chi l’aveva accolta come concittadina.
La famiglia ha annunciato che chi vorrà ricordarla potrà sostenere la Fondazione Claudia Cardinale, nata per proseguire il suo impegno artistico e sociale.
LPP/FP


















































































