Giesse Risarcimento Danni celebra 30 anni di attività.

30 anni di Giesse: da un garage al primo gruppo italiano nel risarcimento danni
Era il 1995 quando a Belluno nacque un’idea semplice ma rivoluzionaria.
Un gruppo di professionisti, guidato da Nicola Barchet, decise di dare voce a chi troppo spesso non ne aveva: le vittime di incidenti, errori medici e disastri collettivi.
Da quella visione pionieristica nacque Giesse Risarcimento Danni, la prima realtà italiana specializzata nella gestione completa dei sinistri e nella tutela delle persone che subiscono un danno per colpa di terzi.
Oggi, trent’anni dopo, quella piccola impresa cresciuta in un garage è diventata un punto di riferimento nazionale con 35 sedi in tutta Italia e oltre 60.000 casi risarciti con successo.
Una storia di crescita costante, fondata su valori di giustizia, empatia e professionalità, che ha saputo trasformare un’intuizione locale in una realtà di respiro nazionale.

La grande festa al Castello di San Salvatore
Per celebrare i 30 anni di attività, venerdì 19 settembre Giesse ha scelto una cornice d’eccezione: il Castello di San Salvatore di Susegana, gioiello storico delle colline trevigiane.
Una serata di emozione e riconoscenza, dedicata ai collaboratori, ai partner e a tutte le persone che hanno condiviso il percorso dell’azienda.
Il presidente Nicola Barchet ha ricordato con orgoglio i primi passi:
«Siamo partiti in un piccolo garage con un’idea semplice ma ambiziosa: tutelare le persone che subiscono ingiustamente un danno. Oggi possiamo dire di aver costruito una realtà che mette al centro la dignità e i diritti delle persone».
A rendere l’evento ancora più speciale, la presenza di Paolo Ruffini, attore e conduttore televisivo, che ha emozionato il pubblico con un monologo inedito dedicato alla resilienza e al valore della solidarietà.
Accanto a lui, l’artista Stefania Bruno ha incantato gli ospiti con una performance di sand art, ripercorrendo con i suoi disegni di sabbia la storia e l’evoluzione di Giesse, in un dialogo poetico tra arte e impresa.

I grandi casi che hanno segnato la storia di Giesse
Nel corso dei decenni, Giesse Risarcimento Danni ha affrontato alcuni dei casi più complessi e drammatici della cronaca italiana e internazionale.
Dalla tragedia del Ponte Morandi al naufragio della Costa Concordia, fino ai disastri ferroviari di Viareggio e Andria-Corato, l’azienda è sempre stata in prima linea per garantire giustizia alle vittime e ai loro familiari.
Tra i casi più noti figurano anche l’incidente in bicicletta di Michele Scarponi, vincitore del Giro d’Italia, e la sciagura del volo Air France 447 Rio de Janeiro–Parigi, precipitato nell’oceano Atlantico con 228 vittime.
Ogni intervento è stato guidato da un principio chiaro: la persona prima di tutto, con l’obiettivo di offrire non solo risarcimenti economici, ma anche supporto umano, legale e psicologico.
Giesse oggi: una missione che guarda al futuro
Trent’anni di successi rappresentano non un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio.
Giesse continua a innovare nel settore del risarcimento danni con un approccio sempre più multidisciplinare, che integra competenze giuridiche, mediche e tecniche.
L’obiettivo resta quello di dare forza ai diritti delle persone, anche attraverso la formazione, la sensibilizzazione e la collaborazione con enti e associazioni che operano per la sicurezza e la prevenzione.
In un Paese dove la giustizia civile è spesso lenta e complessa, la presenza di realtà come Giesse rappresenta una garanzia concreta per chi cerca trasparenza, ascolto e professionalità.

