La morte del giurista Vladimiro Zagrebelsky.

Torino si è raccolta in silenzio per dare l’ultimo saluto a Vladimiro Zagrebelsky, il giurista torinese di fama internazionale scomparso martedì 5 agosto nella sua casa di Gressoney-La-Trinité in Francia all’età di 85 anni.
L’addio a Vladimiro Zagrebelsky: il tributo al grande giurista
La camera ardente è stata allestita, con grande sobrietà, presso la Casa Funeraria Giubileo di corso Bramante 58/16.
Sul feretro, privo di fiori come da sua volontà, sono stati deposti soltanto il tocco e due toghe: quella nera da magistrato e quella blu, ornata dalla coccarda con le dodici stelle dorate dell’Unione Europea, simbolo del ruolo ricoperto per nove anni, dal 2001 al 2010, come giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.

Un giurista raffinato, simbolo della Costituzione Italiana
Nato e cresciuto a Torino, Zagrebelsky ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti fondamentali dell’uomo e all’affermazione dei principi costituzionali.
Magistrato di altissimo profilo, ha lavorato per decenni nella magistratura italiana, arrivando a ricoprire incarichi di rilievo fino alla nomina a giudice a Strasburgo, dove ha contribuito a sentenze che hanno segnato la tutela dei diritti umani in Europa.
“Un giurista lucido, un europeista integerrimo, un esempio raro di rigore morale e intellettuale”: lo scrive su X Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo.
Le figlie, presenti accanto al feretro, hanno voluto ribadire che la semplicità della cerimonia rispecchiava pienamente le volontà del padre. Sullo sfondo della sala, un monitor alternava un ritratto in bianco e nero del giurista a immagini familiari, raccontando in silenzio la sua storia di uomo e di padre.
Il ricordo di colleghi e amici
Tra i primi a rendere omaggio, il magistrato Sandro Ausiello, già procuratore aggiunto a Torino e in seguito procuratore capo a Savona:
“Quando arrivai negli uffici giudiziari di Torino nel 1978 – ricorda – mi accolse a braccia aperte. È stato per me un mentore e un maestro, una persona di grande umanità e riservatezza, oltre che un giurista straordinario”.
Anche Massimo Cacciari ha espresso il suo cordoglio, ricordando come Vladimiro Zagrebelsky incarnasse “il meglio della nostra Costituzione”, unendo rigore giuridico e sensibilità umana.

Una carriera al servizio della giustizia e dei diritti
Oltre all’attività giudiziaria, Zagrebelsky si è distinto per il suo impegno accademico e divulgativo.
Professore universitario, autore di saggi e interventi pubblici, ha contribuito a diffondere la cultura della legalità e il rispetto per i principi democratici.
La sua carriera è stata costellata da incarichi di prestigio, ma sempre vissuti con discrezione e dedizione al servizio della collettività.
Il saluto della città e l’ultimo viaggio
I funerali si sono tenuti sabato 9 agosto alle ore 11, sempre nella Casa Funeraria Giubileo.
La salma è stata poi accompagnata al Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale di Torino.
Con questo ultimo saluto, Torino ha reso omaggio non solo a un grande giurista, ma a un uomo che ha saputo vivere la sua professione come missione civile, lasciando un segno profondo nella storia della giustizia italiana ed europea.
clicca sulla busta per scrivere il tuo Pensiero di Ricordo per Vladimiro Zagrebelsky



Torino si è raccolta in silenzio per dare l’ultimo saluto a Vladimiro Zagrebelsky, il giurista torinese di fama internazionale scomparso martedì 5 agosto nella sua casa di Gressoney-La-Trinité in Francia all’età di 85 anni.
L’addio a Vladimiro Zagrebelsky: il tributo al grande giurista
La camera ardente è stata allestita, con grande sobrietà, presso la Casa Funeraria Giubileo di corso Bramante 58/16.
Sul feretro, privo di fiori come da sua volontà, sono stati deposti soltanto il tocco e due toghe: quella nera da magistrato e quella blu, ornata dalla coccarda con le dodici stelle dorate dell’Unione Europea, simbolo del ruolo ricoperto per nove anni, dal 2001 al 2010, come giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.

Un giurista raffinato, simbolo della Costituzione Italiana
Nato e cresciuto a Torino, Zagrebelsky ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti fondamentali dell’uomo e all’affermazione dei principi costituzionali.
Magistrato di altissimo profilo, ha lavorato per decenni nella magistratura italiana, arrivando a ricoprire incarichi di rilievo fino alla nomina a giudice a Strasburgo, dove ha contribuito a sentenze che hanno segnato la tutela dei diritti umani in Europa.
“Un giurista lucido, un europeista integerrimo, un esempio raro di rigore morale e intellettuale”: lo scrive su X Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo.
Le figlie, presenti accanto al feretro, hanno voluto ribadire che la semplicità della cerimonia rispecchiava pienamente le volontà del padre. Sullo sfondo della sala, un monitor alternava un ritratto in bianco e nero del giurista a immagini familiari, raccontando in silenzio la sua storia di uomo e di padre.
Il ricordo di colleghi e amici
Tra i primi a rendere omaggio, il magistrato Sandro Ausiello, già procuratore aggiunto a Torino e in seguito procuratore capo a Savona:
“Quando arrivai negli uffici giudiziari di Torino nel 1978 – ricorda – mi accolse a braccia aperte. È stato per me un mentore e un maestro, una persona di grande umanità e riservatezza, oltre che un giurista straordinario”.
Anche Massimo Cacciari ha espresso il suo cordoglio, ricordando come Vladimiro Zagrebelsky incarnasse “il meglio della nostra Costituzione”, unendo rigore giuridico e sensibilità umana.

Una carriera al servizio della giustizia e dei diritti
Oltre all’attività giudiziaria, Zagrebelsky si è distinto per il suo impegno accademico e divulgativo.
Professore universitario, autore di saggi e interventi pubblici, ha contribuito a diffondere la cultura della legalità e il rispetto per i principi democratici.
La sua carriera è stata costellata da incarichi di prestigio, ma sempre vissuti con discrezione e dedizione al servizio della collettività.
Il saluto della città e l’ultimo viaggio
I funerali si sono tenuti sabato 9 agosto alle ore 11, sempre nella Casa Funeraria Giubileo.
La salma è stata poi accompagnata al Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale di Torino.
Con questo ultimo saluto, Torino ha reso omaggio non solo a un grande giurista, ma a un uomo che ha saputo vivere la sua professione come missione civile, lasciando un segno profondo nella storia della giustizia italiana ed europea.
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