Il Santo del giorno 1° giugno: San Giustino.
Nome: San Giustino
Titolo: Martire
Nascita: II secolo, Sichem (oggi Nablus, Palestina)
Morte: II secolo, Roma
Ricorrenza: 1° giugno
San Giustino nasce nel II secolo a Sichem, nell’attuale Palestina, in una famiglia di pagani.
Fin da giovane dimostra una profonda sete di verità e si dedica allo studio delle principali scuole filosofiche greche.
Attraversa lo stoicismo, il platonismo e altre correnti di pensiero, ma non trova pace né risposte soddisfacenti.
Durante un incontro con un anziano cristiano lungo il mare, scopre il messaggio del Vangelo e decide di convertirsi.
Da quel momento abbraccia il cristianesimo non solo come fede, ma anche come via razionale verso la verità.
Difensore della fede con la ragione
Dopo la conversione, San Giustino si trasferisce a Roma.
Qui fonda una scuola di filosofia cristiana e inizia a scrivere opere per difendere i cristiani dalle persecuzioni e dai pregiudizi.
Le sue due Apologie, rivolte agli imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio, spiegano la dottrina cristiana in modo razionale e pacato.
Attraverso un linguaggio colto ma accessibile, dimostra che il cristianesimo è compatibile con la vera filosofia e con i valori morali universali.
È anche autore del Dialogo con Trifone, un’opera che mette a confronto la fede cristiana e il giudaismo.
Il martirio per la fede
San Giustino paga con la vita la sua audacia intellettuale.
Sotto l’imperatore Marco Aurelio, viene arrestato insieme ad altri discepoli per non aver sacrificato agli dei.
Rifiuta di rinnegare Cristo e per questo subisce la decapitazione a Roma.
Il suo martirio avviene intorno all’anno 165 d.C. ed è documentato negli Atti del martirio di San Giustino e dei suoi compagni.
La morte di San Giustino
San Giustino muore a Roma nel II secolo, affrontando il martirio con coraggio e lucidità.
Oggi la Chiesa lo venera il 1° giugno, riconoscendolo non solo come martire, ma anche come padre della filosofia cristiana.
Il suo pensiero resta attuale e prezioso, ponte tra fede e ragione.
Nome: San Giustino
Titolo: Martire
Nascita: II secolo, Sichem (oggi Nablus, Palestina)
Morte: II secolo, Roma
Ricorrenza: 1° giugno
San Giustino nasce nel II secolo a Sichem, nell’attuale Palestina, in una famiglia di pagani.
Fin da giovane dimostra una profonda sete di verità e si dedica allo studio delle principali scuole filosofiche greche.
Attraversa lo stoicismo, il platonismo e altre correnti di pensiero, ma non trova pace né risposte soddisfacenti.
Durante un incontro con un anziano cristiano lungo il mare, scopre il messaggio del Vangelo e decide di convertirsi.
Da quel momento abbraccia il cristianesimo non solo come fede, ma anche come via razionale verso la verità.
Difensore della fede con la ragione
Dopo la conversione, San Giustino si trasferisce a Roma.
Qui fonda una scuola di filosofia cristiana e inizia a scrivere opere per difendere i cristiani dalle persecuzioni e dai pregiudizi.
Le sue due Apologie, rivolte agli imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio, spiegano la dottrina cristiana in modo razionale e pacato.
Attraverso un linguaggio colto ma accessibile, dimostra che il cristianesimo è compatibile con la vera filosofia e con i valori morali universali.
È anche autore del Dialogo con Trifone, un’opera che mette a confronto la fede cristiana e il giudaismo.
Il martirio per la fede
San Giustino paga con la vita la sua audacia intellettuale.
Sotto l’imperatore Marco Aurelio, viene arrestato insieme ad altri discepoli per non aver sacrificato agli dei.
Rifiuta di rinnegare Cristo e per questo subisce la decapitazione a Roma.
Il suo martirio avviene intorno all’anno 165 d.C. ed è documentato negli Atti del martirio di San Giustino e dei suoi compagni.
La morte di San Giustino
San Giustino muore a Roma nel II secolo, affrontando il martirio con coraggio e lucidità.
Oggi la Chiesa lo venera il 1° giugno, riconoscendolo non solo come martire, ma anche come padre della filosofia cristiana.
Il suo pensiero resta attuale e prezioso, ponte tra fede e ragione.
