La leggenda della Casa dei Tre Tocchi.

La leggenda della Casa dei Tre Tocchi: misteri e maledizioni a Fontane Bianche, Siracusa. Una dimora abbandonata e avvolta dal mistero.
In Sicilia, terra ricca di tradizioni e leggende popolari, si trova una delle case più inquietanti e discusse: la Casa dei Tre Tocchi, situata in contrada Arenella a Fontane Bianche, in provincia di Siracusa.
Un tempo elegante masseria settecentesca della nobile famiglia Giacarà, oggi è una dimora disabitata, avvolta da un’aura di paura e superstizione.
Per generazioni è stata conosciuta come “la casa dei fantasmi”, luogo in cui si racconta vivano spiriti inquieti e anime irrisolte.
Le origini della leggenda
Secondo la tradizione popolare, la casa fu teatro di un brutale eccidio.
Una notte, dei ladri irruppero nella dimora dei Baroni di Fontane Bianche in cerca di un tesoro nascosto.
Non trovando nulla, uccisero con ferocia i genitori e decapitarono la loro bambina, gettandone la testa in un pozzo.
Da allora, si dice che bussare tre volte alla porta serva a ricordare quelle tre anime perdute, soprattutto quella della piccola che, nelle notti di luna piena, riaffiora dal pozzo in cerca di pace.
Il rituale dei tre tocchi
Con il passare del tempo, il gesto dei tre colpi è diventato un rituale collettivo.
Gli abitanti della zona, passando davanti alla casa, suonano tre volte il clacson in segno di rispetto e per scacciare la paura di una possibile maledizione.
Secondo la credenza, chi non compie questo gesto rischia incidenti o sfortune improvvise.
Numerose testimonianze raccontano di eventi misteriosi e incidenti accaduti a chi non ha rispettato la tradizione.
Maledizioni e nuove storie
Non esiste una sola leggenda sulla Casa dei Tre Tocchi.
Un altro racconto parla di una giovane figlia del proprietario che, innamorata di un ufficiale e ostacolata dal padre, si tolse la vita insieme all’amato.
Il padre, devastato dal dolore, avrebbe maledetto chiunque fosse passato davanti alla sua casa senza onorare il rituale dei tre tocchi.
C’è poi la leggenda delle tre sorelle, emarginate e mai sposate, che vissero isolate nella casa.
Prima di morire, lanciarono la loro maledizione: chi non avesse bussato tre volte alla porta sarebbe stato colpito da una morte atroce.
Negli anni Ottanta si racconta di un gruppo di ragazzi in motorino che passarono davanti alla casa senza rispettare il rituale.
Uno di loro cadde poco dopo, alimentando ulteriormente la fama sinistra della dimora.
Ancora oggi, gli abitanti di Fontane Bianche evitano di sfidare la sorte e rispettano con timore reverenziale l’usanza dei tre colpi di clacson.
La Casa dei Tre Tocchi al di là delle diverse versioni, è una delle testimonianze del legame tra il popolo siciliano e la dimensione ultraterrena dei defunti.
La leggenda della Casa dei Tre Tocchi: misteri e maledizioni a Fontane Bianche, Siracusa. Una dimora abbandonata e avvolta dal mistero.
In Sicilia, terra ricca di tradizioni e leggende popolari, si trova una delle case più inquietanti e discusse: la Casa dei Tre Tocchi, situata in contrada Arenella a Fontane Bianche, in provincia di Siracusa.
Un tempo elegante masseria settecentesca della nobile famiglia Giacarà, oggi è una dimora disabitata, avvolta da un’aura di paura e superstizione.
Per generazioni è stata conosciuta come “la casa dei fantasmi”, luogo in cui si racconta vivano spiriti inquieti e anime irrisolte.
Le origini della leggenda
Secondo la tradizione popolare, la casa fu teatro di un brutale eccidio.
Una notte, dei ladri irruppero nella dimora dei Baroni di Fontane Bianche in cerca di un tesoro nascosto.
Non trovando nulla, uccisero con ferocia i genitori e decapitarono la loro bambina, gettandone la testa in un pozzo.
Da allora, si dice che bussare tre volte alla porta serva a ricordare quelle tre anime perdute, soprattutto quella della piccola che, nelle notti di luna piena, riaffiora dal pozzo in cerca di pace.
Il rituale dei tre tocchi
Con il passare del tempo, il gesto dei tre colpi è diventato un rituale collettivo.
Gli abitanti della zona, passando davanti alla casa, suonano tre volte il clacson in segno di rispetto e per scacciare la paura di una possibile maledizione.
Secondo la credenza, chi non compie questo gesto rischia incidenti o sfortune improvvise.
Numerose testimonianze raccontano di eventi misteriosi e incidenti accaduti a chi non ha rispettato la tradizione.
Maledizioni e nuove storie
Non esiste una sola leggenda sulla Casa dei Tre Tocchi.
Un altro racconto parla di una giovane figlia del proprietario che, innamorata di un ufficiale e ostacolata dal padre, si tolse la vita insieme all’amato.
Il padre, devastato dal dolore, avrebbe maledetto chiunque fosse passato davanti alla sua casa senza onorare il rituale dei tre tocchi.
C’è poi la leggenda delle tre sorelle, emarginate e mai sposate, che vissero isolate nella casa.
Prima di morire, lanciarono la loro maledizione: chi non avesse bussato tre volte alla porta sarebbe stato colpito da una morte atroce.
Negli anni Ottanta si racconta di un gruppo di ragazzi in motorino che passarono davanti alla casa senza rispettare il rituale.
Uno di loro cadde poco dopo, alimentando ulteriormente la fama sinistra della dimora.
Ancora oggi, gli abitanti di Fontane Bianche evitano di sfidare la sorte e rispettano con timore reverenziale l’usanza dei tre colpi di clacson.
La Casa dei Tre Tocchi al di là delle diverse versioni, è una delle testimonianze del legame tra il popolo siciliano e la dimensione ultraterrena dei defunti.



















































