Una storia di persone, non solo di numeri
Dietro ogni caso risarcito, c’è una storia.
Dietro ogni traguardo, ci sono volti, famiglie e vite cambiate per sempre.
È questa la vera forza di Giesse Risarcimento Danni: la capacità di trasformare il dolore in consapevolezza, l’ingiustizia in riscatto.
Trent’anni dopo quella prima idea nata in un garage, l’azienda continua a camminare accanto alle persone, con la stessa passione e lo stesso impegno di sempre.
30 anni di Giesse: da un garage al primo gruppo italiano nel risarcimento danni
Era il 1995 quando a Belluno nacque un’idea semplice ma rivoluzionaria.
Un gruppo di professionisti, guidato da Nicola Barchet, decise di dare voce a chi troppo spesso non ne aveva: le vittime di incidenti, errori medici e disastri collettivi.
Da quella visione pionieristica nacque Giesse Risarcimento Danni, la prima realtà italiana specializzata nella gestione completa dei sinistri e nella tutela delle persone che subiscono un danno per colpa di terzi.
Oggi, trent’anni dopo, quella piccola impresa cresciuta in un garage è diventata un punto di riferimento nazionale con 35 sedi in tutta Italia e oltre 60.000 casi risarciti con successo.
Una storia di crescita costante, fondata su valori di giustizia, empatia e professionalità, che ha saputo trasformare un’intuizione locale in una realtà di respiro nazionale.

La grande festa al Castello di San Salvatore
Per celebrare i 30 anni di attività, venerdì 19 settembre Giesse ha scelto una cornice d’eccezione: il Castello di San Salvatore di Susegana, gioiello storico delle colline trevigiane.
Una serata di emozione e riconoscenza, dedicata ai collaboratori, ai partner e a tutte le persone che hanno condiviso il percorso dell’azienda.
Il presidente Nicola Barchet ha ricordato con orgoglio i primi passi:
«Siamo partiti in un piccolo garage con un’idea semplice ma ambiziosa: tutelare le persone che subiscono ingiustamente un danno. Oggi possiamo dire di aver costruito una realtà che mette al centro la dignità e i diritti delle persone».
A rendere l’evento ancora più speciale, la presenza di Paolo Ruffini, attore e conduttore televisivo, che ha emozionato il pubblico con un monologo inedito dedicato alla resilienza e al valore della solidarietà.
Accanto a lui, l’artista Stefania Bruno ha incantato gli ospiti con una performance di sand art, ripercorrendo con i suoi disegni di sabbia la storia e l’evoluzione di Giesse, in un dialogo poetico tra arte e impresa.

I grandi casi che hanno segnato la storia di Giesse
Nel corso dei decenni, Giesse Risarcimento Danni ha affrontato alcuni dei casi più complessi e drammatici della cronaca italiana e internazionale.
Dalla tragedia del Ponte Morandi al naufragio della Costa Concordia, fino ai disastri ferroviari di Viareggio e Andria-Corato, l’azienda è sempre stata in prima linea per garantire giustizia alle vittime e ai loro familiari.
Tra i casi più noti figurano anche l’incidente in bicicletta di Michele Scarponi, vincitore del Giro d’Italia, e la sciagura del volo Air France 447 Rio de Janeiro–Parigi, precipitato nell’oceano Atlantico con 228 vittime.
Ogni intervento è stato guidato da un principio chiaro: la persona prima di tutto, con l’obiettivo di offrire non solo risarcimenti economici, ma anche supporto umano, legale e psicologico.
Giesse oggi: una missione che guarda al futuro
Trent’anni di successi rappresentano non un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio.
Giesse continua a innovare nel settore del risarcimento danni con un approccio sempre più multidisciplinare, che integra competenze giuridiche, mediche e tecniche.
L’obiettivo resta quello di dare forza ai diritti delle persone, anche attraverso la formazione, la sensibilizzazione e la collaborazione con enti e associazioni che operano per la sicurezza e la prevenzione.
In un Paese dove la giustizia civile è spesso lenta e complessa, la presenza di realtà come Giesse rappresenta una garanzia concreta per chi cerca trasparenza, ascolto e professionalità.

Una storia di persone, non solo di numeri
Dietro ogni caso risarcito, c’è una storia.
Dietro ogni traguardo, ci sono volti, famiglie e vite cambiate per sempre.
È questa la vera forza di Giesse Risarcimento Danni: la capacità di trasformare il dolore in consapevolezza, l’ingiustizia in riscatto.
Trent’anni dopo quella prima idea nata in un garage, l’azienda continua a camminare accanto alle persone, con la stessa passione e lo stesso impegno di sempre.


















































































